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Iran, incendio e spari nel carcere di Teheran dov'è detenuta Alessia Piperno: 8 feriti

In fiamme il braccio 7, dove i detenuti sono rinchiusi in modo provvisorio in attesa di processo. La maggior parte sono persone arrestate durante le recenti manifestazioni

Alessia Piperno, la ragazza italiana arrestata in Iran

Un vasto incendio è divampato nel carcere Evin a Teheran, in Iran, dopo una rivolta di detenuti che ha interessato la sezione 7 della struttura.

Testimoni hanno detto che si sono uditi spari e gruppi di persone si sono radunate nei pressi della prigione urlando slogan. Alcuni video pubblicati su Twitter mostrano il fumo alzarsi dal penitenziario dove sono rinchiusi quanti vengono considerati prigionieri politici, tra cui la 30enne italiana Alessia Piperno, travel blogger romana arrestata il 28 settembre scorso. Le autorità hanno detto che la situazione è "completamente sotto controllo". Le fiamme sono state riportate sotto controllo, ma la rivolta ha provocato almeno 8 feriti, secondo i vigili del fuoco, citati dall'agenzia di stampa della Repubblica Islamica (Irna).

 

Secondo quanto si apprende, la parte interessata dall'incendio è il braccio 7, dove i detenuti sono rinchiusi in modo provvisorio in attesa di processo. La maggior parte sono persone arrestate durante le recenti manifestazioni. I rivoltosi avrebbero dato fuoco a un deposito di vestiti. I detenuti ammutinati sarebbero stati separati dagli altri, che sono rientrati nelle loro celle. Stando ai testimoni, nel carcere sono stati uditi esplosioni e colpi d'arma da fuoco. La polizia ha sparato gas lacrimogeni anche contro le famiglie, che si erano radunate intorno alla prigione, degli attivisti e degli studenti che sono stati arrestati durante le proteste dopo la morte della giovane Mahsa Amini.

 

Karimi Davood, presidente associazione rifugiati politici iraniani in Italia, ha riferito dell'appello lanciato dal numero uno del Consiglio nazionale della resistenza iraniana, Maryam Rajavi: "In questo momento il regime del Mullah sta massacrando i prigionieri politici del carcere di Evin e chiedo alla popolazione di soccorrere i suoi figli detenuti in carcere che sono sotto l'attacco dei pasdaran".

"Le strade verso Evin sono intasate dalle macchine. I pasdaran hanno chiuso tutte le strade e sparano a chi tenta di avvicinarsi", ha raccontato ancora Karimi Davood, presidente associazione rifugiati politici iraniani in Italia. "Si sentono fortissime raffiche di armi. C'è un massacro in corso. Si sentono da lontano le grida dei rinchiusi insieme agli slogan 'morte a Khamenei", ha aggiunto Davood, che si trova in Italia ma è in collegamento con i gruppi locali di resistenza. 

Biden: "Rivolta Evin? Il governo di Teheran è opprimente" - Sui fatti di Teheran è intervenuto anche il presidente americano Joe Biden. Il "governo iraniano è opprimente", ha detto. Poi ha aggiunto di avere "un enorme rispetto per le persone che manifestano nelle strade". Il Dipartimento di Stato americano ha aggiunto che l'Iran "è pienamente responsabile della sicurezza dei nostri cittadini detenuti ingiustamente" a Evin, e "che dovrebbero essere rilasciati immediatamente". In un tweet il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price ha precisato che Washington
sta seguendo la vicenda "con urgenza".

Chi è Alessia Piperno - Travel blogger da sei anni, Alessia Piperno era arrivata in Iran due mesi e mezzo fa, insieme con un gruppo di turisti, tra cui un polacco, un francese e un altro italiano. Nei giorni precedenti l'arresto, avvenuto il 28 settembre, la giovane aveva condiviso post sui social che non erano passati inosservati a chi monitora le proteste scaturite dall'uccisione di Mahsa Amini. "Questa terra mi ha accolto a braccia aperte", scriveva in un post intitolato "Bella Ciao". La "decisione più saggia" - diceva - sarebbe quella di lasciare il Paese, ma "non riesco ad andarmene da qui, ora più che mai. E non lo faccio per sfidare la sorte, ma perché anche io ora sono parte di tutto questo".

La giovane sarebbe accusata di aver preso parte alle proteste antigovernative. Il papà della ragazza romana, Alberto Piperno, aveva però negato che sua figlia sia scesa in strada per partecipare alle proteste. "Non mi risulta che Alessia stesse partecipando alle manifestazioni", aveva detto, aggiungendo solo che "sulla situazione di Alessia purtroppo non ci sono novità".

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