Continua il viaggio di E-Planet in Calabria, tra natura, storia e cultura
di Marco Vassallo© E-Planet
Torna l'appuntamento con l'Italia che non ti aspetti, quella delle bellezze più nascoste, delle scoperte o riscoperte tra il mare e l'entroterra. In questo appuntamento con Bella Italia ripartiamo ancora dalla Calabria, da uno dei suoi borghi più suggestivi: Gerace.
Un borgo dalle radici antiche, costruito in una posizione strategica. Lo abbiamo visitato insieme a Marisa Larosa, Assessore del Comune di Gerace:
“Gerace è una città millenaria negli anni diventata un punto veramente molto appetibile. Abbiamo avuto i Normanni, i Bizantini, i Greci, i Saraceni, sono passati un po' tutti da qui. È conosciuta come la città delle chiese. Di pensare che in passato erano presenti comunque oltre 100 chiese, una addirittura dove si celebra il rito ortodosso”.
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“Ma l'emblema per eccellenza di quelle che sono le nostra chiese è la Basilica, che oggi è interessata da una fase di restauro e in cui gli scavi hanno portato alla luce nuovi reperti storici che ci offrono una nuova chiave di lettura della nostra storia”.
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Nella Basilica e Concattedrale di Santa Maria Assunta abbiamo incontrato Giuseppe Mantella, restauratore di opere d’arte:
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“La Basilica di Gerace racconta più di 2000 anni di storia, dal periodo greco al periodo bizantino, al periodo normanno con la nascita della cattedrale. Quindi è un luogo che raccoglie il sincretismo culturale e religioso del nostro territorio. È la Basilica più importante, la più grande di tutto il Meridione".
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"La cripta di questa cattedrale ci sta svelando cose straordinarie. Ad esempio alcune colonne del periodo romano, che sono state prese da templi e ville romane e riutilizzate, e che finalmente vengono alla luce con i loro colori originali. O ancora, un cancello dell’inizio del Seicento, di cui abbiamo scoperto la policromia originale. Questo grazie all’utilizzo di nuove tecnologie, in questo caso un microscopio a contatto”.
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Dopo questa bellezza vista a Gerace, ci siamo spostai a Stilo, un altro borgo sensazionale della Calabria.
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Qui ci aspettava Danilo Franco, Ecomuseologo che ci ha parlato delle celebri chiese del borgo:
“Stilo ha circa 23-24 chiese e 26 conventi. C’è ad esempio la Chiesa di San Domenico, fortemente voluta da Tommaso Campanella, nato qua a Stilo. Poi ci sono ancora la chiesa matrice, quella di San Francesco e quella che eccelle più di tutte è la Cattolica che noi vediamo proprio ai piedi del Monte Consolino”.
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“La Cattolica è affascinante soprattutto per le sue cupole. Cinque cupole, una centrale che sta a rappresentare il Cristo e quattro angolari che stanno a rappresentare i quattro evangelisti”.
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“La matrice è la chiesa madre e quindi la chiesa più importante di Stilo, dedicata al Santo Patrono San Giorgio. Al suo interno ci accoglie questa pala d'altare dipinta nel 1618 dal Battistello Caracciolo, discepolo del Caravaggio. Caratterizza questa pala la presenza di tanti santi intorno alla Madonna che vengono illuminati proprio come nei film attuali. Come potete vedere, la Calabria non è solo mare e Magna Grecia, ma è anche un entroterra ricco di centri storici che conservano delle chiese e dei monumenti eccezionali”.
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