Salari, imprese, Irpef: le misure della Manovra in arrivo
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Rinnovo contratti, aiuti sotto i 28mila euro. Sigarette più care
Famiglie e imprese: la Manovra 2026 punta a utilizzare le poche risorse a disposizione per favorire chi ha figli, garantendo anche interventi sulla casa, e chi investe nel Paese. Sono in tutto 18,7 i miliardi e in parte servono anche a rafforzare la sanità. Ecco le misure principali della legge di bilancio approvata dal Consiglio dei ministri.
Ridurre le tasse sui redditi da lavoro. Il governo interviene ancora una volta sull'Irpef e quest'anno sceglie di tagliare lo scaglione per i redditi tra i 28 e i 50mila euro dal 35% al 33%. Un vantaggio che sarà sterilizzato sopra i 200mila euro. L'obiettivo dell'esecutivo, inoltre, è quello di favorire l'adeguamento delle retribuzioni al costo della vita e così gli aumenti contrattuali saranno tassati al 5% ma solo - è la novità annunciata al termine del Cdm - per i redditi fino a 28mila euro, per il 2025 e il 2026. Aliquote più favorevoli anche per i turni festivi e notturni. Scenderà invece dal 5% all'1% la tassazione dei premi di produttività fino a 5mila euro.
Confermata la cosiddetta flat tax al 15% per i redditi da lavoro dipendente o da pensione fino a 35mila euro. Inoltre, la soglia esentasse dei buoni pasto elettronici per i dipendenti passa da 8 euro a 10 euro.
Lavoratori gravosi e usuranti saranno esclusi dall'innalzamento dell'età pensionabile che scatta dal 2027. Per tutti gli altri l'aumento sarà pari ad un mese nel primo anno e ad altri due dal 2028. Previsto anche un nuovo intervento sugli assegni più bassi: le "minime" saliranno di circa 20 euro al mese.
Arriva la quinta sanatoria delle cartelle e avrà tempi di pagamento fino a 9 anni con 54 rate bimestrali di identico importo. La nuova "pace fiscale" sarà aperta a tutti coloro che hanno dichiarato e non versato. Al momento nessuna rata minima iniziale è stata stabilita: l'ipotesi era di fissarla 100 euro ma è stata accantonata. Dal beneficio si decade dopo due rate non pagate ma con un meccanismo maggiormente punitivo rispetto al precedente: niente più rate in questo caso, si paga tutto in un'unica soluzione.
Spunta "un contributo" fiscale a favore dei genitori separati che hanno difficoltà con la casa. Per favorire l'utilizzo degli strumenti di welfare, l'abitazione principale esce dal calcolo Isee, fino a un valore catastale che dovrebbe aggirarsi intorno ai 92mila euro. Confermati i bonus edilizi: le detrazioni sui lavori di ristrutturazione restano al 50% per la prima abitazione e al 36% per la seconda. Aumenta da 40 a 60 euro al mese il bonus per le mamme lavoratrici" che hanno un tetto Isee a 40mila euro e con almeno due figli. Ma quest'anno un'altra novità potrebbe riguardare il sistema delle detrazioni, favorendo anche chi ha un solo figlio. Dovrebbe infine essere confermata l'estensione del congedo parentale facoltativo: l'indennità sarebbe all'80% della retribuzione per tre mesi. Fondi ad hoc per la riforma del ruolo di cura e di assistenza dei caregiver familiari. Oltre al congedo parentale, potenziato anche il congedo per malattia dei figli minori. Viene poi rifinanziata la carta Dedicata a te: destinata all'acquisto di beni alimentari di prima necessità per le famiglie con Isee non superiore a 15mila euro (vale 500mila euro). Niente da fare al momento per il bonus libri.
Più risorse, rispetto a quelle già previste dalla scorsa Manovra, pari a 2,4 miliardi per il 2026. Un investimento che - fa il conto il premier Giorgia Meloni - consentirà di assumere il prossimo anno 6.300 infermieri, 1.000 medici e di avere buste paga più robuste con incrementi pari a 1.630 euro circa nel primo caso e 3.000 nel secondo.
Si parte con 4 miliardi nel 2026 per favorire gli investimenti delle aziende. E lo si fa con il la riedizione del cosiddetto superammortamento. Le imprese potranno dunque ammortizzare al 180% gli investimenti in innovazione e al 220% delle spese per la transizione ecologica che consentono la riduzione dei consumi energetici. La misura ha già un nome: "nuova transizione 5.0". Previsto anche il credito d'imposta per le imprese ubicate nelle zone economiche speciali (Zes). Il governo ha assicurato che le risorse totali potrebbero anche aumentare. Finanziati, inoltre, i contratti di sviluppo e la "Nuova Sabatini". Infine, ancora una proroga per la plastic e la sugar tax: la nuova scadenza è fissata al 31 dicembre 2026.
Dopo un lungo tira e molla, il governo ha concordato un mix di misure" di "carattere strutturale e congiunturale". Gli istituti di credito potranno decidere se "liberare le riserve poste a capitale" con la legge del 2023 pagando un'imposta ribassata dal 40% al 27,5%. In arrivo anche "l'aumento dell'Irap, un nuovo regime di deducibilità dei crediti dubbi che vengono spalmati su più esercizi e la limitazione del riporto fiscale delle perdite". Un contributo arriverà anche dalle assicurazioni. In totale, il settore finanziario e assicurativo garantirà alla manovra fondi per 4,4 miliardi il prossimo anno, per un totale di 11 nel triennio.
Nuova spending review per i ministeri per 2,3 miliardi il prossimo anno, che arriva a circa 3 miliardi nel 2028. Ma è la rimodulazione del Pnrr la prima voce di copertura della legge di bilancio: vale il prossimo anno lo 0,22% del Pil, pari a circa 5 miliardi di euro. Infine, per fare cassa si ricorre anche all'incremento dei tabacchi: il costo delle sigarette crescerà ma "poco", assicura il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. In vista anche un'accelerazione per l'allineamento delle accise di gasolio e benzina.
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