Casa Bianca, Trump incontra Netanyahu: "Gaza per i palestinesi è un inferno"
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Hamas: "Iniziati i colloqui per la seconda fase della tregua a Gaza". Il leader israeliano: "Voglio la liberazione degli ostaggi e la distruzione di Hamas"
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria e Iran, è giunta al giorno 487. Il premier israeliano Netanyahu, in visita negli Stati Uniti, ha incontrato il presidente americano. "Sono per la liberazione di tutti i nostri ostaggi e il raggiungimento di tutti i nostri obiettivi di guerra, compresa la distruzione di Hamas", ha detto Netanyahu, ospite di Trump nello Studio Ovale. Donald Trump ha ribadito di essere convinto che Egitto e Giordania "accetteranno" di accogliere sul proprio territorio i palestinesi di Gaza. "Credo che anche altri Paesi accetteranno", ha detto il presidente per il quale "i palestinesi non vogliono vivere a Gaza. Vivono in un inferno, nessuno vorrebbe viverci". I fondamentalisti della Striscia hanno intanto annunciato l'inizio dei colloqui per la seconda fase del cessate il fuoco a Gaza. L'amministrazione Trump ha chiesto al Congresso di approvare il trasferimento allo Stato ebraico di nuovo materiale militare per circa un miliardo di dollari. L'inviato di Trump in Medioriente: "Assurdo pensare alla Striscia abitabile in 5 anni".
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Donald Trump ha ribadito di essere convinto che Egitto e Giordania "accetteranno" di accogliere sul proprio territorio i palestinesi di Gaza. "Credo che anche altri Paesi accetteranno", ha detto il presidente nello Studio Ovale con Benyamin Netanyahu.
"Sono per la liberazione di tutti i nostri ostaggi e il raggiungimento di tutti i nostri obiettivi di guerra, compresa la distruzione di Hamas". Lo ha detto Benyamin Netanyahu nello Studio Ovale ospite di Trump.
Benyamin Netanyahu è "un grande leader di Israele e ha fatto un ottimo lavoro". Lo ha detto Donald Trump nello Studio Ovale con il premier israeliano. "Vogliamo tutti la pace, anche lui", ha aggiunto.
Un alto funzionario di Hamas ha criticato le dichiarazioni di Donald Trump su Gaza e sui palestinesi che devono lasciare la Striscia, definendole una "ricetta per creare caos" in Medioriente. "Le consideriamo una ricetta per creare caos e tensione nella regione. La nostra gente nella Striscia di Gaza non permetterà che questi piani vengano approvati".
L'inviato di Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha detto che è "assurdo" pensare che Gaza ritorni "abitabile" in cinque anni.
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che Ankara è pronta ad aiutare la nuova amministrazione siriana a combattere contro le organizzazioni terroristiche, citando l'Isis e il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk). Quest'ultima è una formazione che la Turchia considera terrorista e legata alle forze curde siriane.
Almeno 20 corpi sono stati recuperati dalle macerie nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito il ministero della Sanità dell'enclave palestinese, gestito da Hamas, aggiungendo che altre due persone sono morte per le ferite riportate, mentre sei sono rimaste ferite. Secondo la stessa fonte, almeno 47.540 persone sono state uccise e 111.618 ferite a Gaza dal 7 ottobre 2023. Sarebbero inoltre migliaia le persone disperse.
L'attacco messo a segno da un uomo armato contro un checkpoint israeliano nei pressi del villaggio di Tayasir, nel nord della Cisgiordania, "è una risposta all'escalation dell'aggressione in Cisgiordania ed al diritto del nostro popolo di difendersi". Lo ha detto il portavoce di Hamas, Abdul Latif al-Qanou, denunciando in una dichiarazione "il silenzio internazionale" che "incoraggia l'occupazione a commettere una guerra di sterminio in Cisgiordania, simile a Gaza". L'attacco ha causato la morte di due soldati israeliani e il ferimento di altri otto.
Il portavoce di Hamas, Abdul Latif al-Qanou, ha annunciato l'avvio dei colloqui sulla seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco con Israele nella Striscia di Gaza.
Il Libano ha presentato un reclamo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite contro Israele accusandolo di violazioni del cessate il fuoco e della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite. In una dichiarazione il ministero degli Esteri di Beirut ha affermato che la denuncia è stata presentata tramite la missione permanente del Libano a New York in risposta al "totale disprezzo delle relative disposizioni di sicurezza" da parte dello Stato ebraico.
Secondo un recente sondaggio dell'Israel Democracy Institute citato dal Times of Israel la stragrande maggioranza degli israeliani ritiene che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sia il principale responsabile dell'accordo di cessate il fuoco e scambio di prigionieri fra Israele e Hamas. A pensarlo sono il 73% degli ebrei israeliani e il 64% degli arabo-israeliani.
Sono morti i due soldati israeliani rimasti feriti gravemente nell'attacco di questa mattina contro un posto di blocco vicino al villaggio di Tayasir, nel nord della Cisgiordania: lo ha reso noto l'esercito (Idf), come riporta il Times of Israel. Uno dei soldati era il sergente maggiore Ofer Yung, 39 anni, comandante di squadra dell'8211° battaglione di riserva della Brigata regionale Ephraim, di Tel Aviv. L'identità del secondo militare sarà resa nota più tardi.
Il ministro degli insediamenti e dei progetti nazionali Orit Strock, espressione dell'ultradestra guidata da Bezalel Smotric, mette in guardia il primo ministro Benjamin Netanyahu dal proseguire con la seconda fase del rilascio degli ostaggi e dell'accordo di cessate il fuoco con Hamas. "Se Netanyahu decide di andare in questa direzione disastrosa", allora il suo partito "si assicurerà che il governo non continui a esistere", ha detto parlando a Army Radio come riporta il Times of Israel alla vigilia dell'incontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e il premier israeliano.
Mosca sta ricevendo "segnali che indicano che stanno sorgendo problemi" nell'attuazione del cessate il fuoco tra Hamas e Israele nella Striscia di Gaza. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Lo riporta Ria Novosti. "Tali messaggi si stanno diffondendo dai circoli dominanti di Israele dove si dicono insoddisfatti del modo in cui Hamas ha adempiuto ai suoi obblighi per la prima fase - ha aggiunto - quindi non escludiamo nulla".
Il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, ha affermato che "Israele continua a ostacolare l'attuazione del percorso umanitario nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco". Lo riporta Haaretz. Secondo lui, Israele insiste nell'impedire l'ingresso di aiuti umanitari essenziali come tende, gas e attrezzature pesanti che aiuterebbero a rimuovere le macerie. Ha aggiunto che Hamas chiede ai mediatori "di intervenire e occuparsi dei problemi con l'attuazione del protocollo umanitario nell'accordo di cessate il fuoco".
Quindici palestinesi rilasciati da Israele nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco con Hamas sono arrivati in Turchia. Lo ha riferito l'ufficio prigionieri di Hamas, citato da Haaretz. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa turca Anadolu, è stata l'intelligence turca (Mit) a organizzare il trasferimento dei 15 palestinesi dall'Egitto alla Turchia.
I ministri degli esteri di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Egitto e Giordania, insieme al consigliere presidenziale palestinese Hussein al-Sheikh, hanno inviato una lettera congiunta al Segretario di Stato Usa, Marco Rubio, per esprimere la propria contrarietà al piano Usa di sfollare i palestinesi dalla Striscia di Gaza e chiedere il coinvolgimento dei palestinesi nel processo di ricostruzione dell'enclave distrutta dopo 15 mesi di conflitto tra Israele e Hamas. Lo riporta Axios che ha ottenuto una copia della lettera. Nella missiva i ministri ricordano che il Medio Oriente è già "gravato dalle più grandi popolazioni di sfollati e rifugiati del mondo", in una situazione economica e sociale fragile, per cui "dobbiamo essere attenti a non aumentare il rischio per la stabilità regionale con ulteriori spostamenti, anche se solo temporanei, perché aumentano il rischio di radicalizzazione e disordini nella regione nel suo insieme".
Israele si sta preparando a inviare una delegazione di medio livello in Qatar questo fine settimana per discutere "i dettagli tecnici relativi alla continuazione dell'attuazione" dell'accordo per il cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri con Hamas. Lo riporta il Times of Israel citando l'ufficio del premier, Benjamin Netanyahu.
L'Idf, con un post su Telegram, ha annunciato di aver "eliminato un terrorista" nella zona di Tayasir, nel nord della Cisgiordania, dopo che l'uomo aveva sparato contro i soldati di una postazione militare locale.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato a Washington Elon Musk. Durante il colloquio, i due hanno discusso di come rafforzare la cooperazione tra Israele e gli Stati Uniti nel campo dell'intelligenza artificiale. È il terzo incontro tra Netanyahu e Musk, che ha ospitato il premier israeliano presso lo stabilimento Tesla in California circa un anno e mezzo fa e ha visitato lo Stato ebraico dopo la strage del 7 ottobre 2023.
L'amministrazione Trump ha chiesto al Congresso di approvare il trasferimento a Israele di nuovo materiale militare per circa un miliardo di dollari. Lo riferisce il Wall Street Journal, precisando che il pacchetto comprende 4.700 bombe da 500 chili per un valore di oltre 700 milioni di dollari, nonché bulldozer blindati costruiti da Caterpillar per un valore di oltre 300 milioni di dollari.
Donald Trump ha glissato su una domanda posta da un cronista nello Studio Ovale se appoggerebbe un'eventuale annessione della Cisgiordania da parte di Israele, rispondendo che quest'ultimo è un Paese "piccolo piccolo" e questo "non va bene", facendo un paragone con la sua penna. "Non ne parlerò. È certamente un piccolo, un piccolo Paese in termini di territorio. "Vedi questa penna?", ha continua il tycoon, mostrando la penna che usa per firmare gli ordini esecutivi.