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Gloria Svezia: "Mai arrendersi, ma crederci e andare avanti senza scuse"

Gloria Svezia, Direttore del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco in Italia, racconta a Tgcom24 la sua storia

Una grande passione per la lingua e la letteratura francese e la voglia di mettersi sempre in gioco senza dare nulla per scontato: è Gloria SveziaDirettore del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco.

Gloria Svezia, Direttore del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco in Italia

Gloria, buongiorno. Finalmente torniamo a parlare di turismo…
Sì, si inizia a vedere la luce, finalmente. Del resto, il turismo non è soltanto un bellissimo settore in cui lavorare, è anche fondamentale per la ripresa economica, oltre che utile per arricchire chi viaggia, aprire la mente e consentire di conoscere realtà diverse.
 
Tu hai sempre avuto la passione per lingue: un destino già segnato?
In realtà, quando ero piccola sognavo di fare l’insegnante. Mi piaceva proprio l’idea dell’insegnamento, forse anche perché mi piaceva studiare: per imparare meglio la lezione, facevo finta di doverla spiegare ad alunni immaginari e questo mi consentiva di impadronirmi dell’argomento. Dopo la maturità linguistica, ho proseguito con lo studio delle lingue, laureandomi in Lingue e Letteratura straniera, peraltro scegliendo come materia principale il francese, lingua da cui mi sono sempre sentita attratta e di cui ho amato la letteratura, anche francofona. 
 
Avresti potuto proseguire con il dottorato, ma non lo hai fatto.
La passione per l’insegnamento mi aveva indotto a pensare ad un prosieguo dell’attività di ricerca in ambito accademico, ma allo stesso tempo sentivo forte l’esigenza di rendermi economicamente indipendente. Decisi quindi di proporre la mia candidatura e fui contattata dall’Ufficio del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco, che cercava stagisti in grado di parlare bene il francese, ma soprattutto di scriverlo molto bene e correttamente. Fui scelta e da lì iniziai la mia avventura.
 
Pensando al Principato di Monaco vengono alla mente immagini patinate, ricche di glamour ed eleganza.
Il Principato è un luogo affascinante, dalle origini antiche e italiane: non dimentichiamo che la famiglia Grimaldi era genovese. Sicuramente, è una destinazione nota e di grande attrattiva per quanto riguarda il leisure, ovvero il turismo di piacere, ma è anche una meta perfetta in ambito business. Non dimentichiamo che le sue dimensioni ridotte, poco più di due chilometri quadrati, consentono spostamenti facili, l’aeroporto è a soli 20 km se non si ha la possibilità di arrivare in auto, l’offerta di intrattenimento e ospitalità sono eccellenti e assolutamente variegate: non esclusivamente ristoranti stellati e hotel cinque stelle lusso, ma anche soluzioni decisamente più abbordabili, come alberghi a tre stelle, pizzerie e bracerie.
 
A proposito di questo, so che è stato fatto un grande lavoro da quando sei diventata Direttore dell’Ufficio in Italia.
Quando assunsi la Direzione dell’Ufficio italiano del Turismo del Principato era il 2015. A parte l’emozione fortissima e la grande soddisfazione dopo tanto impegno, mi trovai a fronteggiare la grande sfida di Expo Milano. Il Principato aveva un suo padiglione, proprio di fronte a quello giapponese, suddiviso su due piani: uno destinato ai visitatori ed un’area vip lounge destinata a serate, eventi e presentazioni a giornalisti e a clienti. Fu un vero successo e questo naturalmente incise in maniera importante sulle attività legate a quella che noi definiamo MICE, ovvero il settore Meeting, Incentive, Convention, Events. Oggi il Principato è tra le Top Destinations in questo settore, ma aggiungo anche che Monaco ha un calendario di eventi animato tutto l’anno ed è quindi la soluzione perfetta per trascorrere del tempo di svago e divertimento in qualsiasi momento.
 
Il tuo team in azienda è molto rosa.
Ho sempre scelto in base alle capacità e alla competenza, quindi senza alcuna preclusione: tuttavia, è vero, ho un team femminile. D’altra parte, nel settore del turismo e della comunicazione la presenza delle donne è molto forte e a maggior ragione per quel che riguarda il Principato, dove molti ruoli dirigenziali nei suoi uffici di rappresentanza all’estero sono ricoperti da donne.
 
La tua impressione del Principato quando ci andasti per la prima volta?
Fui meravigliata dalla sua bellezza, ma soprattutto dalla incredibile pulizia e dalla sicurezza che a tutt’oggi vi si percepisce. Passeggiare tra le strade più glamour e prendere un caffè sulla Piazza del Casinò è indiscutibilmente una esperienza affascinante.
 
Hai mai conosciuto il Principe Alberto di Monaco?
Sì, l’ho incontrato in un paio di occasioni. La più recente è stata durante la raccolta fondi per la Fondazione Principe Alberto II di Monaco presieduta dallo stesso Principe che si è svolta a Roma nel 2019, prima della pandemia, il cui obiettivo è occuparsi della tutela dell’ambiente e salvare il pianeta. Durante l’aperitivo il Principe Alberto ci ha permesso di accedere all’area riservata alle personalità e ai diplomatici: è stata una grande emozione e quello che mi ha colpito sono state la sua assoluta disponibilità e cordialità.
 
Lavoro impegnativo e vita privata.
Difficile, ma non impossibile. Il mio compagno non vive a Milano, per cui quando non sono in viaggio per lavoro, preparo il trolley per raggiungerlo nel fine settimana: ho sempre la valigia in mano! Quanto al tempo libero, mi è sempre piaciuto fare sport, che trovo importante per mettersi alla prova con sé stessi anche senza fare agonismo. Amo stare all’aria aperta, ma dopo una giornata di lavoro non disdegno una serata all’insegna di un buon film da guardare in televisione.
 
Un suggerimento alle donne che intendono fare un percorso di carriera in ambito turistico?
Non bisogna arrendersi mai, bisogna crederci e andare avanti, senza scuse, come fin da piccola mi hanno insegnato i miei genitori  che mi sono accanto e mi hanno sempre sostenuto nelle mie decisioni.  A me personalmente, non è stato regalato nulla, quello che ho me lo sono guadagnato da sola: riesco ad adattarmi a tutte le situazioni, mi trovo bene con tutti e in tutti i contesti, così con le amicizie come sul lavoro. Infine, non do mai per scontato quello che faccio, che mi piace davvero tantissimo.
 
A cosa non puoi rinunciare nel Principato di Monaco?
Un piccolo lusso davvero imperdibile è quello di consumare un plateau royal di crudités di pesce al Café de Paris accompagnandole con un calice di champagne: semplicemente straordinario.

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