Una rubrica che ci porta alla scoperta di un territorio pieno di storia ma anche di innovazione
di Marco Vassallo© E-Planet
Dei sentieri scavati nelle montagne che hanno visto il passaggio dell’antica Via Francigena, il percorso scelto dai pellegrini per raggiungere i porti e poi il mare verso la Terra Santa. Nell’ultimo appuntamento siciliano con Bella Italia, la rubrica ci porta a conoscere le Madonie Imeresi.
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In questa porzione di territorio storia, natura e turismo si intrecciano. Come ci spiega Tommaso Moscarella, Guida ambientale Madonie Experience:
“Qui arriva l’eco-turista che vuole scoprire, che vuole conoscere quella parte di Sicilia meno battuta. Il paesaggio è poco antropizzato, i luoghi sono ancora ben conservati dal punto di vista naturalistico e le persone, non essendo state disturbate dalle grandi masse di turismo, qui sono ben disposte ad accogliere, più disponibili”.
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Curiosità, storia, cultura, ma anche un’offerta per gli sportivi.
“Qui anche dal punto di vista sportivo c’è molto, ad esempio ci sono 200 vie d’arrampicata che oggi sono frequentate da climber di tutto il mondo”.
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“Questo è davvero un posto straordinario. Basta un’ora, da passare con un libro o in silenzio, e ti riconnetti, ricarichi l’anima completamente”.
Non solo bellezza della natura. Qui nelle Madonie c’è anche il cuore della ricerca climatica nel Mediterraneo. Ne parliamo con Francesco Monteleone, Responsabile Osservatorio ENEA Madonie:
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“È una zona rappresentativa dell’intero bacino. Dobbiamo pensare che il bacino è sottoposto a uno stress antropico molto forte, perché qui abitano più di 500 milioni di abitanti. Quindi il Mediterraneo anticipa i fenomeni globale del cambiamento climatico. Noi facciamo settimanalmente dei campioni dell’aria, li spediamo a Lampedusa dove c’è un laboratorio accreditato a livello mondiale e determiniamo la presenza di gas a effetto serra, principalmente anidride carbonica e metano, che hanno un ruolo fondamentale sul ciclo del carbonio e del cambiamento climatico stesso”.
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E per concludere quest’ultima tappa nelle Madonie non potevamo scegliere un luogo casuale. Qui le tracce di diverse culture ci indicano le antiche origini del popolo madonita.
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A raccontarci di più il Direttore del Parco Archeologico Himera, Solunto e Iato, Domenico Targia:
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“Himera è stata la prima colonia greca della Sicilia settentrionale. Qui troviamo il Tempio della Vittoria, che nasce proprio a seguito della battaglia del 480 a.C. persa i Cartaginesi. Ma custodiamo anche altri pezzi straordinari, come la Fiale Aurea nel Museo del Territorio, e la degna sepoltura di un cavallo, il primo caso mai trovato in uno scavo archeologico”.
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Concludiamo così questi tre meravigliosi appuntamenti che ci hanno portato alla scoperta delle Madonie. Una cartolina fatta di luce, natura, borghi, persone e storie indimenticabili.