Già operativa

Dichiarazione di successione più semplice: imposta calcolata in automatico dall’Agenzia delle Entrate

I contribuenti non devono più attendere il calcolo dell’Agenzia: il sistema lo fa da solo, con una guida passo passo e un prospetto dettagliato per ogni erede

16 Lug 2025 - 12:19
 © Ufficio stampa

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Dal 2025 sono cambiate le regole per la dichiarazione di successione: grazie a un nuovo applicativo online, l'imposta viene calcolata automaticamente dal sistema dell'Agenzia delle Entrate. I contribuenti non devono più aspettare l'avviso degli uffici, ma possono conoscere in tempo reale quanto devono pagare, anche in forma rateizzata. Un sistema pensato per semplificare la vita a chi ha appena perso un familiare, offrendo anche supporto pratico per volture catastali e compilazione del modello EF.

Come funziona il calcolo automatico dell'imposta di successione

 Dal 1° gennaio 2025, per le successioni aperte da quella data, l'Agenzia delle Entrate non calcola più direttamente l'imposta. I contribuenti devono procedere con l'autoliquidazione, grazie a un nuovo strumento digitale incluso nel quadro EF della dichiarazione. Una volta inseriti tutti i dati richiesti - patrimonio ereditato, eventuali debiti, soggetti eredi o legatari - il sistema calcola l'ammontare dovuto, comprensivo di imposte ipotecarie, catastali e bollo. La funzione restituisce un prospetto riepilogativo con l'importo dovuto da ciascun soggetto coinvolto, rendendo più chiara e trasparente la ripartizione.

I passaggi da seguire sul sito dell'Agenzia delle Entrate

 Il nuovo modello telematico (versione 2.3.0) è disponibile nell'area tematica "Successioni e donazioni" del sito dell'Agenzia delle Entrate. I contribuenti possono accedere con SPID, CIE, CNS o credenziali Entratel/Fisconline. Una volta scaricato l'applicativo, è necessario compilare i diversi quadri, incluso quello relativo alle volture catastali che si possono eseguire contestualmente. Dopo la compilazione, il sistema produce un prospetto che può essere salvato o stampato. La trasmissione avviene online, autonomamente o tramite un intermediario abilitato. Il pagamento va effettuato entro 90 giorni dalla scadenza dei 12 mesi dalla data di apertura della successione, con modello F24 e codice tributo "1539".

Cosa è cambiato rispetto alla vecchia procedura

 Fino alla fine del 2024, erano gli uffici territoriali dell'Agenzia a liquidare l'imposta di successione. I contribuenti dovevano attendere l'avviso e i tempi non erano sempre rapidi. Dal 2025, con l'introduzione dell'autoliquidazione, i cittadini possono calcolare, stampare e pagare in totale autonomia. È stata inoltre superata la suddivisione tra imposte principali e accessorie: tutte sono ora determinate in un'unica operazione. Un vantaggio anche in termini di tempo e trasparenza, soprattutto in situazioni complesse con più eredi.

Focus su giovani eredi, sanzioni e casi particolari

 Il nuovo sistema prevede anche agevolazioni per gli eredi sotto i 26 anni. In caso di fondi bloccati sul conto del defunto, è possibile svincolarli per pagare le imposte ipotecarie e catastali. Per chi commette errori nel calcolo o inserisce dati incompleti, l'Agenzia delle Entrate può intervenire entro due anni con un avviso di liquidazione integrativa. In quel caso, vengono aggiunti sanzioni e interessi. Lo stesso meccanismo vale anche per le donazioni: anche in quel caso il calcolo avviene nel quadro EF con autoliquidazione da parte del donatario.

Tutti i vantaggi del nuovo sistema digitale

 Il nuovo servizio è pensato per semplificare l'intero iter burocratico: meno attese, più controllo da parte del contribuente e possibilità di rateizzare l'imposta se supera i 1.000 euro. Il pagamento può essere frazionato in 8 o 12 rate trimestrali, a seconda dell'importo, con almeno il 20% versato subito. Con un'unica compilazione si ottiene tutto il necessario: voltura catastale, calcolo dell'imposta, ripartizione tra eredi e prospetto finale stampabile. Un passo avanti importante nella digitalizzazione dei servizi fiscali italiani.

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