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Rosanna Conti: "I tratti distintivi della Collection? Lusso discreto e accoglienza autentica e personalizzata"

Rosanna Conti, Cluster General Manager di Dhom collection, si racconta ai lettori di Tgcom24

di Carlotta Tenneriello
13 Ott 2025 - 05:00
 © Ufficio stampa

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Rosanna, partiamo da te: nel tuo percorso professionale, quali le tappe più importanti della sua carriera?

Il mio percorso professionale è stato scandito da incontri significativi che hanno agito da veri e propri catalizzatori per la mia crescita e successiva carriera. La prima tappa fondamentale risale al periodo trascorso presso Baglioni Hotels. Qui non ho solo lavorato, ma ho avuto la fortuna di conoscere e collaborare con una figura che si è rivelata essere il mio mentore. Questa persona è stata cruciale, non solo mi ha fornito guida e supporto, ma mi ha anche motivato costantemente accompagnandomi in ogni fase della mia evoluzione professionale. Un momento di svolta successivo è stato rappresentato dall'interazione con i fondi di investimento che detenevano la proprietà degli immobili in cui operavo come General Manager (GM). L'essere esposta e doversi confrontare con questi attori mi ha offerto una prospettiva molto più ampia. Un confronto diretto che mi ha permesso di maturare significativamente dal punto di vista tecnico e strategico, affinando le mie capacità di gestione e visione a lungo termine. Infine, l'incontro più recente, ma non per questo meno cruciale, è quello con il CEO di DHOM. Un rapporto professionale rivelatosi decisivo, perché il CEO ha riconosciuto in me la professionista ideale per un incarico di grande responsabilità: sviluppare e guidare la nuova collection del gruppo. Una fiducia che rappresenta il culmine delle esperienze precedenti e la piattaforma per le sfide future.

Arrivare sino in cima: oggi occupi un ruolo apicale nel settore dell’hôtellerie come General Manager di Dhom collection. C’è stato un momento o una scelta che consideri decisivo? 

Ritengo che l'assunzione della responsabilità del ruolo di General Cluster Manager in Dhom collection abbia costituito l'elemento decisivo che ha permesso un significativo salto di qualità nella mia carriera, allineando le mie ambizioni ai risultati raggiunti. La scelta di sposare questo progetto non è stata dettata da una mera opportunità lavorativa, ma da un'immediata e profonda condivisione di visione. Ciò che ha reso questo momento decisivo non è stato il "sì" in sé, quanto che Dhom collection rappresentasse una tela bianca su cui applicare una filosofia gestionale ambiziosa e dettata dalla perfezione che cerco costantemente e che andava oltre i modelli alberghieri tradizionali. L'ingresso in Dhom collection è stato motivato dalla chiara percezione del suo potenziale distintivo nel ridefinire gli standard del settore. Più che una semplice transizione di carriera, l'ho interpretata come una scelta strategica mirata, un'opportunità unica per dare il meglio della mia esperienza nella gestione del brand. Ritengo che l'opportunità di edificare il successo partendo dalle basi, integrando strategicamente la mia esperienza pregressa con una leadership focalizzata sull'innovazione, sia l'obiettivo professionale più significativo e gratificante. Dhom collection si è rivelata la piattaforma ideale per esprimere una leadership completa e non convenzionale.

Quali sfide e quali opportunità oggi per un territorio come Cortina d’Ampezzo e per una struttura come il Grand Hotel?

Per quanto concerne il territorio di Cortina d'Ampezzo, le opportunità sono state significativamente amplificate dagli ingenti investimenti infrastrutturali e di sviluppo realizzati sulla destinazione. Sforzi che hanno generato un circolo virtuoso, culminato nell'attrazione di brand internazionali di alto profilo e risonanza, elevando ulteriormente lo status della località come meta del lusso alpino. La sfida cruciale per il territorio sarà ora quella di garantire una gestione sostenibile di questo afflusso, preservando l'autenticità e il patrimonio naturale e culturale della valle, garantendo un'offerta che sia eccellente tutto l'anno e non solo durante l'alta stagione. Per il Grand Hotel Ampezzo, la sfida principale è strettamente legata al suo posizionamento sotto l'egida di Dhom collection. L'obiettivo primario è far conoscere e consolidare il brand Dhom non solo come gestore, ma come sinonimo di ospitalità italiana di altissimo livello, differenziandosi nettamente. Questo richiede una strategia mirata a comunicare come il lusso discreto, quello fatto anche di understatement, e l'accoglienza autentica e personalizzata siano i tratti distintivi inconfondibili della collection. Il successo della struttura dipenderà dalla capacità di elevare l'esperienza dell'ospite, allineando la tradizione e la storia del Grand Hotel Ampezzo con gli standard innovativi e l'identità contemporanea promossi da Dhom.

La chiave del successo di una destinazione di lusso in un contesto internazionale sempre più competitivo?  

La vera chiave del successo per una destinazione di lusso come Cortina risiede nella capacità di valorizzare la sua unicità intrinseca e la sua straordinaria autenticità, trasformando questi elementi in un vantaggio competitivo ineguagliabile. In un mercato globale che cerca esperienze sempre più significative, l'autenticità di Cortina non è solo un tratto distintivo, ma l'elemento fondante della nostra proposta di valore. Tuttavia, oggigiorno, l'identità da sola non basta. Il successo in un contesto internazionale esige una performance impeccabile. Saper anticipare le tendenze, investire costantemente nell'innovazione dell’offerta, sia in termini di servizi che di personalizzazione dell’esperienza, sia in infrastrutture moderne e funzionali che migliorino l'esperienza del visitatore senza intaccarne il fascino naturale.

Che cosa significa, oggi, essere una donna ai vertici dell’hôtellerie di lusso in Italia?

E’ una grande soddisfazione. Oggi, ricoprire un ruolo apicale nell'hôtellerie di lusso in Italia è il risultato di un percorso professionale fondato su competenze strategiche e risultati concreti. È innegabile che il settore abbia storicamente presentato una preponderanza maschile nei ruoli dirigenziali. Tuttavia, il recente e significativo aumento della presenza femminile ai vertici è un chiaro indicatore di un mercato che premia il merito e riconosce l'efficacia di stili di leadership diversificati. Le professioniste in questo campo non si limitano a eguagliare gli standard; spesso introducono un valore aggiunto fondamentale per l'esperienza del lusso contemporaneo. Specificamente, l'approccio femminile, caratterizzato da una naturale capacità di problem solving relazionale, una profonda empatia gestionale e una meticolosa attenzione ai dettagli – dalla cura del team alla personalizzazione del servizio – si traduce direttamente in una migliore customer experience. In un segmento come il lusso, dove l'aspettativa è massima e l'elemento umano è cruciale, queste qualità non sono solo gradite, ma rappresentano un vantaggio competitivo essenziale per garantire un'offerta di ospitalità realmente su misura e distintiva. È, quindi, una posizione di responsabilità e influenza che contribuisce attivamente a plasmare il futuro del lusso italiano.

Conciliare vita privata e responsabilità professionali: a volte una sfida quasi impossibile…

Affrontare la conciliazione tra un ruolo esecutivo come General Manager e la vita privata rappresenta indubbiamente una sfida costante, più che un semplice compromesso. Se devo essere onesta, la vera vittoria in questa sfida non è mai stata trovare un bilanciamento perfetto e rigidamente pianificato: è solo un'utopia. Il mio successo più grande è la rete di persone incredibili che mi circondano e supportano, un ecosistema professionale solido e fidato. È sempre stata la mia strategia chiave: circondarmi di professionisti di altissimo livello, persone di cui ho piena e totale fiducia nel giudizio e nell'operato. È proprio questa fiducia che mi permette di delegare senza remore. È in quel momento che riesco a liberare tempo prezioso, tempo non sottratto al lavoro, ma guadagnato grazie all'efficienza del team, che posso finalmente dedicare alla mia vita e al mio benessere, essenziale per ricaricare le energie. In fondo, non si tratta di cercare magicamente il mio tempo libero, ma di un atto di leadership consapevole: ho dovuto imparare a strutturare l'intera organizzazione in modo che la sua eccellenza non dipenda solo ed esclusivamente dalla mia presenza fisica e costante. Questa impostazione, basata sulla responsabilità condivisa e sulla qualità umana del mio staff, non solo assicura la continuità e la crescita di Dhom collection, ma mi regala una leadership più sana, serena e sostenibile. E questo, per me, fa la differenza.

Se dovessi dare un messaggio alle giovani donne che vogliono intraprendere una carriera manageriale nel mondo dell’hôtellerie?

Se potessi parlare con la me stessa di vent'anni o con qualsiasi giovane donna che sogna una carriera manageriale in questo settore affascinante e frenetico, il mio messaggio sarebbe molto semplice: "Ascolta attentamente, il percorso sarà esigente, ma la soddisfazione è impagabile. Non limitarti a credere nelle tue capacità: devi volerlo intensamente. L'hôtellerie di lusso non è solo accoglienza, è strategia, è visione. Permettiti di essere ambiziosa, non nascondere il desiderio di raggiungere la vetta solo perché sei una donna. Sii curiosa come una spugna, impara ogni giorno da chiunque e non avere paura di fare domande. Ma ricorda, i grandi traguardi sono costruiti con la tenacia quotidiana. Ci saranno notti insonni e momenti di vera fatica che metteranno alla prova la dedizione che il tuo sogno merita. Abbraccia quei momenti, perché sono quelli che ti forgiano a vera leader. Credici sempre, resta ambiziosa".

Qualcosa di personale per i nostri lettori: al di fuori del lavoro, c'è qualcosa in particolare a cui ti dedichi per ricaricare le energie?

Il mio vero rifugio è la natura, in particolare l'imponenza delle mie Dolomiti. Non c'è niente che mi riequilibri di più che riuscire a salire in quota, raggiungere un rifugio e perdermi in quello spettacolo incantevole. Quella sensazione di vastità e quiete è la mia vera fonte di energia. La mia vita poi è completamente arricchita dalla presenza del mio adorato Dado. I cani, in generale, sono la mia passione, e Dado è molto più di un compagno a quattro zampe: è parte della famiglia e, di fatto, un'ispirazione costante. Non a caso, questa filosofia si riflette nell'anima di Dhom collection, che è super pet-friendly per scelta e per amore. Infine, non potrei mai vivere senza musica. È la colonna sonora onnipresente che accompagna ogni mio momento, un elemento essenziale per riordinare i pensieri e ritrovare la mia centratura. Tra le vette, la compagnia di Dado e le note giuste, ritrovo l'armonia per affrontare le sfide quotidiane.