INDAGINI DELLA GDF

Scalata Mediobanca: indagati Caltagirone, Milleri di Luxottica e Lovaglio di Mps

Accusati di aggiotaggio e di ostacolo alle autorità di vigilanza. Al centro dell'inchiesta della Procura di Milano un presunto accordo in relazione all'Ops della banca senese su Piazzetta Cuccia

27 Nov 2025 - 16:24
 © Ansa

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L'imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, il presidente di Luxottica Francesco Milleri e l'a.d. di Monte dei Paschi di Siena Luigi Lovaglio sono indagati dalla Procura di Milano nell'ambito della scalata a Mediobanca, avvenuta tra gennaio e ottobre. Nell'inchiesta aperta sul caso, le accuse contro di loro sono aggiotaggio e ostacolo alle autorità di vigilanza. Secondo quanto risulta al Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf, i tre indagati avrebbero concordato l'operazione in modo irregolare, con accordi non dichiarati al mercato. 

Presunto accordo per l'Ops

 Al centro dell'inchiesta ci sarebbe un presunto accordo in relazione all'Offerta pubblica di scambio che ha portato l'istituto senese ad acquisire la maggioranza di Mediobanca. Risultano iscritti per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti il Gruppo Caltagirone e la holding Delfin. 

Accuse di manipolazione

 Dall'accordo fra i tre deriverebbero le accuse di manipolazione del mercato e di ostacolo alle autorità di vigilanza di Consob e Bce. Le iscrizioni nel registro degli indagati di Milleri, Lovaglio e Caltagirone e delle due società, tra cui Delfin, holding di Luxottica, risalgono ai mesi scorsi, secondo quanto si è appreso, al periodo in cui, in pratica, erano emerse già le notizie dell'indagine sull'operazione Mps-Mediobanca, con risvolti a cascata anche su Generali. Adesso però sono in corso alcune attività da parte della Guardia di finanza, e tra queste anche acquisizioni. 

Dall'inchiesta era tra l'altro già emerso che erano in corso accertamenti sull’operazione, avvenuta attraverso la procedura dell'Accelerated Book Building, tramite Banca Akros (ci furono acquisizioni di documenti), con ui nel novembre 2024 il ministro dell'Economia ha dismesso il 15% di azioni Mps, pacchetto rilevato da Delfin della famiglia Del Vecchio, dal gruppo Caltagirone, da Banco Bpm e da Anima. 

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