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Usa: sindacato degli attori vota a favore di uno sciopero nell'industria dei videogiochi

Oltre il 98% dei membri di SAG-AFTRA è favorevole a uno sciopero per tutelare gli attori di Hollywood che lavorano con i videogame

Usa: sindacato degli attori vota a favore di uno sciopero nell'industria dei videogiochi - foto 1
Ufficio stampa

Hollywood avrà anche raggiunto un accordo con sceneggiatori e produttori per porre fine a uno sciopero che va avanti ormai da quasi cinque mesi, ma ciò non significa che la mobilitazione finisca qui: nelle scorse ore, infatti, il sindacato degli attori Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA) ha votato a favore di uno sciopero per tutelare coloro che lavorano nell'industria dei videogiochi.

La notizia arriva dopo l'autorizzazione da parte dello stesso gruppo SAG-AFTRA a indire una votazione anonima tra i suoi membri, necessaria per stabilire l'eventuale sciopero dopo lo stallo nelle trattative tra attori e produttori di videogame.

 

 

Il sindacato riporta che oltre 34mila membri (pari al 27% degli aventi diritto) hanno preso parte alla votazione, con il 98,32% dei partecipanti che si è detto a favore dello sciopero. Ciò non significa che una mobilitazione sia effettivamente destinata ad avvenire, ma la votazione favorevole consentirà ai negoziatori del sindacato di indirlo nel caso in cui le trattative con aziende del calibro di Activision, Disney, Electronic Arts, Epic Games, Insomniac Games, Take-Two Interactive e Warner Bros. Games non dovessero offrire garanzie sufficienti per placare i dubbi in merito ai salari e alla tutela sull'uso dell'intelligenza artificiale.

 

"È ora che le aziende di videogiochi smettano di scherzare e si impegnino seriamente per raggiungere un accordo su questo contratto", ha commentato Fran Drescher, presidente di SAG-AFTRA. "Il risultato di questa votazione dimostra che i nostri membri comprendono la natura esistenziale di questi negoziati e che è giunto il momento per queste aziende - che guadagnano miliardi di dollari e pagano profumatamente i loro amministratori delegati - di offrire ai nostri artisti un accordo che mantenga l'attività nei videogiochi come una carriera praticabile".

 

 

"Continueremo a negoziare in buona fede per raggiungere un accordo che rifletta l'importante contributo degli artisti rappresentati da SAG-AFTRA nei videogiochi", ha dichiarato Audrey Cooling, portavoce del gruppo di produttori del settore videoludico che stanno cercando di stipulare il cosiddetto Interactive Media Agreement. "Abbiamo raggiunto accordi provvisori su oltre la metà delle proposte e siamo ottimisti sulla possibilità di trovare una soluzione definitiva".

 

L'impatto di uno sciopero non sarebbe cruciale come quello dell'industria cinematografica e televisiva considerate le tempistiche (ben più estese) necessarie a creare un videogioco, ma potrebbe comunque comportare ritardi e slittamenti nella tabella di marcia delle aziende, che contano proprio sugli attori e sui doppiatori per creare le scene delle proprie avventure attraverso processi come "motion capture" e "performance capture". L'eventuale sciopero degli attori non sarebbe il primo, per l'industria dei videogame: già nel 2016, infatti, le star che prestano il proprio volto e la propria voce per dar vita ai personaggi digitali hanno scioperato per circa un anno in quella che è stata la mobilitazione più lunga nella storia di SAG-AFTRA.

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