Nel suo esecutivo Edi Rama ha deciso di puntare su Diella, l'intelligenza artificiale che si occuperà della trasparenza degli appalti pubblici e di tener lontano la corruzione
© Dal Web
Sembrava la classica cerimonia di presentazione di un esecutivo, il quarto consecutivo presieduto da Edi Rama. Al congresso del Partito Socialista al potere a Tirana però il primo ministro albanese ha deciso a un certo punto di sparigliare le carte, dando un annuncio a suo modo storico, non solo per il Paese affacciato sull'altra sponda del Mediterraneo: tra i ministri del governo Rama quater ha infatti trovato posto anche Diella, la nuova responsabile degli appalti pubblici. Nulla di troppo sconvolgente se non fosse che dietro quel nome, che in albanese significa "sole", si nasconde in realtà un "ministro virtuale", vale a dire un'intelligenza artificiale in carne e ossa.
Dalle parti di Tirana hanno già fatto la conoscenza di Diella, già promossa sul campo. Fino a ieri era infatti considerata una semplice assistente virtuale, un’epigona governativa dell'immarcescibile Clippy nei vecchi Windows, che aiutava gli albanesi a orientarsi nei siti ministeriali e nei servizi telematici gestiti dal governo. La si poteva considerare un moderno Virgilio online, completo di sorriso rassicurante e costume tipico del luogo. Ma la rapida crescita dell'AI ha ora permesso a Diella di fare un salto di carriera, entrando a far parte integrante dell'esecutivo appena pochi mesi dopo il suo debutto pubblico, avvenuto solo lo scorso gennaio
Dietro la scelta di Rama non c'è solo una mera voglia di farsi pubblicità. Al contrario il primo ministro spera di risolvere, affidandosi alla tecnologia, uno dei problemi più gravi del proprio Paese: la corruzione. Numeri alla mano l'Albania si è infatti classificata all'ottantesimo posto su 180 Paesi nell'indice di corruzione di Transparency International, che classifica le nazioni in base ai livelli percepiti nel settore pubblico. Stando a quanto garantito dal leader di Tirana nel corso dell'assemblea, grazie a Diella, ora tutto cambierà: l'obiettivo finale è che “tutta la spesa pubblica nel processo di appalto sia trasparente al 100%". La ministra AI esaminerà quindi di volta in volta ogni gara in cui il governo stipula contratti con aziende private e valuterà oggettivamente i meriti di ciascuna. Per usare le parole di Rama, Diella si occuperà di valutare le offerte e avrà esplicitamente il diritto di "assumere talenti da tutto il mondo", per abbattere "la paura dei pregiudizi e la rigidità dell'amministrazione".
Come ha spiegato tuttavia lo stesso primo ministro, si tratterà di un processo graduale. Almeno all'inizio la transizione sarà gestita dai ministeri incaricati, che accompagneranno l'intelligenza artificiale come dei tutor, fino a rendere ogni appalto a prova di corruzione e privo di inutili lungaggini burocratiche. D'altra parte i passi avanti fatti da Diella invitano già all'ottimismo: la prima ministra AI è stata sviluppata dall'Agenzia Nazionale albanese per la Società dell'Informazione attraverso l'utilizzo di tecnologie avanzate di Microsoft, tra cui Azure OpenAI e i più recenti modelli di intelligenza artificiale. Oltre un milione di domande e risposte fornite dagli stessi utenti finali sono state sfruttate per addestrare la versione 1.0 di Diella, che ha già avuto un sostanzioso aggiornamento qualche tempo fa. Quella che si occuperà delle questioni governative e legate agli appalti sarà quindi già una Diella 3.0, adattata e studiata apposta per adattarsi ai nuovi compiti.
In Albania c'è chi plaude all'iniziativa ma non manca anche chi avanza dei dubbi. I media nazionali hanno palesato un cauto ottimismo, vedendo questa mossa come "una profonda trasformazione nel modo in cui il governo albanese concepisce ed esercita il potere amministrativo, introducendo la tecnologia non solo come strumento, ma anche come partecipante attivo alla governance". Chi invece guarda con sospetto a Diella è chi teme che la ministra AI possa essere oggetto di attacchi hacker o di manomissioni volontarie per truccare gli appalti. Va poi considerata, secondo queste voci critiche, la possibilità che la tecnologia possa semplicemente "sbagliarsi", agitando fantasmi figli di classici della fantascienza come Minority Report. A prescindere da come la si pensi, il mondo intero osserva con interesse e curiosità Diella, quasi come se si trattasse do un esperimento in grado di dirci molto (nel bene e nel male) sul futuro che ci attende.