Bambola sempre più inclusiva

Arriva la Barbie con il diabete: è ispirata alla figlia di Kate Moss

La modella Lila Moss, diabetica, ha sempre sensibilizzato sulla malattia sfoggiando il CGM, cerotto con sensore per il monitoraggio continuo della glicemia, perfino su red carpet e passerelle. Quel cerotto è ora sul braccio della bambola più famosa del mondo

09 Lug 2025 - 17:23
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Ha il volto di Lila Moss, modella britannica e figlia di Kate Moss, la prima Barbie con diabete di tipo 1 (T1D), realizzata da Mattel in collaborazione con Breakthrough T1D. Una bambola che riflette l’impegno della modella nel sensibilizzare sulla malattia. Da tempo, infatti, Lila ha mostrato su red carpet e passerelle il CGM, cerotto con monitor continuo del glucosio, abbattendo il tabù della perfezione a tutti i costi nel mondo della moda. Lo stesso cerotto è ora sul braccio della bambola più famosa del mondo.

La nuova bambola, inserita nella linea Fashionistas, è pensata per favorire inclusione e rappresentazione. La scelta non è casuale: secondo l'azienda, vedere la propria malattia rappresentata nel gioco può aiutare i bambini a sviluppare empatia e immaginare il futuro con maggiore fiducia.

Barbie presenta prima bambola con diabete di tipo 1

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Una bambola realistica per educare e sensibilizzare

 La versione di Barbie con diabete di tipo 1 sfoggia un look con i simboli della consapevolezza sul diabete, ed è dotata di una borsetta dove può riporre gli oggetti essenziali per la gestione della malattia. Sul braccio porta il sensore per il monitoraggio continuo della glicemia, mentre alla vita ha un microinfusore di insulina. Sul telefono tiene d'occhio i livelli di zucchero nel sangue grazie a un'app dedicata. Non si tratta solo di accessori estetici, ma di strumenti di educazione e consapevolezza per milioni di bambini e famiglie.

Per garantire un design autentico, Mattel ha collaborato con Breakthrough T1D (ex JDRF), organizzazione leader nella ricerca sul diabete di tipo 1. "L'introduzione di una Barbie con il diabete rappresenta un passo importante nel nostro impegno per l'inclusione", ha dichiarato Krista Berger, Senior Vice President di Barbie e Global Head of Dolls. Il risultato è una bambola che racconta una storia di resilienza e normalità, contribuendo a rompere stereotipi e tabù.

Lila Moss: la modella diventa una Barbie "one of a kind"

 Il progetto di Mattel si arricchisce con la creazione di bambole "one of a kind" dedicate a due role model internazionali, donne che convivono con il diabete di tipo 1 e che sono diventate punti di riferimento per la comunità diabetica.

La prima è la modella britannica Lila Moss, figlia di Kate Moss, che da anni convive con il diabete di tipo 1 e che non ha mai nascosto i suoi dispositivi per il monitoraggio della glicemia durante sfilate e shooting. La sua Barbie personalizzata riproduce fedelmente i dettagli che la caratterizzano, incluso il sensore CGM visibile sul braccio. "Sono orgogliosa di usare la mia piattaforma per educare al diabete di tipo 1 dimostrando che essere diversi è bello", ha raccontato Moss. "Ricevere messaggi da persone che si sentono rappresentate grazie ai miei cerotti significa tanto per me. E poter vedere delle Barbie con T1D, e riceverne una che mi assomiglia, è surreale e speciale".

Robin Arzón: sport e determinazione in una Barbie unica

 La seconda role model celebrata da Mattel è Robin Arzón, celebre istruttrice di Peloton e autrice, anche lei diabetica di tipo 1. Anche Robin ha ricevuto una Barbie "one of a kind" ispirata alla sua storia di sport, resilienza e determinazione. In Italia, a sostenere il lancio sono Alice Degradi, pallavolista della nazionale italiana e ingegnere, e Prisca Hartmann Gulienetti, modella e creativa, entrambe affette da diabete T1D.

I precedenti: Barbie e le role model con malattie

 Questa non è la prima volta che Barbie si fa portavoce di inclusione e rappresentazione, anche nei confronti di donne che convivono con malattie o disabilità. Nel 2022 Mattel ha dedicato una Barbie "one of a kind" a Bebe Vio, campionessa paralimpica di scherma e simbolo globale di resilienza dopo aver superato gravi complicazioni dovute a una meningite fulminante. In passato la linea ha accolto bambole ispirate a donne straordinarie con diverse condizioni, tra cui disabilità fisiche, amputazioni, sindrome di Down e apparecchi acustici. Ogni bambola diventa così un potente messaggio sociale: la diversità non è un ostacolo, ma una ricchezza da celebrare.

Chi è Barbie: il profilo e la storia

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