Continua l'allarme, tra agricoltura in difficoltà e lo spettro del razionamento
La pioggia non arriva, a causa dell’anomala e insistente presenza dell’alta pressione. A rischio ci sono le falde sotterranee, la salute degli animali al pascolo e l’irrigazione delle colture
Il surriscaldamento globale, dovuto tra le altre cause alle emissioni di gas serra, alla deforestazione e alle coltivazioni non sostenibili, come ormai sappiamo bene altera progressivamente e in modo definitivo gli equilibri del Pianeta. Tra i molti effetti drammatici ci sono gli eventi drammatici estremi, come improvvise precipitazioni violente, dovute al contrasto termico e periodi di lunga siccità.
Il 2022 è stato l’anno più caldo e secco dal 1800 e le conseguenze ambientali, sociali e sanitarie impattano sul 40% della popolazione mondiale. Si modifica il ciclo dell’acqua, che evapora con maggior facilità, facendo seccare l’aria, mentre i terreni perdono umidità degradandosi sempre di più e aumentando la concentrazione delle sostanze tossiche come i metalli pesanti. Con la poca neve caduta che si scioglie per le temperature eccezionali. A rischio di sono le falde sotterranee, la salute degli animali al pascolo e l’irrigazione delle colture. Mentre aumenta il pericolo di incendi, considerando che l’Italia è il quinto Paese a livello europeo per il quantitativo di acqua a disposizione, tra fiumi, laghi e appunto falde sotterranee.
Come spiega Lorenzo Bazzana, Responsabile Economico Coldiretti: “Tante aziende stanno rinunciando a seminare alcune colture, come ad esempio il riso, non essendoci sufficiente disponibilità di acqua. In altri casi si scelgono varietà più resistenti alla siccità e che possano consentire il raggiungimento del raccolto”.
Sempre a livello europeo risalta il dato italiano dello spreco, giacché il consumo pro capite del nostro Paese è di 220 litri al giorno, contro i 165 della media europea, con l’aggiunta che solo il 12% delle persone ritiene di doversi preoccupare dell’argomento.
Come ci ricorda Andrea Giuliacci, meteorologo Meteo.it: “La causa più diretta è l’anomala e insistente presenza dell’alta pressione negli ultimi mesi, perché l’alta pressione è come un muro che tiene lontane le nuvole e le piogge. Quindi più insiste l’alta pressione, meno piogge cadono. Ma come mai continua questa anomala presenza dell’alta pressione sull’Italia? La causa va cercata nel cambiamento climatico e in particolare nell’aumento delle temperature medie del Pianeta, perché con un clima più caldo l’alta pressione sub-tropicale tende a spingersi con maggior frequenza sul Mediterraneo centrale e quindi anche sull’Italia”.
Da qui il problema della siccità e l’incubo del razionamento dell’acqua, che inizia a non essere escluso in alcune aree d’Italia, con la situazione meteo da tenere sotto osservazione nelle prossime settimane e la beffa che oltre il 40% dell’acqua che passa negli acquedotti nazionali vecchi e mal tenuti viene disperso.
TI POTREBBE INTERESSARE
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali