Secondo il report sui risultati economici delle unità locali di imprese e multinazionali, il 41,5% del valore aggiunto nazionale prodotto dalle unità locali di imprese è concentrato nell'1% dei comuni
Istat-Bce, duello sulla ripresa
Roma si conferma anche nel 2019 la capitale dell'industria. Milano resta prima nei servizi. E' quanto emerge dal report Istat sui risultati economici delle unità locali di imprese e multinazionali. Il 41,5% del valore aggiunto nazionale prodotto dalle unità locali di imprese è concentrato nell'1% dei comuni. Milano e Roma insieme producono il 14,8% di valore aggiunto nazionale, terza Torino, quarta Genova.
Il valore nazionale nelle varie aree In generale - sottolinea il report dell'Istat - il 37,0% del valore aggiunto nazionale è prodotto da unità locali di imprese del Nord-ovest e il 25,5% da quelle del Nord-est; seguono il Centro con il 20,8% e il Mezzogiorno con il 16,8%.
Nel 2019 le Pmi si confermano il tessuto economico italiano Il rapporto dell'Istat conferma il tessuto economico italiano fondato sulle piccole e medie imprese. Il 31,9% del valore aggiunto nel 2019 è prodotto infatti da imprese locali di dimensioni micro (0-9 addetti), che in termini di numero di unità rappresentano oltre il 90% del totale nazionale. Il 27,1% del valore aggiunto è prodotto da unità locali di piccole dimensioni (10-49 addetti), il 24,2% da realtà di medie dimensioni (50-249 addetti) e il 16,8% dalle grandi (250 addetti e oltre).
Le multinazionali nel territorio Le unità locali di gruppi multinazionali italiani ed esteri (2,1% del totale nazionale) contribuiscono per il 36,1% al valore aggiunto e per il 41,9% al fatturato dell'intera economia. Il contributo maggiore proviene da unità locali di Lazio (55,8% del fatturato regionale), Lombardia (48,9%) e Piemonte (45,9%). Mentre nel Mezzogiorno, con la sola eccezione della Basilicata, l'apporto dei gruppi multinazionali alle economie regionali è molto limitato e prevale il ruolo delle imprese indipendenti. Le unità locali di gruppi multinazionali esteri (1% del totale nazionale) generano il 19,3% del fatturato e il 16,3% del valore aggiunto nazionale. In Lombardia e nel Lazio viene realizzato, nel complesso, il 53,0% del fatturato e il 49,5% del valore aggiunto prodotti da multinazionali estere in Italia.
L'apporto delle multinazionali estere alle economie regionali è molto forte in Lombardia (27,8% del fatturato e 22,7% del valore aggiunto, soltanto con lo 0.9% delle unità locali), in Liguria (26,0% e 22,3% (1,9% delle unità locali) e nel Lazio (23,0% e 20,9%, con l'1% delle unità locali). Quanto al contributo dei gruppi multinazionali italiani alle economie regionali, emerge il risultato della Basilicata, dove le unità locali di gruppi multinazionali italiani realizzano il 37,7% del fatturato e il 21,8% del valore aggiunto regionale. Seguono il Lazio (con quote pari rispettivamente a 32,8% e 23,4%), l'Emilia Romagna (27,7% e 26,0%) e il Friuli Venezia Giulia (27,7% e 25,4%).