Il post Facebook del cantante conquista il web. E lancia un messaggio: l’attività fisica non ha età. Basta adattarla, rispettare il corpo e sapere a chi affidarsi
Mani affondate in una fitball rosa, fiato sospeso, sorriso forzato ma determinato. L’immagine condivisa da Gianni Morandi sui social è tutto fuorché retorica: a 80 anni suonati, il cantante emiliano si mostra in palestra con il suo personal trainer, alle prese con esercizi di tonificazione. Un gesto che non ha nulla di nostalgico: è un manifesto. Un invito a non arrendersi, a non lasciarsi cadere, a credere che l’attività fisica non ha età. Basta adattarla, rispettare il corpo e sapere a chi affidarsi. Ma qual è l'allenamento giusto a "una certa età" e perché l'esercizio fisico è importante?
A confermare l’utilità dell’esercizio anche in età avanzata è il Centers for Disease Control and Prevention, che sottolinea come l’attività fisica regolare aiuti a migliorare l’equilibrio, prevenire cadute, ridurre i sintomi di malattie croniche come artrite e ipertensione, e migliorare l’umore. Il corpo invecchia, è vero, ma la perdita di funzionalità non è automatica: può essere rallentata o contrastata, anche a 80 anni, con un’attività fisica calibrata e costante.
Secondo uno studio pubblicato sul National Institute on Aging l’esercizio non solo migliora la mobilità e la forza, ma ha effetti positivi anche sulla salute cognitiva, contribuendo a mantenere memoria e concentrazione attive nel tempo.
L’attività fisica in età avanzata deve concentrarsi su quattro aree: resistenza cardiovascolare, forza muscolare, equilibrio e flessibilità. Gli esperti raccomandano camminate a passo sostenuto, nuoto, bicicletta stazionaria o ginnastica in acqua come forme di cardio leggere ma efficaci. Gli esercizi di forza – come squat assistiti, sollevamenti leggeri, bande elastiche – andrebbero eseguiti almeno due volte a settimana.
Quanto all’equilibrio, è cruciale per ridurre il rischio di cadute: camminare su una linea retta, sollevare una gamba alla volta o praticare yoga dolce sono attività efficaci, purché svolte sotto supervisione. Lo stesso vale per lo stretching, da effettuare a fine allenamento per mantenere una buona elasticità muscolare.
Vanno evitati, invece, gli sport ad alto impatto (come corsa o tennis), gli esercizi in carico eccessivo sulle articolazioni, o quelli che richiedono riflessi rapidi. L’approccio deve essere graduale e progressivo, privilegiando la sicurezza sulla performance.
L'intensità e la frequenza dipendono dalla condizione fisica di ognuno. In linea generale, gli over 65 dovrebbero mirare ad almeno 150 minuti a settimana di attività fisica moderata, suddivisi su 4 o 5 giorni. Se lo stato di salute lo consente, possono essere integrati anche 75 minuti di attività vigorosa. Gli esercizi di forza dovrebbero essere svolti due o tre volte alla settimana, con una giornata di riposo tra una sessione e l’altra. A 80 anni, intensità e frequenza vanno ridotti e concordati con un personal trainer.
È essenziale, infatti, farsi seguire da un medico prima di iniziare qualsiasi attività fisica, soprattutto in presenza di patologie croniche. Ideale sarebbe rivolgersi a un fisioterapista o a un personal trainer specializzato in esercizio per anziani, che possa impostare un programma personalizzato, monitorare l’intensità e correggere eventuali movimenti scorretti.
L’immagine di Gianni Morandi con la fitball non è solo virale, è terapeutica. In un’epoca in cui l’invecchiamento è spesso vissuto come rinuncia, lui rilancia: il corpo può invecchiare, ma non deve spegnersi. Con costanza, umiltà e una guida esperta, anche a 80 anni è possibile allenarsi, migliorarsi e stare bene. Non per inseguire la forma fisica perfetta, ma per restare presenti nel proprio corpo. E, come fa lui, per sentirsi ancora vivi.