L'intesa tra Pechino e Washington suggella una nuova era commerciale tra le due potenze. Donald Trump: "Sarà una grande vittoria per entrambi i Paesi"
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Nell'intesa raggiunta a Londra fra Stati Uniti e Cina i dazi resteranno allo stesso livello di quanto stabilito nelle settimane scorse a Ginevra, quando gli Usa si sono impegnati a ridurre le tariffe sul made in China al 30% e la Cina al 10%. Lo ha confermato un funzionario dell'amministrazione al Wall Street Journal. Il 55% di dazi alla Cina di cui Donald Trump parla nel suo post su Truth, annunciando l'accordo, è la somma delle tariffe accordate a Ginevra (20% per la responsabilità nel traffico di fentanyl e 10% come tariffa base applicata a tutti i Paesi) e quelle già imposte durante il primo mandato alla Casa Bianca.
"Le due maggiori economie del mondo hanno raggiunto una stretta di mano per un accordo quadro", ha dichiarato il segretario al Commercio Howard Lutnick a Londra. "Inizieremo ad attuare tale accordo con l'approvazione del presidente Trump, e i cinesi otterranno l'approvazione del loro presidente Xi, e questo è il processo", ha aggiunto. Un alto negoziatore cinese a Londra, Li Chenggang, ha concordato con le osservazioni di Lutnick, affermando che le due parti "si sono accordate in linea di principio".
Donald Trump ha dichiarato che lavorerà con il suo omologo cinese, Xi Jinping, per "aprire la Cina al commercio con gli Usa". Lo ha scritto in un messaggio pubblicato sulla sua piattaforma Truth, dopo che le delegazioni dei due Paesi hanno raggiunto a Londra un accordo su un "quadro generale" sui dazi. "Sarà una grande vittoria per entrambi i Paesi", ha concluso.