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Ultimo aggiornamento: 13 giorni fa
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Hamas: pronti a negoziare la seconda fase del cessate il fuoco a Gaza | Autobomba nel Nord della Siria: almeno 15 morti

Netanyahu vola da Trump "per ridisegnare il volto del Medioriente". L'esercito di Israele: "Attacchi in Cisgiordania, uccisi numerosi terroristi". Tornano a casa Ofer Calderon, Yarden Bibas e Keith Siegel

di Redazione online
03 Feb 2025 - 16:43

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria e Iran, è giunta al giorno 486. Hamas è pronta a negoziare la seconda fase del cessate il fuoco a Gaza. Esplode un'autobomba nel Nord della Siria: almeno 15 morti. Il premier israeliano Netanyahu è giunto negli Stati Uniti dove martedì incontrerà il presidente Usa Trump. Sul tavolo i temi più urgenti: subito il nodo dei colloqui con Hamas per la seconda fase della tregua a Gaza, poi a lungo termine ci sono l'asse anti-Iran e le relazioni con Riad. "Ridisegneremo il volto del Medioriente", dice Netanyahu. Intanto l'Idf ha annunciato di aver condotto nelle ultime ore tre attacchi aerei in Cisgiordania, uccidendo "numerosi terroristi". Colpite in particolare "tre cellule terroristiche nelle aree di Jenin e Qabatiya". 

Gaza, rilasciati i tre ostaggi Ofer Calderon, Yarden Bibas e Keith Siegel

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© Afp
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Donald Trump ha glissato su una domanda posta da un cronista nello Studio Ovale se appoggerebbe un'eventuale annessione della Cisgiordania da parte di Israele, rispondendo che quest'ultimo è un Paese "piccolo piccolo" e questo "non va bene", facendo un paragone con la sua penna. "Non ne parlerò. È certamente un piccolo, un piccolo Paese in termini di territorio. "Vedi questa penna?", ha continua il tycoon, mostrando la penna che usa per firmare gli ordini esecutivi.


"Non c'è nessuna garanzia che la tregua a Gaza tenga". Lo ha detto Donald Trump nello Studio Ovale.


Donald Trump ha imposto a Benyamin Netanyahu di affidare al ministro per gli Affari strategici, Ron Dermer, suo stretto collaboratore, la guida dei colloqui con Hamas e dei relativi contatti con Washington. Lo riporta Haaretz, smentendo la ricostruzione dei media secondo cui la nomina di Dermer sarebbe dovuta all'insoddisfazione di Netanyahu per il lavoro svolto in questi mesi dal capo del Mossad, David Barnea, che ha guidato i colloqui insieme al capo dello Shin Bet, Ronen Bar, e al capo negoziatore dell'esercito, il generale Nitzan Alon. "La decisione è stata imposta da Trump e dal suo inviato speciale per il Medio Oriente, Steve Witkoff - ha scritto Haaretz - per accelerare i colloqui e fare in modo che qualcuno vicino al primo ministro, qualcuno con l'autorità di prendere decisioni, negozi per gli israeliani. Già tra le elezioni del 5 novembre e l'insediamento del 20 gennaio Witkoff, un astuto uomo d'affari, si era reso conto che Israele stava rallentando il processo". "Netanyahu ha indebolito la posizione di Barnea, Bar e Alon rifiutando di riconoscere loro l'autorità di prendere decisioni", ha spiegato Haaretz, ricordando che "ogni loro passo e proposta con i mediatori del Qatar, dell'Egitto e degli Stati Uniti era subordinata all'approvazione di Netanyahu". 


Un gruppo di coloni israeliani ha preso d'assalto la sede dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione dei Rifugiati Palestinesi (Unrwa) nel quartiere di Gerusalemme Est di Sheikh Jarrah. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa. Secondo alcune fonti locali, i coloni hanno preso d'assalto la sede dell'Unrwa, innalzando bandiere israeliane ed esponendo striscioni provocatori nell'ufficio. 


Hamas si dice "pronto" per il secondo round di colloqui con Israele per la realizzazione della fase due dell'accordo sul cessate il fuoco. Lo riferisce un funzionario di Hamas.


Comprendevano mortai, missili, razzi, esplosivi, Roma, 3 feb. (askanews) - Le truppe delle Forze di Difesa israeliane che operano nel sud del Libano hanno di recente demolito diversi depositi di armi di Hezbollah. Lo ha indicato l'esercito dello stato ebraico. Le Idf hanno indicato che dei depositi facevano parte mortai, missili, razzi, esplosivi, pistole e altre attrezzature militari. Le truppe dell'Idf sono ancora dispiegate in diverse aree del settore orientale del Libano meridionale, nel quadro del cessate-il-fuoco. Fco 031345 feb 25


L'esercito israeliano ha ordinato agli abitanti di un quartiere di Jenin, adiacente al campo profughi della città della Cisgiordania, di lasciare le loro case. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui l'ordine è stato trasmesso dai droni inviati nei pressi degli edifici da abbandonare. Il sindaco di Jenin, Mohammed Jarrar, ha precisato in un'intervista a Radio Shams, rilanciata da Haaretz, che l'esercito israeliano ha ordinato ai residenti del quartiere di Al-Haf, adiacente al campo profughi, di lasciare le loro case.


L'ufficio del presidente palestinese Abu Mazen ha denunciato come "pulizia etnica" l'operazione militare israeliana in corso in Cisgiordania e ha esortato gli Stati Uniti a intervenire. In una dichiarazione, il portavoce Nabil Abu Rudeineh ha affermato che la presidenza "ha condannato l'espansione della guerra globale delle autorità di occupazione contro il nostro popolo palestinese in Cisgiordania, per attuare i loro piani volti allo sfollamento dei cittadini e alla pulizia etnica".


Almeno 15 persone, la maggior parte lavoratori agricoli, sono rimaste uccise in un attentato con un'autobomba nei pressi di Manbij, nella Siria settentrionale, dove le fazioni filo-turche stanno combattendo le forze curde. Lo ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale Sana. Citando i soccorritori dei Caschi Bianchi, Sana ha parlato di "un massacro" su una strada all'ingresso della città di Manbij con "l'esplosione di un'autobomba vicino a un veicolo che trasportava lavoratori agricoli", un attentato costato la vita a 14 donne e un uomo.


Una delegazione di Hamas, guidata dal vice capo dell'ufficio politico dell'organizzazione, Mousa Abu Marzouk, vuole chiedere l'assistenza della Russia per alleviare la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia Tass che cita una fonte all'interno della leadership di Hamas.


Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, è atterrato alla base aerea di Andrews nel Maryland, prima del suo incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump previsto martedì. Lo scrive il Times of Israel. Il primo incontro di alto livello di Netanyahu si terrà lunedì con l'inviato speciale Usa per il Medio Oriente, Steve Witkoff.

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