la storia

"Mia madre ci ha lasciati per un Masai, in Kenya: mi vergogno a chiamarla mamma"

La donna, in vacanza in Kenya con la famiglia, si innamora di un capo tribù Masai e per lui lascia marito e figli. Ora si pente, ma il primogenito non perdona

26 Giu 2025 - 14:51
 © donnavventura

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L'inglese C. aveva 34 anni quando, in vacanza in Kenya con tutta la famiglia in un villaggio turistico, vede il guerriero Masai D.L. esibirsi in danze tradizionali per i turisti. Colpita dal suo carisma, non ha dubbi: molla in tronco il (secondo) marito e i loro tre figli e decide di voler rimanere lì, a Mombasa, con quel capo tribù di dieci anni più giovane di lei. Addio confortevole casa sull'Isola di Wight, benvenuta capanna di fango. Addio pudding, benvenuti cavolo e sangue di mucca. Ma, si scopre ora, qualcosa è andato storto.

Il matrimonio e il pentimento

 Non (ancora) contenta, C. fa di D.L. il suo terzo marito: i due si trasferiscono proprio nel Regno Unito e si sposano il giorno di San Valentino del 1995, indossando abiti tradizionali Masai. Dal loro amore nasce una figlia, che ora ha 27 anni. Ma presto qualcosa si inceppa: "Mi sentivo come se fossi solo un buono pasto", racconta ora C. al MailOnline. "Ho commesso un errore enorme e ho molti rimpianti, soprattutto per l'impatto che ha avuto sui miei figli". Già, perché D.L. inizia presto a desiderare una casa più grande, abiti firmati e soldi da mandare in Kenya ai parenti, sostiene C. Ed è così che il matrimonio naufraga dopo soli quattro anni. L'unico momento in cui C. è felice, dice, è quando il guerriero keniota saltava in giardino eseguendo la sua tradizionale danza Masai: "Diceva che si stava preparando per la battaglia e che voleva saltare in alto come un elefante. Ai bambini piaceva molto, ma a me, dopo un po', dava sui nervi. Il più grande rimpianto di tutti è stato l'impatto sui miei figli. D. ci ha provato, ma non è riuscito a essere il padre di cui avevano bisogno". Ora la donna sostiene di aver fatto pace con il passato e di avere un rapporto solido con i suoi quattro figli.

La risposta del figlio

 Ma è proprio il primogenito S. a rispondere a muso duro. Decide di rompere il suo silenzio dopo ben 30 anni e dopo aver letto il racconto della madre al MailOnline su come si sia pentita di aver sposato il guerriero Masai. "Mi vergogno a chiamarla madre", esordisce il web design, che ora vive a Seul, in Corea del Sud, con moglie e figli. "Mia madre non solo ha abbandonato la sua famiglia, ma ha letteralmente rovinato la nostra infanzia. Non è mai stata il tipo di madre che si preoccupa del benessere emotivo dei propri figli e, anche adesso, decenni dopo, continua a dimostrare chi è veramente, tirando fuori tutto questo senza pensare alle persone che ne soffrono". Al punto da rivelare di non scambiare una parola con lei da più di dieci anni. "Non ha mai incontrato i suoi nipoti", continua S. al MailOnline. "La sua descrizione di un buon rapporto con suoi i figli è completamente falsa: non le parlo da anni, mio ​​fratello è partito per il Canada e io per la Corea per allontanarci da lei. Ho lavorato duramente per superare tutto questo: sono andato in terapia, ho costruito una vita stabile e sono diventato padre. Amo i miei figli in un modo in cui C. non ci ha mai amati. E proprio l'essere padre mi ha reso ancora più consapevole dei danni causati alla mia infanzia: ho lavorato molto su me stesso per assicurarmi che quel ciclo si concludesse con me. Ora mi concentro sul dare ai miei figli l'amore, la stabilità e la presenza che non ho mai ricevuto".

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