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Uomo, miti e passioni: Ferrari, perché la immaginiamo rossa

L’auto della casa di Maranello, in origine, era gialla come lo sfondo dello stemma con il cavallino rampante

Istockphoto

È associato alla passionalità e all’energia in movimento, al cuore e all’amore, all’eros. È il simbolo del sangue e del fuoco. Nella storia del costume e delle culture, è il colore del vestiario di re, nobili e alti prelati religiosi. Il rosso è generalmente associato anche a un oggetto del desiderio, legato alla passione tipicamente maschile per i motori: quello della Ferrari. Perché la immaginiamo rossa?

TRA STORIA E CURIOSITÀ - L’auto della casa di Maranello, in origine, era infatti gialla. Come lo sfondo dello stemma con il cavallino rampante. La ragione è innanzitutto storica, trattandosi del colore della città di Modena sin dal 1300. Da dove arriva, dunque, il rosso? Dal mondo delle corse. Negli anni Trenta del secolo scorso la FIA decise di identificare le case automobilistiche attribuendo un colore in base alla nazionalità. All’Italia – e, di conseguenza, alla Ferrari – venne così assegnato il rosso. Che nel corso degli anni è andato a configurarsi intorno a una tonalità specifica: Pantone 185 C.

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