© Istockphoto | Il Bambino (Balasana)
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Molto più di una forma di attività fisica, calma l’ansia e cerca l’equilibrio tra uomo e universo
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Lo yoga è “unione di corpo e mente, pensiero e azione, è armonia tra uomo e natura; praticarlo porta a un maggior controllo di sé e calma la mente, è benessere dell’anima e del corpo”. Sono le parole che si leggono sul sito dell’UNESCO, tra le motivazioni per la quali questa antica disciplina orientale è stata inserita nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’umanità, come pratica di fondamentale importanza per la ricchezza di conoscenze e la trasmissione delle stesse di generazione in generazione. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, inoltre, nel 2014 ha dichiarato il 21 giugno “Giornata Internazionale dello Yoga” per l’influenza che questa antica disciplina dell’India ha esercitato sulla sua storia e sul funzionamento della sua società. Oggi lo Yoga è praticato in Italia da oltre sei milioni di persone e da ben 300 milioni di appassionati nel mondo.
CHE COS’È LO YOGA - In Occidente lo yoga è conosciuto soprattutto come forma di attività fisica, capace di allenare il corpo e rilassare la mente. In realtà è molto di più: è un insieme di posizioni (asana), alcune più semplici, altre più complesse, abbinate a una respirazione controllata, meditazione, parole cantate e altre tecniche, pensate per aiutare le persone a raggiungere l'autorealizzazione, alleviare la sofferenza e raggiungere uno stato di liberazione. Può essere praticato da giovani e anziani senza discriminazioni di genere, classe o religione, da ciascuno secondo le proprie capacità fisiche. Studi scientifici hanno dimostrato che lo yoga è efficace nel mantenere in salute le articolazioni, migliora la flessibilità ed il tono muscolare, potenzia l'equilibrio e la stabilità: offre inoltre sollievo a vari disturbi, tra cui il mal di schiena, rinforza il sistema immunitario, stimola il ringiovanimento cellulare e, per mezzo della respirazione controllata, contrasta stress e depressione. La giornata del 21 giugno offre numerose possibilità di accostarsi a questa disciplina sia a chi ne è già esperto, sia a chi desidera provarla per la prima volta: sono infatti numerosi gli eventi in programma nelle diverse città e online con sessioni a ogni livello. Un elenco di eventi città per città è disponibile in Rete (www.induismo.it/international-day-of-yoga/); per gli appuntamenti a Milano si può consultare inoltre il sito di Yoga Festival (www.yogafestival.it/) mentre per Roma c’è CSEN Roma (www.csenroma.it) .
CINQUE ASANA PER RIPOSARE LA MENTE - Lo yoga è molto apprezzato per la sua capacità di rilassare la mente. Ecco allora cinque posizioni (in sanscrito asana) alla portata anche dei principianti, per favorire il rilassamento e calmare la mente, da provare in qualsiasi momento della giornata. Premesse fondamentali sono la corretta respirazione, ovvero con il diaframma, “gonfiando” e leggermente la panica senza sollevare le spalle, e la concentrazione: spegniamo il telefonino, cerchiamo di allontanare tutti i pensieri, focalizziamo l’attenzione sul nostro respiro e sui segnali che ci invia il nostro corpo. Manteniamo ogni posizione per qualche respiro o, se ci sentiamo a nostro agio, anche più a lungo.
- Balasana, il Bambino – Inginocchiamoci a terra, sul tappetino o su un asciugamano, uniamo le gambe, portiamo i glutei sui talloni e allunghiamo il busto e le braccia in avanti, appoggiando la fronte a terra. Questa posizione raccolta ci aiuta a sentirci protetti e, con la flessione anteriore della schiena, attenua le tensioni. È la posizione di riposo per eccellenza.
- Supta Baddha Konasana, la Farfalla distesa – Stradiamoci sulla schiena e pieghiamo le ginocchia avvicinando le piante dei piedi, lasciando che le ginocchia si aprano ai lati, rilassando le gambe e avvicinando, per quanto riusciamo, i piedi all'inguine. Teniamo le braccia lungo i fianchi e i palmi delle mani rivolti verso l'alto. Se sentiamo dolore alle ginocchia o all'inguine, possiamo aiutarci posizionando un cuscino sotto le ginocchia per avere un po' di sostegno. Questa posizione allunga e apre i muscoli dell'inguine e dell'interno coscia, migliorando la flessibilità; può aiutare ad alleviare il dolore alla schiena e alle gambe, soprattutto se causato da tensione o rigidità. Aiuta a rallentare il respiro e a calmare la mente, rendendola una posizione ideale per la meditazione e il riposo.
- Shavasana, il Cadavere – Anche se il nome non sembra allettante, questa posizione aiuta il relax profondo e la distensione dei muscoli di tutto il corpo. Si pratica sdraiati sulla schiena con le braccia e le gambe leggermente aperte, con i palmi delle mani rivolti verso l’alto, rilassando tutto il corpo, dai piedi alla testa, e fermando la mente. È una posizione di rilassamento profondo che si esegue spesso alla fine della pratica yoga per favorire il recupero e la consapevolezza. Per uscire dalla posizione, cominciamo a muovere delicatamente le dita dei piedi e delle mani; per ritornare in posizione eretta, voltiamoci su un fianco e solleviamoci molto lentamente per non avere capogiri. In questa posizione può capitare di addormentarsi per qualche istante: è un’ottima cosa perché ci sveglieremo molto riposati. Shavasana riduce la pressione sanguigna e il battito cardiaco, migliora la qualità del sonno.
- Marjaryasana/Bitilasana, il Gatto e la Mucca - Marjaryasana (posizione del gatto) e Bitilasana (posizione della mucca) sono due asana complementari che si eseguono in sequenza per migliorare la flessibilità della colonna vertebrale e sciogliere le tensioni. Si parte dalla posizione a quattro zampe, con le mani sotto le spalle e le ginocchia sotto i fianchi. In Marjaryasana, si inarca la schiena verso l'alto, portando il mento verso il petto e contraendo gli addominali, come un gatto arrabbiato. In Bitilasana, si inarca la schiena verso il basso, aprendo il petto e sollevando lo sguardo, come una mucca che guarda verso il cielo.
- Adho Mukha Svanasana, il Cane a testa in giù - È una delle posizioni più conosciute dello yoga, che ha il potere di allungare e rinforzare tutto il corpo, riallineando tutti i muscoli, tonificando gli organi interni e il sistema endocrino. Si esegue partendo dalla posizione a quattro zampe, sollevando il bacino verso l'alto e allungando la schiena, fino a formare una specie di "V" rovesciata con il corpo. Per eseguirla correttamente occorre allineare la testa tra le braccia, mantenendo il collo lungo e il mento leggermente rientrato verso il petto, guardando verso l'ombelico. Il peso del corpo deve essere ben distribuito tra le mani e i piedi, le gambe e le braccia tese il più possibile e i talloni appoggiati (o quasi) a terra. Aiuta a rilassare la mente, migliorare la circolazione e ad alleviare dolori alla schiena.