I due amanti colti di sorpresa dalla kiss cam durante un concerto della band arrivano anche nei videogiochi con un webgame intitolato "Coldplay Canoodlers"
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Da oltre una settimana, ormai, circolano in rete le immagini proiettate su un maxischermo durante un concerto dei Coldplay negli Stati Uniti, con le telecamere che hanno ripreso due membri della startup Astronomer, Andy Byron e Kristin Cabot, in atteggiamenti "poco professionali". Inevitabile la reazione del settore dei videogiochi, con un webgame con cui "ricreare l'evento" cercando la coppia di amanti tra la folla.
Il concerto tenuto dai Coldplay a Foxborough, nel Massachusetts, rivive sotto forma di webgame, ovvero i videogiochi utilizzabili su qualsiasi browser per navigare su internet.
Il titolo, intitolato Coldplay Canoodlers, permette di scoprire il momento in cui la "kiss cam" ha inquadrato Andy Byron, amministratore delegato della startup di software Astronomer, e Kristin Cabot, responsabile delle risorse umane dell'azienda, in atteggiamenti intimi.
Durante il concerto, la reazione è stata così teatrale da portare il frontman della band, Chris Martin, a una serie di commenti che poco lasciavano al caso a proposito della situazione sentimentale della coppia. Il video è diventato virale al punto che i due sono diventati persino i protagonisti di un webgame ispirato ai vecchi videogiochi realizzati in pixel art.
Il gioco ripercorre i momenti salienti della "kiss cam": lo scopo è di muovere il mouse tra la folla in cerca dei due malcapitati, mentre in sottofondo si percepisce il motivetto di uno dei brani più amati dei Coldplay. Ogni volta che la coppia viene individuata, il filmato reale dei due amanti che tentano di nascondersi viene riprodotto sullo schermo e il punteggio aumenta.
"Tu sei il cameraman e devi trovare l'amministratore delegato e la responsabile delle risorse umane che si baciano", ha scritto l'autore del progetto Jonathan Mann su X. "Dieci punti ogni volta che li trovi". E dieci "frustate" in più ai due amanti, che vanno ad aggiungersi alla lista infinita (e purtroppo impietosa) di umiliazioni virtuali.