Donnavventura

Donnavventura: a tu per tu con i Masai

Incontri alle falde del Kilimangiaro

12 Apr 2013 - 10:47
 © Donnavventura

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Vivono “alle falde del Kilimangiaro”, negli altopiani kenioti e tanzanesi e sono pastori nomadi o semi-nomadi. Sono i Masai, popolazione africana strettamente legata alla terra, alla natura e alla tradizione. 
Nel corso delle numerose spedizioni in Africa le nostre reporter hanno incontrato delle vere tribù masai, non delle realtà turistiche, come è avvenuto nei meravigliosi parchi dello Tsavo e del Masai Mara. 
La figura dei masai è slanciata e il loro viso è caratterizzato da bei lineamenti. Tradizionalmente vestono con tessuti dai colori sgargianti e amano molto abbellirsi con piatte collane di perline, oltre che pitturarsi con un composto rossastro ricavato dalla terra rossa mista al grasso animale. Talvolta alle donnavventura è stato persino proposto di vivere qualche giorno al villaggio, come è accaduto in Kenya ad Iltilal nello Tsavo West National Park. Le loro abitazioni hanno una forma ovoidale e sono normalmente disposte in cerchio, creando un punto di raccolta, protetto, al centro del villaggio, dove il clan può riunirsi. Tuttavia i masai vivono in buie capanne di sterco e non è facile abituarcisi in quanto all’interno l’aria è quasi irrespirabile, anche dal momento in cui mancano le finestre. Per questo motivo le donnavventura hanno allestito un campo tendato proprio di fronte al villaggi. 
Vivendo alcuni giorni con le tribù masai le nostre reporter hanno potuto conoscerne più da vicino usi e costumi, oltre a scoprirne delle interessanti curiosità. Fra i masai sono molto diffusi rituali e credenze, soprattutto quelli legati al tempo e alle condizioni metereologiche, come pure quelle legate alle iniziazioni. 
La struttura gerarchica dei masai è infatti molto rigida, i ragazzi fra i 10 e i 14 anni lasciano il villaggio per andare nel bush, qui vi rimarranno per un po’ di tempo. I Moran, così sono chiamati, dovranno superare alcune prove prima di potersi considerare veri uomini ed essere riammessi al villaggio. Gli anziani sono fonte di saggezza e sono trattati con molto rispetto, solo a loro difatti competono certi riti. Nell’ultimo anello della catena gerarchica, le donne. Al di là del fatto che i masai sono poligami, le donne hanno pochissimo potere decisionale. Passano le loro giornate svolgendo mansioni pratiche all’interno del villaggio e si occupano del cibo e dei bambini. Uno dei loro passatempi preferiti nel tempo libero è sicuramente quello della fabbricazione di gioielli col fil di ferro letteralmente tempestati di perline colorate, ornamento per le stesse donne, ma anche per gli uomini. 
Per incontrarli, non resta che partire… 

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