Niente accordo sul vino e niente esenzioni su acciaio e alluminio. Le regole digitali Ue sono rimaste fuori dal negoziato. Bruxelles acquisterà dagli Stati Uniti 750 miliardi di dollari di energia e 40 miliardi di chip
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L'Ue e gli Stati Uniti hanno concordato la dichiarazione congiunta sui dazi, dopo l'accordo politico del 27 luglio raggiunto da Ursula von der Leyen e Donald Trump. Nell'ambito dell'intesa commerciale, Bruxelles acquisterà gas naturale liquefatto, petrolio e prodotti dell'energia nucleare dagli Usa per 750 miliardi di dollari fino al 2028 e chip di intelligenza artificiale statunitensi per un valore di almeno 40 miliardi di dollari. Il nuovo regime tariffario statunitense nei confronti dell'Ue avrà un'aliquota tariffaria massima e onnicomprensiva del 15% per la stragrande maggioranza delle esportazioni dell'Ue, compresi settori strategici come automobili, prodotti farmaceutici, semiconduttori e legname. Il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic: "Abbiamo tenuto fuori dai negoziati commerciali le questioni 'Digital Market Act' e 'Digital Service Act', concentrandoci su ciò che era chiaramente la priorità". Come su acciaio e alluminio, anche su vino, alcolici e birra non è stato ancora trovato un accordo: "Ma le porte non sono chiuse per sempre", ha chiarito Sefcovic. ll Dipartimento di Stato americano ha dichiarato di aver avviato un esame di tutti gli oltre 55 milioni di stranieri che vivono negli Stati Uniti con un visto.
La firma del testo congiunto Usa-Ue sui dazi è "una tappa positiva" ma "non un punto di arrivo". Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'intervista al "Sole 24 Ore", sottolineando che l'accordo evita una guerra commerciale e apre nuovi spazi di negoziato per l'agroalimentare. "Intanto è un bene che sia stato formalizzato il 15% generale, evitando in questo modo una guerra commerciale. Il 15% per settori come i farmaci e l'auto è positivo visto da dove era iniziato il negoziato", ha detto Tajani. "Di certo non è un punto di arrivo ma di partenza: voglio dire che poteva andare peggio, per ora abbiamo ottenuto il risultato migliore che potevamo conseguire anche se adesso bisogna continuare a battersi per garantire i settori che ancora non siamo riusciti a proteggere".
La Corte Suprema degli Stati Uniti, a maggioranza conservatrice, ha autorizzato l'amministrazione Trump a tagliare centinaia di milioni di dollari di finanziamenti per la ricerca medica legati a iniziative a favore della diversità. Un giudice federale del Massachusetts aveva bloccato a giugno i tagli ai finanziamenti dei National Institutes of Health (Nih), l'agenzia che supervisiona la ricerca medica negli Stati Uniti, stabilendo che costituivano discriminazione razziale e pregiudizio nei confronti delle persone LGBT+.
Una giudice federale della Florida ha ordinato ieri la chiusura parziale del centro detentivo per migranti "Alligator Alcatraz" e ha vietato allo Stato di accogliere nuovi detenuti. La sentenza della giudice Kathleen Williams impone anche la rimozione, entro 60 giorni, di generatori, impianti gas e fognari installati per il progetto, e di recinzioni temporanee per consentire alla tribu' Miccosukee l'accesso alla zona come prima della costruzione del campo.
Gli Usa non rilasceranno più visti per i camionisti stranieri. Lo ha annunciato il segretario di Stato americano Marco Rubio.
ll Dipartimento di Stato americano ha dichiarato di aver avviato un esame di tutti gli oltre 55 milioni di stranieri che vivono negli Stati Uniti con un visto. Lo riporta l'Associated Press in esclusiva. Il Dipartimento ha avvertito, inoltre, che tutti i titolari di un visto Usa sono soggetti a "controlli continui" con particolare attenzione a qualsiasi elemento possa indicare la necessità di revocare il permesso ed espellerli.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato di voler unirsi alle pattuglie della polizia e della Guardia Nazionale in sevizio a Washington, come parte delle iniziative del governo federale per affrontare la criminalità crescente. "Stasera credo che uscirò con la polizia e con l'esercito, ovviamente. Faremo un bel lavoro" ha spiegato Trump, intervistato dal giornalista americano Todd Starnes.
Non ci saranno esenzioni, né esclusioni per i dazi su acciaio e alluminio". Lo ha detto il consigliere economico di Donald Trump, Peter Navarro, parlando con i giornalisti alla Casa Bianca. "Durante il primo mandato ogni volta che abbiamo concesso un'esenzione ad uno dei nostri alleati, ne hanno abusato completamente, per questo non lo rifaremo", ha aggiunto.
Una corte d'Appello di New York ha annullato la pesante sanzione civile inflitta al presidente Donald Trump per frode. La sentenza evita al tycoon una multa potenziale di mezzo miliardo di dollari, ma vieta a lui e ai suoi due figli maggiori di ricoprire incarichi di vertice in società per alcuni anni. La decisione è arrivata sette mesi dopo il ritorno di Trump alla Casa Bianca. Un collegio di cinque giudici della Divisione d'Appello intermedia di New York ha definito "eccessiva" la sentenza che rischiava di costare al presidente oltre 515 milioni di dollari e di scuotere il suo impero immobiliare. Dopo aver accertato che Trump aveva commesso frode gonfiando clamorosamente i bilanci presentati a banche e assicurazioni, il giudice Arthur Engoron aveva condannato il tycoon lo scorso anno a pagare 355 milioni di dollari di sanzione. Con gli interessi, la cifra ha superato i 515 milioni. Il totale, sommato alle sanzioni inflitte ad altri dirigenti della Trump Organization, inclusi i figli Eric e Donald Jr., supera ora i 527 milioni di dollari, interessi inclusi. Le altre pene inflitte da Engoron, confermate dalla corte d'appello, erano rimaste sospese durante il ricorso di Trump, che è riuscito a rinviare il pagamento depositando una cauzione da 175 milioni di dollari.
"Il Governo resta impegnato, insieme alla Commissione Europea e agli altri Stati membri UE, per incrementare ulteriormente nei prossimi mesi, come previsto dalla dichiarazione congiunta, i settori merceologici esenti, a partire dal settore agroalimentare". Lo afferma il comunicato di Palazzo Chigi sulla dichiarazione congiunta Ue-Usa che formalizza l'intesa sui dazi, sottolineando che "particolare impegno sarà allo stesso tempo riservato alla conclusione di un'intesa in tema di acciaio e alluminio, anch'essa prevista nel quadro della dichiarazione congiunta".
"La dichiarazione congiunta UE USA che ha formalizzato oggi l'intesa politica raggiunta lo scorso 27 luglio in Scozia tra la Presidente Von der Leyen e il Presidente Trump fornisce finalmente al mondo imprenditoriale un quadro chiaro del nuovo contesto delle relazioni commerciali transatlantiche". Lo afferma una nota di Palazzo Chigi. "Non si tratta ancora - viene sottolineato - di un punto di arrivo ideale o finale ma alcuni punti fermi importanti sono stati già raggiunti, a partire dall'aver evitato una guerra commerciale e dall'aver posto le basi per relazioni commerciali mutualmente vantaggiose".
"Per il vino si conferma il nuovo regime di dazi al 15%: si tratta di una stangata per il settore più esposto tra le top 10 categorie italiane di prodotti destinati agli Stati Uniti, con un'incidenza al 24% sul totale export globale e un controvalore di circa 2 miliardi di euro l'anno". Così il presidente di Unione italiana vini, Lamberto Frescobaldi, commenta la dichiarazione congiunta Ue-Usa sui dazi annunciata oggi dal commissario europeo al Commercio, Maroš Šefčovič. Secondo l'Osservatorio Uiv, il danno stimato per le imprese è di circa 317 milioni di euro cumulati nei prossimi 12 mesi, mentre per i partner commerciali d'oltreoceano il mancato guadagno salirà fino a quasi 1,7 miliardi di dollari. Il danno salirebbe a 460 milioni di euro qualora il dollaro dovesse mantenere l'attuale livello di svalutazione.
Nell'ambito dell'intesa commerciale tra Stati Uniti e Unione europea, Bruxelles intende acquistare gas naturale liquefatto, petrolio e prodotti dell'energia nucleare dagli Stati Uniti per un valore previsto di 750 miliardi di dollari fino al 2028. Inoltre, l'Unione europea intende acquistare chip di intelligenza artificiale statunitensi per un valore di almeno 40 miliardi di dollari per i propri centri di calcolo.
"I dazi su vino, alcolici e birra erano uno degli interessi più importanti dell'Unione Europea. Purtroppo, non siamo riusciti a ottenere questo settore e questa categoria tra i settori che continuerebbero a essere a livello 'Npf'" il criterio della 'nazione più favorita'. Lo ha detto il commissario Ue al commercio Maros Sefcovic in conferenza stampa.
Su Digital Market Act e Digital Service Act "abbiamo tenuto queste questioni fuori dai negoziati commerciali, concentrandoci su ciò che era chiaramente la priorità, e quindi non troverete alcun riferimento ad esse nella dichiarazione congiunta". "Ci saranno molte questioni che saranno discusse, ma per essere molto chiari: l'autonomia normativa è assolutamente importante" e "questa è stata la nostra posizione dall'inizio alla fine di questa dichiarazione congiunta". Lo ha detto il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic in conferenza stampa.
"Prevedibilità per le nostre aziende e per i nostri consumatori. Stabilità nella più grande partnership commerciale del mondo. E sicurezza per i posti di lavoro e la crescita economica in Europa nel lungo termine. Questo accordo commerciale tra Ue e Usa apporta benefici ai nostri cittadini e alle nostre aziende e rafforza le relazioni transatlantiche". Lo dichiara la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
L'Ue e gli Stati Uniti hanno concordato la dichiarazione congiunta sui dazi dopo l'accordo politico raggiunto dalla presidente Ursula von der Leyen e il Presidente Donald Trump dei 27 luglio. Lo ha annuncia la Commissione. "La dichiarazione congiunta illustra in dettaglio il nuovo regime tariffario statunitense nei confronti dell'Ue, con un'aliquota tariffaria massima e onnicomprensiva del 15% per la stragrande maggioranza delle esportazioni dell'Ue, compresi settori strategici come automobili, prodotti farmaceutici, semiconduttori e legname".