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Yves Saint Laurent, dal nude look al vintage: 3 cose da riscoprire

Da bambino bullizzato a talento straordinario. Nasceva il 1° agosto uno dei più grandi stilisti le cui intuizioni sono ancora attuali

01 Ago 2025 - 00:00
Yves Saint Laurent nel suo atelier a Parigi nel 1979, con Claudia Schiffer al termine di una sfilata nel 1997, con una modella nel 1959 © Afp\IPA\IPA

Yves Saint Laurent nel suo atelier a Parigi nel 1979, con Claudia Schiffer al termine di una sfilata nel 1997, con una modella nel 1959 © Afp\IPA\IPA

Cosa scrivere di un genio? Yves Saint Laurent, nato a Orano, in Algeria, il 1° agosto 1936, è stato un avanguardista e un rivoluzionario della moda, un enfant prodige bullizzato dai compagni di scuola che ha iniziato a confezionare i primi abiti da bambino grazie all'incoraggiamento della sua mamma. Fu lei, infatti, a portarlo 17enne a Parigi per incontrare Michel de Brunhoff de Brunhoff, giornalista ed editor di Vogue Francia, scopritore di talenti.

Yves Saint Laurent, lo stilista precursore

 Allievo dell'École de la Chambre Syndicale de la Couture Parisienne, la prima grande opportunità arriva intorno alla metà degli anni Cinquanta, quando diventa assistente di Christian Dior e, a partire dal 1957, direttore creativo della stessa maison. Nel 1962 la nascita della sua casa di moda omonima e della sua prima collezione. Nel 1966 l'apertura di Rive Gauche, la prima boutique di prêt-à-porter. È stato un innovatore e un precursore. Se Coco Chanel ha liberato le donne, Yves Henri Donat Mathieu Saint Laurent - questo il suo nome completo - le ha rese consapevoli e forti delle proprie scelte. È stato il primo stilista ad aver avuto l'intuizione di far dialogare il guardaroba maschile con quello femminile: è nato così, nella collezione autunno inverno 1966, lo smoking da donna, capo fino a quel momento riservato ai soli uomini. Vennero, in seguito, i tailleur giacca e pantalone, i blazer, il trench. 

1. L'invenzione del nude look

 Tra le curiosità da riscoprire legate a questo stilista leggendario, scomparso a quasi 72 anni il 1° giugno 2008, c'è sicuramente la creazione del primo nude look della storia della moda. I suoi abiti trasparenti nella seconda metà degli anni Sessanta fecero scalpore. Risale al 1968 la creazione dell'iconico abito di chiffon trasparente con una cintura di piume di struzzo. 

2. L'omaggio al vintage

 Il guardaroba della sua amica Paloma Picasso (figlia del celebre Pablo), costituito per lo più da capi acquistati nei mercatini delle pulci, ha fatto da ispirazione nel 1971 a Yves Saint Laurent per una collezione couture ricca di rimandi agli anni Trenta e Quaranta. In passerella abiti con scollo a V, zeppe e turbanti. Il pubblico non gradì ma questa retrospettiva storica segnò, di fatto, l'avvento della tendenza rétro per la moda, in voga anche oggi.  

3. Le ispirazioni e i rimandi all'arte

 Coltissimo, fu tra i primi ad accostare moda e arte. Nelle sue creazioni, omaggi a Marcel Proust e ai Balletti Russi, a Pablo Picasso, Andy Warhol e Henri Matisse, a Georges Braque e Vincent Van Gogh, a Piet Mondrian. Dedicata a quest'ultimo, in particolare, la sua collezione del 1965 ispirata ai dipinti neoplasticisti. Sue anche le prime commistioni con elementi etnici e folcloristici. Tra le fonti di ispirazione, il Jardin Majorelle a Marrakech, il paradiso marocchino dove amava rifugiarsi.

Yves Saint Laurent, genio illuminato che portò l’arte nella moda

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© Afp  | Yves Saint Laurent con Claudia Schiffer e Carla Bruni al termine di una sfilata nel 1996
© Afp  | Yves Saint Laurent con Claudia Schiffer e Carla Bruni al termine di una sfilata nel 1996
© Afp  | Yves Saint Laurent con Claudia Schiffer e Carla Bruni al termine di una sfilata nel 1996

© Afp | Yves Saint Laurent con Claudia Schiffer e Carla Bruni al termine di una sfilata nel 1996

© Afp | Yves Saint Laurent con Claudia Schiffer e Carla Bruni al termine di una sfilata nel 1996

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