le motivazioni entro trenta giorni

Ponte sullo Stretto, nuovo stop dalla Corte dei conti

La magistratura contabile non ha ammesso al visto di legittimità il terzo atto aggiuntivo della convenzione tra Ministero delle Infrastrutture e Stretto di Messina Spa

17 Nov 2025 - 16:39
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Nuovo stop della Corte dei conti al progetto per il Ponte sullo Stretto di Messina. La magistratura contabile ha, infatti, negato il visto di legittimità al III atto aggiuntivo alla convenzione tra il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e la società Stretto di Messina Spa. Le motivazioni saranno rese note entro trenta giorni, con apposita deliberazione.

La nota della Corte

 "La Sezione centrale di controllo di legittimità, all'esito della Camera di consiglio seguita all'adunanza di oggi, 17 novembre 2025, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione il decreto del 1° agosto 2025, n. 190, del ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il ministerodell'economia e delle finanze, adottato ai sensi dell'articolo 2, comma 8, del decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2023, n. 58, recante 'Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria'. Approvazione III Atto aggiuntivo alla convenzione del 30 dicembre 2003, n. 3077, fra il ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la società Stretto di Messina spa", si legge in una nota della Corte.

Che cosa farà il governo?

  Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, tornato al centro del dibattito politico negli ultimi anni, era stato riavviato con il decreto-legge 35 del 2023, che aveva consentito la riattivazione della società Stretto di Messina Spa e la ripresa delle attività di pianificazione e aggiornamento tecnico. La decisione della Corte dei conti rappresenta quindi un nuovo ostacolo in un percorso che, nel corso dei decenni, ha conosciuto numerosi stop e rilanci. Le prossime settimane saranno decisive per capire se il governo intenderà intervenire con ulteriori chiarimenti o modifiche normative per garantire la prosecuzione del progetto.

"Nessuna sorpresa, resto determinato"

 Il primo commento da parte dell'esecutivo è proprio del ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini: "Nessuna sorpresa: è l'inevitabile conseguenza del primo stop della Corte dei Conti. I nostri esperti sono già al lavoro per chiarire tutti i punti. Resto assolutamente determinato e fiducioso". 

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