Proteste pro-immigrazione a Los Angeles, Trump schiera la Guardia nazionale | Media: "Contro i manifestanti usati manganelli e proiettili di gomma"
© Ansa
© Ansa
La polizia avverte i dimostranti: "La violenza sarà contrastata con forza proporzionata". Il presidente: "Ristabilire la legge e l'ordine, libererò la città da migranti e criminali". Scontri anche a San Francisco, decine di arresti
Los Angeles in fiamme per gli scontri tra polizia e manifestanti che protestano da tre giorni contro i raid delle autorità per l'immigrazione che hanno arrestato centinaia di persone nelle ultime settimane. Donald Trump ha deciso di usare il pugno duro inviando la Guardia nazionale e accusando il governatore democratico Newsom di "inettitudine". Secondo la Cnn, nelle proteste di domenica le forze schierate a Los Angeles avrebbero utilizzato manganelli, lacrimogeni e proiettili di gomma per disperdere i manifestanti. La polizia avverte i dimostranti: "La violenza sarà contrastata con forza proporzionata". Violenti scontri sono esplosi anche a San Francisco: decine gli arresti nelle due città californiane.
© Ansa
© Ansa
La polizia ha annunciato che 60 persone sono state arrestate negli scontri scoppiati anche a San Francisco nelle proteste contro le politiche migratorie del governo.
"Arrestate subito le persone che indossano una maschera!". Lo scrive in maiuscolo sul suo social Truth Donald Trump in riferimento alle porteste a Los Angeles contro il giro di vite sull'immigrazione, raccomandando quindi di arrestare le persone a volto coperto. "La situazione a Los Angeles è davvero brutta. Fate entrare le truppe", aggiunge in un altro post. "Jim McDonnell, il rispettatissimo capo del Lapd, ha appena dichiarato che i manifestanti stanno diventando molto più aggressivi e che 'dovrebbe rivalutare la situazione' per quanto riguarda l'invio delle truppe. Dovrebbe farlo, subito!!! Non lasciate che questi delinquenti la facciano franca. Make America Great Again", scrive ancora Trump.
Gli agenti della polizia di Los Angeles sono "sotto attacco" da parte dei manifestanti che protestano contro la politica anti-immigrazione dell'amministrazione Trump e la polizia sta effettuando ulteriori arresti. Lo ha detto il capitano della polizia della città, Raul Jovel, come riporta la Cnn.
È entrato in vigore l'ordine esecutivo firmato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump mercoledì scorso, che vieta l'ingresso nel territorio statunitense ai cittadini di 12 paesi. L'elenco dei Paesi include: Afghanistan, Myanmar, Ciad, Congo, Guinea Equatoriale, Eritrea, Haiti, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen.
Almeno 27 manifestanti sono stati arrestati durante gli scontri con la polizia nel centro di Los Angeles: lo ha detto il capo della polizia della città, Jim McDonnell, come riporta la Cnn. "Il nostro compito non è dividere le comunità o politicizzare le forze dell'ordine. Il nostro compito è semplicemente garantire la sicurezza di tutti", ha affermato McDonnell.
Mentre le proteste continuano a infiammare il centro di Los Angeles, la polizia ha avvertito che l'uso da parte dei manifestanti di ordigni incendiari contro le forze dell'ordine sarà contrastato con "forza appropriata". Lo ha scritto il dipartimento della polizia di Los Angeles in un messaggio sulla piattaforma sociale X. Video condivisi dall'emittente televisiva "Cnn" mostrano scontri tra manifestanti e polizia in Arcadia Street: alcuni dimostranti hanno lanciato fuochi d'artificio contro gli agenti in tenuta antisommossa, mentre la polizia ha risposto con quelle che sembrano essere granate stordenti e proiettili di gomma, oltre che con gas lacrimogeni per disperdere la folla. I manifestanti hanno incendiato almeno due auto a guida autonoma Waymo.
Le forze schierate a Los Angeles per contrastare le proteste pro Migranti avrebbero utilizzato manganelli e proiettili di gomma per disperdere i manifestanti. Lo riporta la Cnn. L'utilizzo di lacrimogeni, proiettili di gomma e granate stordenti da parte della polizia viene documentato dalla Cnn negli scontri sulla Freeway 101, le cui corsie in direzione sud sono state in seguito chiuse. Una troupe dell'emittente sostiene anche di aver visto, in altri sconti, alcuni agenti spingere e colpire i manifestanti con i manganelli.
Elon Musk, protagonista di un duro scontro con il presidente Donald Trump la scorsa settimana, ha pubblicato contenuti favorevoli alla linea dura dell'amministrazione per sedare le proteste in corso a Los Angeles. Il miliardario ha condiviso sulla sua piattaforma sociale X uno "screenshot" di un messaggio pubblicato da Trump su Truth Social, in cui il presidente invita il governatore della California, Gavin Newsom, e la sindaca di Los Angeles, Karen Bass, a dover "chiedere scusa" ai cittadini per la gestione delle proteste. "Questi non sono manifestanti, sono sobillatori e insurrezionalisti. Ricordate, niente maschere!", ha scritto Trump, in riferimento ai disordini, agli incendi di auto e agli scontri in corso. Musk ha anche condiviso un post del vicepresidente James David Vance, secondo cui Trump "non tollererà rivolte e violenza" e "questo è un momento che richiede una leadership decisa". I nuovi messaggi arrivano dopo che Musk ha cancellato diversi post relativi allo scontro con Trump.
La Guardia nazionale sta sparando proiettili di gomma all'altezza degli occhi e delle gambe contro i manifestanti nel centro di Los Angeles. Lo ha constatato una giornalista dell'agenzia Ansa sul posto.
Il governatore della California, Gavin Newsom, ha accusato Donald Trump di essere un "dittatore". "Incitare e provocare la violenza, creare caos di massa, militarizzare le città, arrestare gli oppositori. Questi sono atti di un dittatore, non di un presidente", ha attaccato il democratico in un post su X.
Il sindaco di Los Angeles, Karen Bass, ha affermato che non c'è bisogno di truppe federali per le strade della città e che l'intervento della Guardia nazionale ha creato un "caos intenzionale". "Sembra che le truppe siano state schierate in modo provocatorio e non vedo come questo possa essere utile a Los Angeles in questo momento: non è il tipo di risorse di cui abbiamo bisogno in città", ha attaccato in un'intervista alla Cnn sottolineando che prima della decisione del presidente americano Donald Trump lei aveva assicurato alle autorità federali che la situazione "era sotto controllo".
Continuano gli scontri tra manifestanti e militari della Guardia nazionale fuori dal Metropolitan Detention Center di Los Angeles. Lo riferisce la Cnn. Secondo la troupe che si trovava sul posto, la polizia ha colpito diverse persone con i manganelli e ha lanciato granate stordenti nel tentativo di disperdere la folla, che sventolava bandiere e cartelli con scritte come 'Fuori l'Ice dalla nostra comunità', riferendosi alle autorità Usa contro l'immigrazione.
"Ho formalmente chiesto all'amministrazione Trump di revocare il dispiegamento illegale di truppe nella contea di Los Angeles e di restituirle al mio comando". Lo ha scritto su X il governatore della California, Gavin Newsom. "Non avevamo problemi finché Trump non è intervenuto. Questa è una grave violazione della sovranità statale: alimenta le tensioni e sottrae risorse da dove sono effettivamente necessarie", ha aggiunto il democratico.
"I funzionari che ostacolano la legge e l'ordine, finiranno davanti a un giudice". Lo ha detto Donald Trump.
"Los Angeles, un tempo grande città americana, è stata invasa e occupata da immigrati clandestini e criminali. Ora folle violente e insurrezioniste stanno attaccando i nostri agenti federali nel tentativo di fermare le operazioni di deportazione". Lo scrive Donald Trump su Truth annunciando di aver dato ordine "di intraprendere tutte le azioni necessarie per liberare Los Angeles dall'invasione migratoria e porre fine a queste rivolte". "L'ordine sarà ripristinato, gli immigrati clandestini saranno espulsi e Los Angeles sarà liberata", ha aggiunto.
I soldati della Guardia nazionale hanno sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti radunati attorno a un edificio federale ad Alameda, Los Angeles. Lo riporta la Cnn. Fuori dal Metropolitan Detention Center, invece, i soldati hanno lanciato proiettili al peperoncino nel tentativo di disperdere i manifestanti, alcuni dei quali hanno risposto lanciando bottiglie d'acqua contro gli agenti.
"La Guardia nazionale è stata dispiegata a Los Angeles per ristabilire la legge e l'ordine", ha spiegato Donald Trump. "Siamo pronti a mandare soldati ovunque, non lasceremo che questo succeda al nostro Paese. Non lasceremo che il nostro Paese venga fatto a pezzi così", ha aggiunto rispondendo a una domanda sulla possibilità che scoppino altre proteste in città come New York e Chicago. "Saremo molto, molto forti termini di legge e ordine".
Donald Trump ha dichiarato che invocherà l'Insurrection Act se ci sarà un'insurrezione a Los Angeles. In teoria, per poter inviare la Guardia Nazionale il presidente avrebbe già dovuto invocarla. "Al momento non c'è un'insurrezione ma ci sono persone violente e non gliela lasceremo fare franca", ha detto il tycoon. Trump aveva minacciato di invocare l'Insurrection Act anche nel 2020 contro le proteste in diverse città per l'uccisione di George Floyd da parte di un agente di polizia a Minneapolis, ma l'allora segretario alla Difesa Mark Esper si oppose affermando che la legge doveva essere invocata "solo in situazioni più urgenti e gravi".
Donald Trump ha detto che a Camp David, dove passerà la serata e la notte con i suoi principali consiglieri e il vice presidente J.D. Vance, incontrerà anche "generali e rappresentanti dell'esercito". Il presidente ha parlato con i giornalisti al seguito prima di trasferirsi nella residenza super blindata a un'ora e mezza da Washington.
Circa 300 soldati della Guardia Nazionale della California sono stati dispiegati in tre località di Los Angeles. Lo ha detto la portavoce del governatore Gavin Newsom in una nota. Le nuove proteste sono previste tra le 14 e le 16 ora locale, le 23 e l'1 di notte in Italia.
Dopo le proteste a Los Angeles contro gli agenti federali anti-immigrazione, Trump con un post su Truth Social ha annunciato che vieterà le maschere durante le proteste.
I primi agenti della Guardia Nazionale della California sono arrivat nel centro di Los Angeles poco prima delle 4 del mattino ora locale, le 13 in Italia. Lo riferisce Abc news mostrando le immagini dei veicoli blindati nella zona del municipio della metropoli.