le motivazioni tra un mese

Stop della Corte dei Conti al Ponte sullo Stretto: niente visto di legittimità | Meloni: "Intollerabile invadenza"

La pronuncia, di natura tecnica, rappresenta un alt temporaneo per l'iter amministrativo del progetto infrastrutturale. Salvini: "È una scelta politica. Andiamo avanti", Tajani: "Decisione inammissibile"

30 Ott 2025 - 11:33
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La Corte dei Conti ha deciso di non concedere il visto di legittimità alla delibera relativa al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. Lo ha comunicato la Sezione centrale di controllo di legittimità sugli atti del governo e delle amministrazioni dello Stato, al termine della Camera di consiglio seguita all'adunanza del 29 ottobre 2025. Nel provvedimento si specifica che non è stato ammesso al visto, e quindi alla successiva registrazione, l'atto approvato dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, identificato come Delibera n. 41/2025, riguardante l'intervento sul Ponte sullo Stretto.

In una nota ufficiale, la Corte ha precisato che le motivazioni della decisione sono attualmente in fase di redazione e saranno rese pubbliche con un'apposita deliberazione entro 30 giorni. La pronuncia, di natura tecnica, rappresenta uno stop temporaneo per l'iter amministrativo del progetto infrastrutturale, in attesa di conoscere le ragioni dettagliate del mancato via libera.

Meloni: "Intollerabile invadenza"

 Dura la reazione del premier Giorgia Meloni. "La riforma costituzionale della giustizia e la riforma della Corte dei Conti, entrambe in discussione al Senato, prossime all'approvazione - ha detto commentando la decisione -, rappresentano la risposta più adeguata a una intollerabile invadenza, che non fermerà l'azione di governo, sostenuta dal Parlamento". 

Salvini: "È una scelta politica"

 "La decisione della Corte dei Conti è un grave danno per il Paese e appare una scelta politica più che un sereno giudizio tecnico". Lo afferma il ministro dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini dopo che i magistrati contabili non hanno dato il visto di legittimità al Ponte sullo Stretto. "In attesa delle motivazioni, chiarisco subito che non mi sono fermato quando dovevo difendere i confini e non mi fermerò ora, visto che parliamo di un progetto auspicato perfino dall'Europa che regalerà sviluppo e migliaia di posti di lavoro da sud a nord. Siamo determinati a percorrere tutte le strade possibili per far partire i lavori. Andiamo avanti".

Tajani: "Decisione inammissibile"

 "Non è ammissibile che in un Paese democratico la magistratura contabile decida quali siano le opere strategiche da realizzare - dice il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani con un post su X -. Quella sul Ponte sullo Stretto da parte della Corte dei Conti, è una decisione che mi lascia esterrefatto e che arriva alla vigilia dell'ultimo voto in Parlamento per realizzare la riforma della giustizia. Il governo andrà avanti".

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