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Dl agosto, licenziamenti bloccati fino a fine anno solo per chi usa la cig | Stop alla riscossione cartelle fino al 15/10 

La bozza del documento prevede inoltre la proroga fino a gennaio della moratoria sui mutui delle piccole e medie imprese colpite dallʼemergenza Covid. Scuola, un miliardo per ripartire

Licenziamenti bloccati sino alla fine del 2020, ma solo per chi sta utilizzando ammortizzatori sociali. E' quanto si legge nella bozza del decreto agosto, che segnala sul punto un "nodo politico" da sciogliere. Le preclusioni e le sospensioni non si applicano, a partire dal 15 ottobre, ai datori di lavoro che non hanno in corso sospensioni o riduzioni dell'orario di lavoro connesso all'utilizzo di strumenti come la cig per far fronte all'emergenza Covid.

Fanno eccezione, oltre a cessazioni e fallimenti, anche gli accordi sindacali per gli esodi volontari. 

 

Stop riscossione delle cartelle fino al 15 ottobre - Viene inoltre prorogato fino al 15 ottobre lo stop alla riscossione delle cartelle esattoriali. Fino ad ora la sospensione della coattiva è prevista fino al 31 agosto: la nuova scadenza coprirebbe dunque l'intero periodo dello stato d'emergenza. 

 

Scuola, un miliardo per ripartire - Arriva un altro miliardo tra il 2020 e il 2021 per la ripartenza della scuola in sicurezza e con il giusto numero di insegnanti e personale non docente. La bozza prevede 400 milioni in più nel 2020 e 600 nel 2021del Fondo per l'emergenza istituito al ministero dell'istruzione, per un raddoppio dei finanziamenti del decreto rilancio (pari a 377 milioni quest'anno e 600 l'anno prossimo). 

 

Piccole e medie imprese, la moratoria dei mutui slitta al 31 gennaio - Si proroga poi anche la moratoria sui mutui delle piccole e medie imprese colpite dall'emergenza. La scadenza, fissata dal Cura Italia al 30 settembre, dovrebbe slittare al 31 gennaio secondo la bozza del decreto. "Per le imprese già ammesse - si legge -, alla data di entrata in vigore della presente disposizione, alle misure di sostegno, la proroga della moratoria opera automaticamente". 

 

Ecobonus, 500 milioni per le auto - Arrivano a 500 milioni i nuovi stanziamenti per l'auto, con un ritocco al rialzo degli incentivi per i veicoli a basse emissioni. Confermato l'ecobonus per tutte le vetture tra 0 e 110 grammi per km di CO2, ma la fascia più alta (tra 61 e 110 grammi) vene scissa in due, aumentando l'agevolazione per la parte più bassa della forchetta. 

 

Stop seconda rata Imu alberghi, spiagge, fiere, cinema - Previsto lo stop alla seconda rata Imu per le strutture ricettive, dagli alberghi ai campeggi e bed & breakfast, agli stabilimenti balneari, ma anche quelli su laghi e fiumi. L'agevolazione viene estesa anche alle fiere e ai cinema e teatri, a patto che i proprietari gestiscano anche le attività. Per cinema e teatri lo stop sarà esteso anche all'imposta dovuta per il 2021 e per il 2022. 

 

Indennità di 600 euro ad autonomi per quarantena La bozza del dl agosto prevede anche che agli autonomi venga riconosciuta un'indennità in caso di quarantena con sorveglianza attiva o permanenza domiciliare fiduciaria. "Ai lavoratori autonomi, per i periodi di quarantena", si legge, viene riconosciuta l'indennità prevista dal Cura Italia, cioé il bonus da 600 euro, per partite Iva, co.co.co, artigiani e commercianti iscritti alle gestioni speciali Inps, lavoratori dello spettacolo e chi ha avuto accesso al fondo per il reddito di ultima istanza, compresi quindi i professionisti iscritti alle casse private. 

 

Restano nodi, governo: condividere l'iter Un percorso parlamentare condiviso nella maggioranza e la riduzione gli emendamenti al decreto semplificazioni. E' l'auspicio espresso dal governo nel corso della riunione sul decreto semplificazioni che si è svolta a Palazzo Chigi. Nell'incontro sarebbero emerse le divergenze tra i partiti della maggioranza, a partire dalle norme per l'edilizia, su cui Leu sarebbe tornata a ribadire le sue perplessità, sia sui rischi deregulation, sia sui presidi di legalità per appalti e subappalti. La riunione, presieduta dal premier Giuseppe Conte, è durata circa due ore ed e' servita, come spiega il ministro Federico D'Incà, a "concordare insieme la gestione dei lavori da seguire per il decreto semplificazioni".

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