Austria, stop ai sussidi di disoccupazione per i no vax che rifiutano lavori con obbligo vaccinale
Non è la prima volta che Vienna introduce misure restrittive nei confronti di chi dice no al vaccino Covid-19. La sospensione potrà durare fino a sei settimane
Linea dura in Austria contro i no vax. Nessun obbligo vaccinale, ma misure sempre più restrittive per chi sceglie di non vaccinarsi contro il Covid-19. L'ultima l'ha annunciata il ministro al Lavoro Martin Kocher: stop al sussidio di disoccupazione per i no vax che rifiuteranno un posto di lavoro che richiede l'obbligo vaccinale.
Misure anti no vax - Avevano già fatto molto discutere le parole del cancelliere austriaco Sebastian Kurz, quando a inizio settembre aveva annunciato l'eventualità di un nuovo lockdown solo per i non vaccinati. Poi, le parole, sono diventati fatti: il 9 settembre Vienna ha annunciato l'introduzione dell'obbligo solo per i non vaccinati a indossare la mascherina Ffp2 in tutti i negozi - e non solo nei supermercati e sui mezzi pubblici, come richiesto ai vaccinati.
Le richieste dei lavoratori - Non solo, in Austria chi dice no al vaccino, dovrà dire no anche alla disoccupazione, qualora rifiuti un lavoro in cui sia richiesto di essere vaccinati. La sospensione del sussidio potrà durare fino a sei settimane. La decisione è arrivata - informa il quotidiano Der Standard - in seguito alla richiesta del Arbeitsmarkt Service, il servizio pubblico per l'impiego austriaco. Tra gli obiettivi quello di dare una risposta concreta ai tanti datori di lavoro che sempre più spesso ricercano nuovi collaboratori immunizzati.
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