Dopo averli accusati di essere la causa principale dell'analfabetismo, il leader del movimento politico Azione considera i videogames un mezzo culturale. La realtà, però, potrebbe essere ben differente
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Ricorderete certamente le dichiarazioni di Carlo Calenda, leader del movimento politico Azione, che due anni fa aveva dichiarato guerra ai videogiochi, demonizzandoli e ritenendoli il principale motivo di analfabetismo delle nuove generazioni. Calenda aveva rimarcato il suo pensiero nei confronti dei "giochi elettronici", arrivando addirittura a bandirli ai suoi figli ("in casa mia non entrano", commentava l'ex-ministro) salvo poi ritrattare parzialmente la sua posizione durante il lockdown.
Ebbene, nelle scorse ore alcuni tweet provenienti dal profilo Twitter ufficiale di Calenda hanno proposto una visione completamente differente dei videogiochi.
"Sui videogiochi ho sempre avuto una visione parziale, è capitato anche a me, come a molti miei colleghi, di giudicare senza conoscere", afferma con un tweet l'ex-ministro. "Ma fanno parte anche loro della cultura, e bisogna capirli e conoscerli per capire e conoscere le generazioni presenti e future".
Stuzzicato da alcuni appassionati ed esperti di videogiochi, Calenda ha poi risposto ai commenti dichiarando di essersi sempre sbagliato sui videogiochi e riconoscendone il valore culturale. "Certo, sui videogiochi mi sono sempre sbagliato", sostiene l'ex-ministro. "Fanno parte della cultura, indipendentemente da che lo si voglia o no. Ergo bisogna conoscerli e capirli". Ma qual è il motivo di un dietrofront così netto?
Semplice: a gestire le dichiarazioni di Calenda su Twitter, per 24 ore, ci ha pensato il comico Luca Bizzarri, che ha svolto il ruolo di Social Media Manager per il politico al fine di dimostrare "l'incapacità di rapportarsi sui social network" da parte di Calenda e del professionista assunto da Calenda per questo scopo.
Dopo una serie di scambi, Bizzarri ha ottenuto per 24 ore la gestione del profilo di Calenda, parlando con grande carattere di tematiche differenti e ottenendo un numero di interazioni "venti volte superiore" rispetto a quelle dei tweet del politico.
Una volta scadute le 24 ore, Calenda ha pubblicato un nuovo tweet confidando che "i contenuti sono stati realmente condivisi" e sottolineando come le opinioni espresse da Bizzarri siano nate da un continuo confronto tra i due. "Abbiamo fatto le cose per bene, discutendone", le parole del politico, che non manca di lanciare una nuova frecciatina ai videogiochi. Il leader di Azione afferma: "Diciamo che suI videogiochi..va beh lasciamo perdere. Va bene anche quello. Grazie Luca".
Avrà cambiato davvero opinione sui famigerati "giochini elettronici"?