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Parità di genere: i papà cominciano a essere più collaborativi in casa?

Alcuni dati sorprendenti del report "State of the World’s Father" mostrano una maggiore propensione maschile verso impegno domestico e figli

Parità di genere: i papà cominciano a essere più collaborativi in casa?  - foto 1
Istockphoto

Che si stia facendo qualche timido passo avanti verso la parità di genere? Sembrerebbe di sì, almeno a giudicare dai risultati del report State of the World’s Father 2023, riportato dal quotidiano britannico The Guardian. L’indagine, che ha coinvolto 17 Paesi del mondo, mostra alcuni dati sorprendenti, secondo cui gli uomini cominciano a dichiararsi propensi ad aumentare il loro impegno nelle faccende domestiche e nella cura dei figli, anche se in alcuni casi continuano a esistere motivi sociali ed economici che li frenano.

Tra i dati più interessanti del report spicca ad esempio il fatto che il 53% degli intervistati è convinto che la parità di genere possa portare vantaggi tanto alle donne quanto agli uomini, e che, secondo l’80% del campione, i figli maschi dovrebbero imparare a fare i lavori domestici tanto quanto le bambine.

IL FRENO DEL GENDER PAY GAP 

 L’indagine, svolta in 17 Paesi (Argentina, Australia, Canada, Cina, Cile, Croazia, India, Irlanda, Libano, Messico, Portogallo, Rwanda, Sud Africa, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Turchia, ma purtroppo non l’Italia) su un campione di circa 12mila persone, mostra un quadro in cui gli uomini cominciano a mostrarsi più consapevoli dell’importanza del loro contributo nelle faccende domestiche e, soprattutto, nell’accudimento dei figli: oltre la metà del campione (53%) si è dichiarato convinto che la parità di genere possa portare vantaggi tanto alle donne quanto agli uomini; il 94% delle persone pensa che sia importante o molto importante che donne e uomini godano degli stessi diritti; mentre per 9 intervistati su 10, prendersi cura dei propri figli è una delle cose più belle della loro vita. Se da un lato, quindi, gli uomini sembrano avere maggiore consapevolezza del loro ruolo all’interno della famiglia, dall’altro esistono ancora elementi sociali ed economici che li frenano. In particolare, continua a pesare il cosiddetto gender pay gap, a causa del quale gli stipendi degli uomini in tutto il mondo sono almeno un quinto più alti rispetto a quelli percepiti dalle donne: le famiglie, per questo motivo, puntano soprattutto sul lavoro retribuito dell’uomo per garantirsi un reddito maggiore.  È però vero anche che gli uomini trascorrono solo il 19% del loro tempo libero in lavori non retribuiti, come quelli domestici, rispetto al 55% delle donne. In 16 dei 17 Paesi coinvolti nell’indagine si registra una percentuale tra il 70% e il 90% di uomini che dichiarano di sentirsi responsabili quanto il partner della cura della casa e dei figli, con una media dell’89%. L’unica eccezione è rappresentata dall’India, dove la pensa così solo il 25% degli uomini. Maschi e femmine sono invece d’accordo in tutto il mondoquando si parla di figli.

UOMINI IN CUCINA

  “I risultati del report confermano come la società di oggi abbia bisogno di un uomo che sia sempre più ’responsive’, vale a dire in grado di affrontare situazioni differenti tra lavoro e casa – spiega Vittorio Vaccaro, conduttore televisivo ed esperto di convivialità sempre attento alle tematiche che riguardano la famiglia – Finalmente stiamo uscendo dalla visione dell’uomo che deve pensare solo a portare a casa i soldi lasciando alla donna i compiti domestici. Un cambiamento che in Italia parte della cucina visto che, secondo il report ‘A Global Analysis of Cooking Around the World’, il nostro Paese è l’unico al mondo dove gli uomini cucinano più delle donne. Il divario è di soli 0,4 pasti in più cucinati dagli uomini a settimana, ma rappresenta comunque una svolta. Un’inversione di tendenza iniziata durante la pandemia e che è proseguita anche con il ritorno alla vita di sempre, fino ad arrivare al sorpasso”. Prosegue Vittorio Vaccaro: “Anche se con tempistiche differenti, il cambiamento della società sta avvenendo a livello globale”.

SUI BAMBINI SONO TUTTI D’ACCORDO

I figli, invece, mettono tutti d’accordo a livello globale. Per 9 intervistati su 10 prendersi cura dei propri bambini è delle cose più belle della vita. La condivisione nella loro cura porta benefici sia ai piccoli, i quali migliorano le proprie capacità cognitive, sia agli adulti che aumentano il loro senso di soddisfazione, riducono lo stress e migliorano la loro vita di coppia. Secondo l’indagine, in particolare, le donne trascorrono in media 3,4 ore dedicandosi alla cosiddetta “emotional care” e 3,7 alla “physical care”, mentre gli uomini ne spendono rispettivamente 2,7 e 2,8. Gli uomini sembrano impegnarsi di preferenza nelle attività di svago e di gioco piuttosto che in quelle di accudimento. Sia le madri che i padri si sono dichiarati disposti a rinunciare a opportunità di carriera in cambio di più tempo da passare coi figli: le percentuali è più alte sono state registrate in Portogallo e Svezia (77% e 76%), mentre agli ultimi posti della classifica si trovano Messico e Cina, rispettivamente a quota 48% e 37%. Sembrano tramontare anche alcuni altri stereotipi di genere: solo il 32% degli uomini e il 27% delle donne sostiene che cambiare i pannolini, fare il bagno ai bambini e dar loro da mangiare sia una responsabilità solo o prevalentemente materna. Anche in questo caso Svezia e Portogallo sono i paesi più “avanzati” con l’87% e l’86% di persone in disaccordo, mentre sono decisamente più “tradizionalisti” Turchia (50%) e Libano (44%). 

 

I MOMENTI CRITICI IN CUI CI DEVE AIUTARE  

Vittorio Vaccaro individua cinque momenti in cui la collaborazione in famiglia diventa fondamentale e in cui è bene applicarsi fin da subito. 
1- Preparare la cena - La cena è sicuramente un momento importante per la famiglia perché permette di stare tutti insieme. Preparare la cena non significa solo cucinare: bisogna anche apparecchiare e sparecchiare la tavola, rassettare la cucina, lavare i piatti. Se si condividono queste attività, il lavoro è meno pesante.  
2- Fare la spesa – Può diventare un momento di condivisione importante per una coppia e un modo per stare insieme. È però anche necessario durante la settimana tenere sotto controllo cosa sta finendo e cosa, per evitare di sbagliare gli acquisti e favorire gli sprechi.

3- Pulizie settimanali – Molte famiglie riservano il sabato mattina a questo compito: in due si fa prima, ma se ci sono bambini piccoli, può essere utile che un partner li intrattenga o li porti fuori, almeno finché non sono grandi abbastanza per dare un loro piccolo contributo. 

4- Stirare – Non occorre avere due assi e due ferri da stiro per darsi una mano, ma un po’ di collaborazione 
può fare la differenza. Avere un partner al fianco può velocizzare la pratica.

5- Colloquio coi professori – La scuola è un grosso impegno da seguire. Alternarsi nel seguire gli impegni scolastici è un buon modo per essere aggiornati e confrontarsi in famiglia.

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