Verso un contributo di 4,5 miliardi da banche e assicurazioni. Giorgetti: "Avanti con il sostegno al potere d'acquisto e con gli aiuti a imprese e sociale"
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Una Manovra 2026 da 18 miliardi, con un contributo da banche e assicurazioni di circa 4 miliardi, più finanziamenti alla sanità pubblica, Irpef più leggera e un impegno a favore del potere d'acquisto delle famiglie e per sostenere il potere d'acquisto dei salari. Sono alcuni dei punti chiave della legge di bilancio, secondo quanto si legge in una nota del ministero dell'Economia diffusa dopo il Consiglio dei ministri.
"La Manovra di finanza pubblica interviene in un contesto in cui permangono forti elementi di incertezza - afferma il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti -. L'impegno del governo, in questo scenario, è proseguire da un lato nell’azione di sostegno del potere di acquisto delle famiglie, delle imprese e per il sociale, dall'altro assicurare la sostenibilità della finanza pubblica. Essa è coerente con il percorso della spesa netta indicato nel Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-29 e confermato nel Documento programmatico di finanza pubblica 2025". Giorgetti ha quindi precisato che "abbiamo approvato il Dpb, Documento programmazione bilancio, c'è una scadenza perentoria che è quella del 15 ottobre per mandarlo a Bruxelles. Venerdì i particolari. La prospettiva è abbastanza delineata".
Tra i punti principali, gli stanziamenti previsti per la famiglia e il contrasto della povertà, che saranno di circa 3,5 miliardi nel triennio. Inoltre, per favorire l'accesso a determinate prestazioni agevolate si introduce una revisione della disciplina per il calcolo dell'Isee, che interviene sul valore della casa e sulle scale di equivalenza, con effetti complessivi di quasi 500 milioni di euro annui.
"Anche la prossima legge di bilancio proseguirà il ricorso di riduzione della tassazione sui redditi da lavoro che il governo sta portando avanti dall'inizio della legislatura - dice il ministero dell'Economia -. In particolare, la Manovra ridurrà la seconda aliquota Irpef, che dall'attuale 35% passerà al 33% con uno stanziamento nel triennio pari a circa 9 miliardi di euro".
Da banche e assicurazioni dovrebbe arrivare alle casse pubbliche un contributo da circa 4,5 miliardi di euro. L'indicazione, secondo quanto si apprende da diverse fonti, sarebbe emersa durante il Consiglio dei ministri in cui sono state illustrate le linee generali della legge di bilancio. La trattativa, spiegano le stesse fonti, non sarebbe comunque ancora chiusa.
La Manovra prevede per la Sanità 2,4 miliardi per il 2026 e 2,65 per biennio successivo, che si aggiungono ai rifinanziamenti previsti lo scorso anno dalla legge di bilancio, pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028.
Si apprende inoltre da fonti di governo che nella Manovra ci sarà una pace fiscale per tutto il 2023. Saranno esclusi coloro che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi.
In una nota del ministero si legge inoltre che "al fine di favorire l'adeguamento salariale al costo della vita sono stanziati per il 2026 circa 2 miliardi", mentre per tutto il 2026 non ci saranno né plastic né sugar tax.
Vengono prorogate per il 2026 le stesse condizioni previste per il 2025 in fatto di detrazione delle spese sostenute per gli interventi edilizi. Resta dunque la detrazione al 50% per le ristrutturazioni delle prime case e al 36% negli altri casi.
Negli interventi per il sostegno delle imprese e dell'innovazione si favoriranno gli "investimenti in beni materiali attraverso la maggiorazione del costo di acquisizione valido ai fini del loro ammortamento, per un valore complessivo di 4 miliardi di euro", dice una nota del ministero, secondo cui "saranno presenti nel triennio il credito d'imposta per le imprese ubicate nelle zone economiche speciali e, nella misura di 100 milioni di euro nel triennio 2026-29, per le zone logistiche semplificate".