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Gaza, Onu: 1.700 palestinesi morti da maggio mentre cercavano aiuti

Un gruppo di ex ostaggi di Hamas ha chiesto in un video a Donald Trump di porre fine alla guerra

di Redazione online
15 Ago 2025 - 22:25

Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 679. Almeno 1.760 palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano aiuti a Gaza tra il 27 maggio e il 13 agosto. Sono gli ultimi dati resi noti dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. Di questi 994 sono morti nelle vicinanze dei siti della Gaza Humanitarian Foundation e 766 lungo le rotte dei convogli di rifornimenti. Intanto un gruppo di ex ostaggi di Hamas ha chiesto in un video a Donald Trump di porre fine alla guerra. 

Gaza, l'arrivo a Ciampino del volo speciale con i bambini palestinesi feriti | L'accoglienza di Tajani

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I soldati israeliani della 99a Divisione hanno iniziato a operare nell'area di Zeitun, situata alla periferia di Gaza City , per la prima volta da quando sono state annunciate le nuove operazioni per occupare la città, ha dichiarato l'esercito israeliano. Lo scrive il Jerusalem Post. I soldati stanno lavorando per localizzare esplosivi, eliminare i terroristi e smantellare le infrastrutture terroristiche, sia in superficie che nel sottosuolo. Nell'ambito di queste attività, le forze israeliane hanno colpito e smantellato una struttura dotata di trappole esplosive che custodiva armi. 


Almeno 1.760 palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano aiuti a Gaza tra il 27 maggio e il 13 agosto, secondo gli ultimi dati resi noti dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. Di questi 994 sono morti nelle vicinanze dei siti della Gaza Humanitarian Foundation e 766 lungo le rotte dei convogli di rifornimenti. "La maggior parte di queste uccisioni è stata commessa dall'esercito israeliano. Pur essendo a conoscenza della presenza di altri elementi armati nelle stesse aree, non disponiamo di informazioni che indichino il loro coinvolgimento in queste uccisioni", riferisce una nota resa nota oggi a Ginevra dall'Onu. "Ciascuna di queste uccisioni deve essere indagata tempestivamente e in modo indipendente e i responsabili devono essere chiamati a risponderne". 


Sono almeno 21 i palestinesi uccisi in attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dall'alba di oggi. Lo riferisce Al-Jazeera citando fonti mediche, secondo cui 7 delle vittime sono state uccise dalle forze israeliane mentre aspettavano aiuti nel centro e nel sud di Gaza. 



Il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir visita la cella dove è rinchiuso il palestinese Marwan Barghouti e, in un filmato pubblicato sui social media, lo schernisce, suscitando l'indignazione dell'Autorità Nazionale Palestinese. "Non vincerete - Ben Gvir - Chiunque si metta nei guai con la Nazione di Israele, chiunque uccida i nostri bambini e le nostre donne, lo spazzeremo via. Dovresti saperlo", dice Ben Gvir a Barghouti che appare scarno, come riferisce The Times of Israel.


Diversi palestinesi sono rimasti feriti in un presunto attacco notturno da parte di coloni israeliani nel villaggio di Susya, nella Cisgiordania meridionale. Le riprese della scena mostrano un uomo insanguinato prima che venisse trasportato in ospedale insieme alla moglie, anch'essa ferita nell'attacco. Lo riporta il Times of Israel, aggiungendo che non ci sono segnalazioni di arresti, cosa estremamente rara in simili episodi di violenza da parte dei coloni che si verificano quasi quotidianamente in tutta la Cisgiordania. In un altro attacco, i coloni avrebbero lanciato molotov contro case, veicoli e proprietà nel villaggio palestinese di Atara, nella Cisgiordania centrale.


Germania e Turchia si sono unite alla serie di condanne contro il piano del ministro delle finanze israeliano Bezalel Smotrich di espandere gli insediamenti nei territori palestinesi e dividere di fatto la Cisgiordania in due. La Germania ha ufficialmente chiesto a Israele di fermare la costruzione degli insediamenti, mentre il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha sottolineato che "Ankara condanna il piano di espansione degli insediamenti E1, una decisione che ignora completamente il diritto internazionale".


"La decisione delle autorità israeliane di portare avanti il piano di insediamento E1 indebolisce ulteriormente la soluzione dei due Stati e viola il diritto internazionale. Se attuata, la costruzione di insediamenti in quest'area interromperà definitivamente la contiguità geografica e territoriale tra Gerusalemme Est occupata e la Cisgiordania e interromperà il collegamento tra la Cisgiordania settentrionale e quella meridionale". Lo afferma in una nota l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas, esortando "Israele a desistere dal portare avanti questa decisione".


Un portavoce dell'Idf ha confermato a Ynet che l'Aeronautica militare israeliana ha attaccato obiettivi terroristici di Hezbollah nel Libano meridionale. "L'Idf ha recentemente attaccato diverse vie di comunicazione sotterranee dell'organizzazione terroristica Hezbollah nel Libano meridionale", ha precisato. 


Sei ex ostaggi del movimento islamista palestinese Hamas e la vedova di uno dei rapiti che è stato assassinato durante la prigionia hanno fatto un appello in un video in lingua inglese al presidente statunitense Donald Trump affinché ponga fine alla guerra nella Striscia di Gaza. Lo riporta il quotidiano "Times of Israel". 

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