Qualità della vita

La cultura allunga la vita

Gli effetti positivi dell'istruzione sulla qualità di vita evidenziati dall'OCSE, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico

25 Feb 2015 - 18:47
 © istockphoto

© istockphoto

In media, considerando 15 Paesi appartenenti all'OCSE, un lavoratore di trent'anni impiegato nel settore terziario, con un'istruzione di livello universitario, ha un'aspettativa di vita superiore di otto anni rispetto a un uomo della stessa età che non ha completato gli studi superiori. Non solo: la cultura ha un'influenza diretta sulle condizioni di salute perché migliora la qualità della vita.

Gli studi evidenziano che un buon livello di istruzione non aiuta solo a migliorare le proprie competenze e prestazioni sul lavoro, bensì influisce positivamente sul benessere dell'individuo perché aiuta a ragionare con un punto di vista ulteriore e un orizzonte mentale più ampio, favorisce comportamenti non violenti e contribuisce alla pace.

Secondo un rapporto OCSE un trentenne impiegato nel settore terziario con una preparazione di livello universitario mostra un'aspettativa di vita superiore di otto anni rispetto a un coetaneo che non ha completato gli studi. Secondo i dati, chi è più istruito si interessa maggiormente di politica, investe ore del tempo libero in attività di volontariato e tende a manifestare una fiducia interpersonale superiore alla norma.

Grazie alla cultura si sviluppano comportamenti che valorizzano il rispetto della libertà reciproca, la condivisione e crescono i livelli di cooperazione. Secondo un'indagine Doxa realizzata su un campione rappresentativo di cittadini milanesi, le pratiche culturali possiedono anche un'influenza diretta sulla sensazione soggettiva di benessere.

Andare a teatro, leggere libri e frequentare occasioni ricreative così come mostre e appuntamenti culturali, migliora la qualità della vita, ci aiuta a lavorare sulla capacità di aprirci al cambiamento e al diverso, stimola l'empatia e una risposta a livello relazionale, emotivo e sociale. Gli studi evidenziano che gli effetti dell'istruzione vanno al di là del benessere dato dalla condizione economiche: senza contare gli effetti a lungo termine sullo sviluppo dell'individuo e la conquista dei propri diritti, la cultura combatte analfabetismo, ignoranza e oppressione.

Acquisire più istruzione è esercitare il proprio senso critico per diventare più consapevoli di se stessi e del mondo. Infatti, quando non consideriamo l'istruzione sfoggio di informazioni e dati, allora anche per le nuove generazioni si concretizza la possibilità di un confronto autentico con l'altro. Non si impara solo sui banchi di scuola, ma per strada, a teatro, in biblioteca, insieme agli altri e attraverso la natura: mettiamo in moto l'apprendimento ogni volta che decidiamo di lasciarci guidare dalla curiosità, motore inarrestabile per l'evoluzione. Perché la cultura, la cui radice etimologica rimanda al gesto antico del "coltivare", è saper gettare i semi di ciò che ispira e porta riflessione, avere la forza di arare e dissodare la mente, saper attendere e ascoltare con umiltà.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri