Salari, imprese, Irpef: le misure della Manovra in arrivo
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La legge di bilancio è "seria ed equilibrata", afferma il premier. "Otto miliardi di investimenti per le imprese, non c'è la tassazione sugli extraprofitti". Giorgetti: "Per le minime aumenti da 20 euro al mese"
"Interveniamo sull'Irpef, ci concentriamo sul ceto medio" con una misura che pesa "circa 2,8 miliardi di euro", mettiamo 1,9 miliardi sui salari con detassazione dei premi di produttività e turni festivi e notturni". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa dopo l'approvazione della Manovra per il 2026 in Cdm. "Dedichiamo alla famiglia 1,6 miliardi di euro in più, aumentiamo da 40 a 60 euro al mese il bonus mamme lavoratrici", ha aggiunto il premier. Aumento per le pensioni minime.
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La legge di bilancio è "seria" e "si concentra sulle stesse grandi priorità delle precedenti: famiglia e natalità, riduzione delle tasse, sostegno alle imprese e sanità", ha dichiarato Meloni. "Ringrazio la maggioranza per la compattezza" e per aver lavorato "guardando al risultato", ha proseguito.
Il "grosso delle coperture" della Manovra "arriva da tagli alla spesa della Presidenza del Consiglio e dei Ministeri", ha spiegato il presidente del Consiglio.
Sul lavoro povero si interviene "stimolando i rinnovi contrattuali per i redditi fino 28mila euro" ed è previsto che "sulla parte di incremento si applichi l'aliquota del 5% sia per i rinnovi 2026 ma anche per il 2025", ha continuato Meloni.
"Sappiamo che in Italia c'è un problema legato ai salari, che non si risolve da un giorno all'altro. Nei dieci anni precedenti al nostro governo, il potere d'acquisto dei salari italiani diminuiva di oltre il 2% mentre nel resto d'Europa cresceva del 2,5%. La buona notizia è che adesso questa tendenza si è invertita: i salari hanno ripreso a crescere più dell'inflazione, quindi la strategia che il governo ha messo in campo sta dando dei frutti", ha evidenziato il premier, rispondendo a una domanda sul monito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sui salari.
"Per le imprese parliamo di circa 8 miliardi di investimenti". Nella legge di bilancio, ha detto ancora Meloni, c'è il "super e iper ammortamento con investimenti ammessi pari a 4 miliardi di euro". Ma, ha aggiunto, "stiamo valutando la possibilità di usare la revisione a medio termine della politica di coesione per aumentare sensibilmente queste risorse".
"Non c'è la tassazione sugli extraprofitti, comprendo il principio culturale alla base di questa richiesta". Così il premier a proposito dell'intervento sul sistema bancario e assicurativo.
Parlando delle misure sulle banche, Meloni ha affermato: "Per il sistema del credito non temo un contraccolpo: abbiamo parlato con queste persone, il mio intento non è punitivo" ma l'azione del governo è quella "di concentrarsi su priorità come la famiglia, i lavoratori mantenendo la traiettoria del deficit e del debito" in modo da essere credibili", un fatto di cui "beneficia anche il sistema bancario".
Nelle coperture della Manovra "c'è un importante contributo degli istituti bancari e assicurativi che voglio ringraziare", ha sottolineato il premier. "Ci sono state lunghe interlocuzioni - ha aggiunto -. Parliamo di grandi portatori di interessi ma tutti ci rendiamo conto delle priorità e abbiamo trovato una disponibilità che non era scontata".
"Le banche e le assicurazioni accettano, non certo di buon umore, a malincuore. Riteniamo che l'impatto complessivo sia assolutamente accettabile. Abbiamo un sistema bancario solido e molto profittevole". Lo ha dichiarato il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, in conferenza stampa circa il contributo delle banche e delle assicurazioni alla Manovra.
"Le banche faranno le loro valutazioni in base ai risultati di quest'anno che però mi sembra vadano bene". Così il ministro a chi gli chiede quale saranno le decisioni degli istituti i merito alla misura della Manovra che permette di pagare un'aliquota fiscale ridotta per svincolare il capitale posto a riserva con la legge del 2023. "Il rischio che queste risorse non arrivino c'è sempre" ha detto Giorgetti invitando però a guardare "le politiche dei dividendi che le banche hanno promesso ai loro azionisti. Decideranno se liberare questo capitale o meno e noi offriamo di farlo con aliquote interessanti".
Per l'aumento dell'età pensionistica, la "sterilizzazione è confermata con un mese in più dal 2027 e altri 2 dal 2028", ha dichiarato il ministro. "Il Parlamento potrà nel 2027 cambiare le cose ma per adesso sono due" mesi, ha aggiunto. E ancora sulle pensioni, ha detto che per le minime "abbiamo previsto un incremento di 20 euro mensili, ricorderete le polemiche rispetto ai 6 euro dell'anno scorso che peraltro facevano riferimento all'indice d'inflazione".
La sterilizzazione del taglio dell'Irpef "sarà sopra i 200mila euro, chi è tra 50 e 200mila euro beneficerà della riduzione dell'aliquota", ha specificato Giorgetti. "Queste sono le proposte governo in Parlamento, poi certo il Parlamento è sovrano", ha proseguito.
"La rottamazione ha durata 9 anni con rate bimestrali di identico importo aperta a tutti coloro che hanno dichiarato e non versato, non è un condono per coloro che hanno fatto i furbi" non dichiarando, ha affermato il ministro. "Abbiamo discusso su una rata minima di 100 euro ma al momento abbiamo deciso di no", ha detto ancora replicando alle domande dei giornalisti.