Usa, i nuovi dazi decisi da Trump
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Starmer punterebbe a mantenere solida la relazione speciale con Washington anche sotto la nuova presidenza. La Casa Bianca: "Presto una telefonata tra Xi e Trump". Dazi sospesi per Messico e Canada e patto con Trudeau
Nella "guerra dei dazi" Ursula von der Leyen dice che la Commissione Ue negozierà con gli Usa tutelando i suoi interessi. Parigi avverte: "Nessuna concessione a Trump, siamo pronti alla ritorsione" mentre Starmer chiarisce che Londra punta a mantenere solida la relazione con gli Usa anche sotto lal nuova presidenza. Intanto, Trump ha accettato di sospendere i dazi a Canada e Messico per 30 giorni, mentre la Cina ha risposto mettendo a sua volta dazi del 15% su carbone e gas Usa e rivolgendosi al Wto. La Casa Bianca rende noto che una "telefonata tra Trump e Xi Jinping ci sarà molto presto". La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha annunciato che dispiegherà 10mila soldati per contrastare i flussi migratori al confine con gli Stati Uniti. Anche il patto Trump-Trudeau prevede lo schieramento di 10mila militari canadesi alla frontiera comune, assieme a elicotteri al confine e a uno "zar" che impedisca il traffico di fentanyl.
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"Non possiamo arrenderci" davanti alle minacce degli Stati Uniti, "anche se si tratta di fuoco amico". Lo ha detto al Financial Times il governatore della Banca centrale della Finlandia, Olli Rehn, membro del Consiglio direttivo della Bce. "L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno è una nuova guerra commerciale tra alleati, ma dobbiamo adottare misure politiche proporzionate" se l'Ue sarà colpita, ha sottolineato. Secondo l'ex commissario europeo all'Economia, i tentativi di Trump di fare accordi con singoli Paesi Ue fallirebbero: "La Commissione Ue ha forti prerogative in materia di politica commerciale, è una salvaguardia per l'unità".
"La nostra priorità con gli Usa è ora quella di lavorare sui molti settori in cui i nostri interessi convergono". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, agli ambasciatori. "E c'è ancora possibilità di fare molto di più. Saremo pronti a negoziati difficili e a trovare soluzioni dove possibile, a risolvere controversie e a gettare le basi per un partenariato più forte. Saremo aperti e pragmatici su come raggiungere questo obiettivo. Ma sarà altrettanto chiaro che tuteleremo sempre i nostri interessi - in qualsiasi modo e in qualsiasi momento - come e quando sarà necessario", ha aggiunto la von der Leyen.
Nessuna concessione a Trump sui dazi, con l'Ue che deve prepararsi a una "ritorsione". E' la posizione di Parigi espressa dai suoi ministri dell'Industria e del Commercio, Marc Ferracci e Laurent Saint-Martin, a margine del Consiglio informale Ue Competitività a Varsavia. "Penso che non dobbiamo entrare in una trattativa facendo delle concessioni, non è l'approccio giusto", ha detto Ferracci, auspicando che l'Ue stabilisca "una posizione comune". "Crediamo nella cooperazione e nel nostro sistema multilaterale, ma non dobbiamo essere ingenui. E dobbiamo prepararci al peggio. Vale a dire ritorsione, se necessario", ha sottolineato Saint-Martin.
Reset delle relazioni con l'Ue sì, ma non a scapito della tradizionale relazione speciale fra Regno Unito e Usa che Londra punta a mantenere solida anche sotto la presidenza di Donald Trump. E' questo, secondo rivelazioni del Times, il messaggio rivolto ieri sera ai leader dei 27 da Keir Starmer, invitato per la prima volta nel post Brexit a un Consiglio europeo allargato. Il premier laburista britannico ha chiarito in particolare che il suo governo non ha intenzione di sostenere l'Ue su eventuali ritorsioni commerciali, già minacciate da Emmanuel Macron e Olaf Scholz, in risposta ai dazi evocati da Trump.
Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha commentato gli sviluppi politici internazionali dopo l'insediamento del presidente statunitense Donald Trump, sostenendo che le istituzioni europee non potranno evitare l'impatto della nuova amministrazione. "Abbiamo tenuto il primo vertice Ue a Bruxelles dall'insediamento di Trump. E' stato un incontro strano: tutti vedono arrivare il tornado, ma molti pensano ancora di poterlo evitare. Non sarà cosi'", ha scritto Orban su X. Secondo il premier ungherese, in soli 14 giorni Trump avrebbe "ribaltato il mondo" con misure che segnano la fine della "gender madness negli Stati Uniti", del finanziamento di organizzazioni globaliste, dell'immigrazione illegale e del sostegno alla guerra tra Russia e Ucraina. Orban ha inoltre avvertito che le regole del commercio mondiale cambieranno e che l'Ue dovrà affrontare mesi difficili. "Serve un accordo per preservare le relazioni economiche con gli Stati Uniti. Chi si conosce e si rispetta può concludere un buon accordo", ha aggiunto il premier, sottolineando che l'Ungheria si è preparata al ritorno di Trump e sta già negoziando con la nuova amministrazione. Infine, un messaggio ai vertici europei: "Avete fatto il vostro letto, ora dormiteci dentro".
"L'Italia si impegnerà per fare da ponte tra Usa ed Europa per evitare i dazi". Lo dice, intervistato dal Corriere della Sera, il vicepremier Antonio Tajani. Ma se il presidente degli Usa dovesse andare avanti, noi - assicura Tajani "non ci faremo cogliere impreparati: siamo già al lavoro per trovare soluzioni che non mandino in crisi le nostre aziende e il benessere dei nostri cittadini". Per Tajani "una guerra non serve a nessuno. Nessun'altra economia al mondo è integrata come quella Usa-Ue. Le aziende europee negli Usa impiegano 3,5 milioni di americani". E sottolinea: "È chiaro che servirà negoziare. E mi sembra proprio che Trump stia dando i primi segnali di volontà di negoziare: guardate al confronto con il Messico, all'intesa che è stata raggiunta ieri".
La Cina ha dichiarato di aver presentato un reclamo all'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) "per difendere i suoi legittimi diritti e interessi" in risposta all'aumento delle tariffe unilaterali americane del 10% su tutto l'import del made in China, secondo quanto deciso da Donald Trump. "La Cina ha presentato un reclamo contro le misure tariffarie statunitensi nell'ambito del meccanismo di risoluzione delle controversie del Wto", ha riferito il ministero del Commercio in una nota, accusando le azioni degli Stati Uniti di avere una "natura dolosa".
Pechino risponde ai dazi del 10% a tutte le importazioni made in China decise da Donald Trump, varando un pacchetto di misure che prendono di mira il carbone e il gas naturale liquefatto (Gnl) con aliquote del 15%, più un'ulteriore tariffa del 10% su petrolio, attrezzature agricole e alcune automobili. Le misure, ha riferito il ministero delle Finanze, "sono state imposte per contrastare" i piani del tycoon ed entreranno in vigore dal 10 febbraio.
Il governo di El Salvador ha anticipato che chiuderà con il segretario di Stato americano, Marco Rubio, un accordo "senza precedenti" sul tema migratorio. L'intesa permetterebbe agli Stati Uniti di espellere in El Salvador migranti di altre nazionalità. "Si sta finalizzando un accordo molto più importante su questo tema e con un raggio d'azione molto maggiore rispetto agli accordi stipulati sei anni fa, nel 2019, credo che lo annuncerà il segretario di Stato".
L'amministrazione Trump ha informato oltre mille dipendenti dell'Agenzia statunitense per la protezione dell'ambiente (Epa) del fatto che potrebbero essere licenziati con effetto immediato. I dipendenti che sono stati assunti nel corso dell'ultimo anno hanno ricevuto una mail interna, in cui si comunica che sono stati inclusi di un "periodo di prova". Una situazione che consente all'Agenzia di licenziare il dipendente con effetto immediato. In quel caso, i lavoratori riceverebbero una seconda comunicazione. Secondo l'emittente, circa 1.100 persone avrebbero ricevuto la mail.
Donald Trump ha confermato su Truth la sospensione dei dazi al Cananda per 30 giorni, "per vedere se si potrà o meno strutturare un accordo economico definitivo". Ottawa ha accettato di "garantire un confine settentrionale sicuro e di porre finalmente fine alla piaga mortale di droghe come il fentanyl che si sono riversate nel nostro Paese, uccidendo centinaia di migliaia di americani. Come presidente, è mia responsabilità garantire la sicurezza di tutti gli americani. Sono molto soddisfatto di questo risultato iniziale", ha aggiunto il presidente americano.
Il rapporto con gli Usa "è fondamentale per promuovere la pace, la stabilità e la prosperità. L'Ue è preparata per un dialogo robusto e costruttivo: ci possono essere sfide in futuro e se colpita l'Ue reagirà con fermezza". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, parlando della possibilità che Donald Trump imponga dazi sulle importazioni europee.
Nell'annunciare la sospensione dei dazi americani al Canada per 30 giorni dopo una "buona telefonata" con Trump, Justin Trudeau ha riferito il suo piano al confine da 1,3 miliardi di dollari, "rafforzando la frontiera con nuovi elicotteri, tecnologia e personale, un migliore coordinamento con i nostri partner americani e maggiori risorse per fermare il flusso di fentanyl". Circa 10mila uomini in prima linea "stanno lavorando e lavoreranno per proteggere il confine". Inoltre il Canada sta prendendo "nuovi impegni per nominare uno 'zar' del fentanyl e definire i cartelli come terroristi".
Anche il Canada ottiene dagli Usa una sospensione dei dazi per 30 giorni, come il Messico. Lo ha annunciato il premier Justin Trudeau, dopo la telefonata con Donald Trump.
Donald Trump ha detto che la telefonata col premier canadese Justin Trudeau è andata "molto bene". Alla domanda se i dazi contro il Canada restano in vigore, il presidente americano ha risposto: "State a guardare".
L'amministrazione Trump sta valutando delle azioni esecutive per smantellare il Dipartimento dell'Istruzione, nell'ambito della campagna condotta da Elon Musk per ridurre le agenzie federali e tagliare la forza lavoro governativa. Lo rivela il Wall Street Journal, riferendo che i funzionari hanno discusso un ordine esecutivo che chiuderebbe tutte le funzioni dell'agenzia che non sono scritte esplicitamente nello statuto o che trasferirebbe determinate funzioni ad altri dipartimenti.
Il nuovo fondo sovrano che Donald Trump ha ordinato con la firma di un ordine esecutivo potrebbe essere usato anche per acquisire una quota di TikTok. Lo ha detto lo stesso presidente americano.
"Abbiamo un deficit massiccio con l'Ue": lo ha ribadito Donald Trump nello Studio Ovale, parlando di un deficit di 350 miliardi di dollari e lamentandosi che l'Ue "non acquista le nostre merci, le nostre auto, i nostri prodotti agricoli con la scusa dei pesticidi e di altre sostanze chimiche. Hanno abusato per anni degli Usa, ora vogliono fare un accordo", ha detto, sottolineando però che deve essere "equo".
Donald Trump ha detto che potrebbe usare il nuovo fondo sovrano che ha ordinato di creare anche per TikTok.
Il presidente americano Donald Trump sta prendendo in considerazione l'idea di imporre una tariffa del 10% all'Ue. Lo riporta il Telegraph, sottolineando come "la mossa alimenterebbe ulteriormente la guerra commerciale globale in corso, iniziata sabato quando il nuovo presidente degli Stati Uniti ha imposto dazi a tappeto sulle merci importate da Messico, Canada e Cina". Una fonte vicina all'amministrazione Trump ha dichiarato - si legge sul quotidiano britannico - che con c'è un accordo chiuso sulla mossa commerciale anti-europea, "ma alcuni vogliono imporre una tariffa del 10%. Stanno parlando di farlo su tutte le importazioni dall'Ue".
Donald Trump ha annunciato che discuterà con la Cina dei dazi nelle prossime 24 ore.
Donald Trump firmerà oggi un ordine esecutivo per ritirare gli Stati Uniti dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (HRC) e bloccare i finanziamenti all'Unrwa, dopo la sospensione decisa da Joe Biden. Lo riferisce Politico.
Donald Trump ha firmato nello studio Ovale un ordine esecutivo per la creazione di un fondo sovrano.
"Musk non può prendere decisioni senza la mia approvazione". Lo ha detto Donald Trump nello Studio Ovale.
Il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, ha detto di aver assunto la guida ad interim dell'Usaid, l'Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale. Lo riferisce la Cnn.
Donald Trump ha annunciato di aver concordato con la presidente del Messico Claudia Sheinbaum di negoziare, assieme al segretario di Stato Marco Rubio, quello al Tesoro Scott Bessent e quello al Commercio Howard Lutnick, oltre ad altri rappresentanti messicani, per trovare un "accordo" sui dazi. I colloqui avverranno nel mese di sospensione delle tariffe.
La presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha annunciato che dispiegherà 10.000 soldati per evitare il flusso di migranti al confine con gli Stati Uniti.
La presidente del Messico Claudia Sheinenbaum ha detto che Donald Trump ha accettato di sospendere i dazi per un mese.
Nel corso del summit informale di Bruxelles c'è stato un "forte consenso" sul fatto che "i dazi tra Stati Uniti e Ue sarebbero dannosi per entrambe le parti". È quanto sottolineano fonti europee. I leader Ue hanno quindi "sottolineato il valore del partenariato tra l'Unione e gli Stati Uniti, che ha radici profonde ed è destinato a durare nel tempo, e hanno convenuto che quando sorgono problemi è necessario trovare soluzioni".
Donald Trump ha scritto in un post su Truth di aver parlato con il premier canadese Justin Trudeau, precisando che lo risentirà alle 15 ora locale, le 21 in Italia. Potrebbe essere un segno del fatto che i due leader stanno trattando.
In risposta ai dazi imposti da Donald Trump, la provincia canadese dell'Ontario - la più popolosa del Paese, dove si trovano sia Toronto sia la capitale Ottawa - ha annunciato che annullerà il contratto con Starlink, il servizio Internet via satellite controllato da Elon Musk. Lo riporta il New York Times. Il contratto valeva 100 milioni di dollari canadesi, circa 68 milioni di dollari.
Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha telefonato ieri sera al presidente del Consiglio europeo Antonio Costa per informarlo della reazione canadese alla decisione di Donald Trump d'imporre dazi del 25% su Canada e Messico. "Entrambi i leader - afferma un'alta fonte europea - hanno sottolineato l'importanza delle relazioni bilaterali Ue-Canada e hanno confermato la loro determinazione a continuare a lavorare insieme in tutti gli aspetti della nostra cooperazione in termini di relazioni interpersonali, commerciali e investimenti". I leader hanno poi concordato di rimanere in contatto.
"Se sarà attaccata" da un punto di vista commerciale "l'Europa dovrà farsi rispettare e reagire". Lo ha detto il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron rispondendo, a margine del vertice informale Ue, a una domanda sull'attacco di Donald Trump sui dazi. Il nuovo presidente americano "ci deve portare a essere uniti e più concreti".
Il rafforzamento della politica di Difesa europea, reso ancora più urgente dall’elezione di Donald Trump, è al centro del vertice informale dei leader europei in corso a Bruxelles. Ma anche se non è ufficialmente in agenda, il tema dei dazi minacciati dalla nuova amministrazione americana sarà sicuramente toccato nel corso della riunione. Ai lavori partecipano anche il segretario generale della Nato Mark Rutte e il primo ministro della Gran Bretagna Keir Starmer.
"Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare questa stupida e totalmente inutile guerra commerciale. Allo stesso tempo, e questo è il mio consiglio a tutti i colleghi qui a Bruxelles, dobbiamo, durante i nostri eventuali colloqui con gli amici americani" mantenere "la consapevolezza dei nostri interessi. Non possiamo perdere noi stessi, il nostro rispetto per l'Europa e la fiducia in noi stessi". Lo ha detto il primo ministro polacco, Donald Tusk, arrivando al vertice informale dei leader europei al Palais d'Egmont.
La proposta iniziale della Cina sui dazi imposti dall'amministrazione Usa di Donald Trump si concentrerà sul ripristino della 'fase uno' dell'accordo commerciale faticosamente raggiunto nel 2020 durante il primo mandato del tycoon alla Casa Bianca. Lo riporta il Wall Street Journal, citando fonti vicine al dossier, secondo cui altre parti del piano di Pechino includeranno un impegno a non svalutare lo yuan, un'offerta per fare più investimenti negli Stati Uniti e un impegno a ridurre le esportazioni di precursori del fentanyl, di cui il Dragone è il principale produttore globale.
La Russia non vuole essere coinvolta in alcun modo nella guerra dei dazi tra Usa, Canada, Messico e Cina. "Non abbiamo alcun desiderio di essere associati a tutto questo o di valutarlo in alcun modo", ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Lasciamo che i Paesi che stanno partecipando a questo processo lo risolvano", ha aggiunto il portavoce, citato dalla Tass.
"Non ci sono vincitori nella guerra dei dazi, chi se la ride è la Cina". L'Ue e gli Usa "sono legati, noi abbiamo bisogno di loro e loro di noi. I dazi non vanno bene per i posti di lavoro e per i consumatori". Lo ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, arrivando al vertice informale Ue.
"Sia gli Stati Uniti sia l'Europa traggono vantaggio dallo scambio di beni e servizi. Se i dazi rendessero tutto questo difficile, ne risentirebbero negativamente sia gli Stati Uniti che l'Europa. Una cosa è chiara: in quanto area economica forte, possiamo gestire autonomamente i nostri affari e rispondere ai dazi con dazi. Questo è ciò che dobbiamo fare e faremo. Ma la prospettiva e l'obiettivo dovrebbero essere che si proceda in modo tale che sia basato sulla cooperazione". Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, arrivando al vertice Ue informale a Bruxelles.