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Bambini: tanti giochi ispirati al metodo Montessori

Idee e spunti perché il momento di svago sia crescita e benessere

Bambini: tanti giochi ispirati al metodo Montessori - foto 1
istockphoto

La filosofia montessoriana mette al centro del proprio percorso, il bambino.

L'infanzia viene vista, dunque, come una fase in cui le risorse individuali dovrebbero emergere senza costrizioni, attraverso l'interazione libera con il mondo circostante. In quest'ottica, i cinque sensi diventano un'eccezionale forma di apprendimento ed è proprio ai cinque sensi che si ispirano i giochi Montessori. Nulla di precostituito, nessuna "istruzione rigida", semplicemente piccole grandi avventure sensoriali attraverso le quali sperimentare gioia, stupore, curiosità e anche apprendimento. Il plus dei giochi montessoriani è che essi richiedono quasi sempre materiale di recupero, a costo quasi zero, e facilmente reperibile in casa. Un gioco Montessori di solito non si compra, si crea insieme.

Indovina l'oggetto - Gioco-esperienza che esalta la capacità tattile. Per giocare a "Indovina l'oggetto" occorrono: un cesto o una scatola, un telo, oggetti di varie forme e materiali. Come si gioca? Il bambino viene invitato a chiudere gli occhi e a pescare nel cesto (coperto da un telo) un oggetto. Il piccolo dovrà poi indovinare (verbalizzandone il nome) l'oggetto scelto. Se il bambino si trova in difficoltà, l'adulto è libero di dare alcuni indizi, stimolando la fantasia e l'associazione di idee.

La torre dei cubi - Si tratta di un gioco che permette di apprendere addirittura i concetti di grandezza e massa, divertendosi. Per farlo, occorrono dieci cubi di legno di diverse dimensioni. L'adulto pone i cubi davanti al bambino e inizia a formare una torre, mettendo al centro il cubo più grande e andando, poi, a scalare di dimensione. A questo punto, si chiede al bambino di distruggere la torre (con grande felicità del piccolo) e si dispongono i cubi accanto a lui. Infine, si invita il bambino a riprodurre la torre. La facilità e la bravura con cui i piccoli rispondono a questa richiesta, fa comprendere quanto sia più semplice imparare attraverso l'esperienza diretta, divertendosi.

I suoni - Al centro di questo gioco, invece, troviamo il senso uditivo. L'esperienza necessita, qui, di materiale casalingo: un vassoio, cucchiai di legno, coperchi delle pentole, barattolo del caffè, posate. L'adulto pone tutti gli oggetti (l'importante è che producano suoni diversi tra loro) sul vassoio e poi mostra al bambino i differenti tipi di suono creati dagli oggetti scossi. Durante questo passaggio, l'adulto spiega al piccolo cosa sia un suono debole (con esempio diretto) e cosa, invece, si intenda per suono forte. Si invita poi il bambino a dividere gli oggetti a seconda che producano un suono debole oppure un suono forte.

Profumi - Per questo gioco occorreranno profumi differenti e molto contrastanti tra loro. Ottime le erbe aromatiche, ma anche i saponi profumati (per esempio, alla lavanda o al mughetto), il dopobarba del papà, i chicchi di caffè, il cacao...Tutto questo materiale profumato andrà inserito in speciali sacchettini di garza, chiusi ma traspiranti e in grado di far percepire al bambino la fragranza. Poi si chiederà al piccolo di posizionare alla sua destra i profumi graditi (buoni) e, alla sua sinistra, i profumi meno apprezzati (cattivi): Il tutto, invitando il piccolo a spiegare e illustrare le sue preferenze olfattive.