Il presidente americano alza al 50% i dazi all'India. Il Brasile fa ricorso al Wto contro le tariffe imposte. E Apple investe 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti
Sono entrati in vigore alla mezzanotte ora di Washington (le 6 di oggi in Italia) i nuovi dazi statunitensi sui prodotti di decine di economie mondiali, delineando il nuovo ordine commerciale auspicato dal presidente americano Donald Trump. "Miliardi di dollari, provenienti in gran parte da paesi che hanno tratto profitto dagli Stati Uniti con entusiasmo, inizieranno ad affluire negli Usa", ha dichiarato Trump sul suo social Truth pochi minuti prima della scadenza- E mentre Apple investirà 100 miliardi di dollari in Usa, il presidente promette: "Aliquota su importazioni farmaceutiche arriverà gradualmente al 250%". Il Brasile infine ricorre al Wto contro le tariffe imposte da Trump.
L'amministrazione di Donald Trump ha chiesto alla Corte Suprema di sbloccare un divieto di un tribunale in California che impedisce alle autorità per l'immigrazione di arrestare migranti in modo indiscriminato a Los Angeles. Lo riporta il "New York Times".
Gli Stati Uniti hanno imposto dazi sulle importazioni di lingotti d'oro da un chilo, una mossa che minaccia di sconvolgere il mercato globale e di infliggere un nuovo colpo alla Svizzera, il più grande polo di raffinazione al mondo. Lo riporta il Financial Times in esclusiva.
L'Fbi ha cacciato altri due agenti, tra cui un ex direttore ad interim del "Bureau", nell'ambito di un piano più ampio del direttore, Kash Patel, che continua a eliminare persone ritenute ostili a Donald Trump. Lo riporta il New York Times. Gli ultimi due agenti silurati sono Brian Driscoll, che ha ricoperto brevemente il ruolo di direttore ad interim nei primi giorni dell'amministrazione Trump, e Walter Giardina, coinvolto in diverse indagini sul presidente, tra cui un caso che ha portato in prigione il consigliere commerciale Peter Navarro. Driscoll è, tra l'altro, il vice direttore del Critical Incident Response Group dell'Fbi, che controlla la squadra d'élite per il salvataggio degli ostaggi. Anche il suo predecessore era stato cacciato.
La Svizzera non prenderà "per il momento" in considerazione contromisure ai dazi statunitensi del 39%. Lo ha comunicato il governo elvetico, precisando che l'attenzione è rivolta principalmente a "misure di sostegno per le imprese svizzere" e alla prosecuzione del dialogo con Washington. "La missione diplomatica a Washington aveva l'obiettivo di presentare una nuova offerta alle autorità statunitensi: un obiettivo raggiunto, che rappresenta uno sviluppo positivo", ha detto la presidente Karin Keller-Sutter, evidenziando che "era chiaro che Donald Trump avrebbe mantenuto i dazi nel breve termine".
La dichiarazione congiunta con gli Stati Uniti sui dazi per dare seguito all'intesa di principio è sul tavolo di Washington, "la palla è nel loro campo" e "ci attendiamo che ci aiutino a fare passi avanti". Lo ha detto il portavoce Ue per il Commercio, Olof Gill, durante il briefing con la stampa. Inoltre, Bruxelles si aspetta "a giorni" l'ordine esecutivo firmato da Donald Trump che porterà i dazi sulle auto Ue dall'attuale 27,5% al 15%, come previsto nell'intesa, ha ribadito il portavoce, senza tuttavia indicare una data precisa.
"Abbiamo ottenuto un impegno per un tetto tariffario uniforme del 15% che si applica a tutti i prodotti, e si tratta dell'unico accordo con gli Stati Uniti che non impone tariffe aggiuntive rispetto alle tariffe della nazione più favorita. L'impegno" sancito dall'accordo del 27 luglio "vale anche per farmaci e chip". Lo ha detto Olof Gill, portavoce della Commissione Ue, durante il briefing con la stampa.
Nel quadro dell'intesa sui dazi, l'Ue ha trasmesso all'amministrazione Usa "intenzioni aggregate in materia di spesa energetica e di investimenti delle aziende europee nell'economia statunitense", "questi impegni non sono vincolanti: la Commissione non ha il potere di imporli. Si tratta però di intenzioni trasmesse in buona fede, dopo aver consultato le nostre industrie e gli Stati membri per avere un quadro chiaro delle prospettive". Lo ha detto il portavoce dell'esecutivo Ue per il Commercio, Olof Gill.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non ha escluso ieri di imporre nuovi dazi alla Cina, per punirla dell'acquisto di petrolio dalla Russia, come annunciato nei confronti dell'India. "Potrebbe succedere", ha detto Trump ai giornalisti, confermando l'intenzione di introdurre nuove sanzioni secondarie per aumentare la pressione sulla Russia affinche' ponga fine alla guerra in Ucraina. "Potrebbe succedere..
Un alto funzionario della Casa Bianca ha detto oggi che le importazioni dal Giappone già soggette a dazi del 15% verranno comunque sottoposte anche al dazio "reciproco" del 15% previsto dall'accordo commerciale raggiunto tra i due Paesi, contrariamente a quanto sostenuto dal governo giapponese e alimentando ulteriormente la confusione in merito ai contenuti e all'effettiva portata dell'intesa bilaterale annunciata alla fine del mese scorso.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha confermato ieri di voler imporre ingenti dazi alle importazioni statunitensi nel settore farmaceutico, affermando che l'aliquota per i farmaci importati nel Paese potrebbero salire fino al 250 per cento con l'obiettivo di convincere le aziende a riportare la produzione sul suolo Usa.
Apple "sta tornando a casa". Lo ha detto Donald Trump, annunciando nello Studio Ovale il nuovo investimento negli Usa da 100 miliardi di dollari da parte di Cupertino che porta il totale degli investimenti dell'azienda in America a 600 miliardi. "È un passo significativo verso l'obiettivo finale di assicurare che gli iPhone venduti in America siano costruiti in America", ha detto il presidente.