IL TRIANGOLO WASHINGTON-TAIPEI-PECHINO

Cina: "Gli Usa adoperino la massima prudenza su Taiwan" | Sale la tensione col Giappone

Pechino ha avvisato i cittadini cinesi: "Evitate di viaggiare in Giappone dopo lo scontro diplomatico su Taiwan"

15 Nov 2025 - 08:15
 © Tgcom24

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Taiwan si conferma il fulcro della competizione fra Stati Uniti e Cina e il pomo della discordia delle tensioni riaccese col Giappone. Pechino ha esortato Washington ad affrontare la questione dell'ex Isola di Formosa con "la massima prudenza", in riferimento all'ultimo pacchetto di armi concesso a Taipei dagli americani del controvalore di 330 milioni di dollari.

Pechino ai cinesi: "Evitate viaggi in Giappone"

 La Repubblica Popolare ha poi sollecitato i suoi cittadini ad astenersi dal recarsi in Giappone, in quello che è l'ultimo sviluppo delle crescenti tensioni bilaterali legate ai commenti della premier nipponica Sanae Takaichi su Taiwan. "I leader giapponesi hanno rilasciato in pubblico dichiarazioni palesemente provocatorie sulla questione di Taiwan", ha riferito l'ambasciata cinese a Tokyo, avvertendo che "il clima per gli scambi interpersonali tra Giappone e Cina si è notevolmente deteriorato, rappresentando un serio rischio per la sicurezza dei cinesi".

La posizione della Cina sul legame Usa-Taiwan

 La Cina si oppone "con fermezza alle vendite di armi statunitensi alla regione cinese di Taiwan", ha rilevato il portavoce aggiungendo che l'azione di Washington "mina gravemente sovranità e interessi di sicurezza della Repubblica Popolare e invia un segnale profondamente sbagliato ai separatisti per l'indipendenza di Taiwan". Chen ha esortato Washington a rispettare il "principio della Unica Cina" e i tre comunicati congiunti sino-americani, e "a smettere di tollerare e sostenere le forze separatiste". Perseguire l'indipendenza "è incompatibile con la pace nello Stretto di Taiwan. Da quando hanno assunto l'incarico, le autorità del Partito democratico progressista (al potere a Taipei, ndr) hanno costantemente cercato sostegno esterno, intensificato la militarizzazione e sperperato il denaro duramente guadagnato dal popolo di Taiwan, trasformando la regione in una polveriera", ha rincarato il portavoce.

Le tensioni fra Cina e Giappone

 Takaichi ha dichiarato in Parlamento la scorsa settimana che se la Cina lanciasse un attacco militare a Taiwan e usasse la forza contro le truppe americane che tentano di difenderla, il caso "potrebbe trasformarsi in una minaccia esistenziale" per il Giappone. Se il governo riconoscesse la situazione come tale, le Forze di Autodifesa nipponiche potrebbero essere autorizzate a usare la forza anche se il Giappone non fosse sotto attacco, in base al principio della difesa collettiva. Giovedì, il viceministro degli Esteri cinese Sun Weidong ha convocato l'ambasciatore nipponico in Cina Kenji Kanasugi, ribadendo la richiesta alla premier per ritrattare le sue dichiarazioni "estremamente malevole". Il diplomatico nipponico, da parte sua, ha ribattuto che i commenti di Takaichi sono coerenti con la posizione attuale del governo, aggiungendo che il Giappone non ha alcuna intenzione di intervenire nella questione di Taiwan. Nel frattempo, un portavoce del ministero della Difesa cinese ha dichiarato venerdì che se il Giappone dovesse intervenire militarmente nella questione di Taiwan, "subirebbe solo una schiacciante sconfitta contro l'Esercito popolare di liberazione cinese dalla volontà d'acciaio e pagherebbe un prezzo elevato".

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