Star bene: otto consigli per sopravvivere al Natale
Dai comportamenti da tenere a tavola alle tecniche per resistere ai parenti-serpenti
Le Feste di Natale sono una maratona di sopravvivenza.
Tra cene, aperitivi, after-dinner con gli amici e altre occasioni sociali, le maratone alimentari non si contano e si stenta a riprendersi tra l’una e l’altra. Senza contare gli incontri con persone che non ci sono proprio gradite, ma che almeno una volta l’anno non possiamo esimerci dal vedere, e quel senso di malinconia e di tristezza che a volte ci coglie sotto le Feste. Ecco allora qualche consiglio per godere il meglio della festa, senza lasciarci sopraffare dagli aspetti negativi.
ARRIVARE IN FORMA ALLE FESTE – Giocare d’anticipo è sempre la carta vincente. Ormai è un po’ tardi per pensarci, ma nei giorni che precedono il Natale qualcosa si può ancora fare. Dal punto di vista alimentare, cerchiamo di non cominciare ad abbuffarci fin da ora: ricordiamo che ci aspettano per lo meno quattro giorni di pranzi e cenoni super abbondanti: in una maratona alimentare come quella che ci attende, l’importante è “tenere il passo”, mangiare senza rinunce, senza troppo cedere alla golosità. Qualche esempio? Non chiedere il bis delle varie portate e non mangiare fuori pasto, giusto per finire quella torta buonissima di cui è avanzata una fetta.
NON SALTARE I PASTI – I pasti non vanno saltati, seppure se siamo reduci da un pranzo molto abbondante o se sappiamo che la cena sarà pantagruelica. Mangiamo almeno una buona insalata verde o della verdura cotta condita con succo di limone e scegliamo alimenti ricchi di fibra che aiutano a controllare l’assorbimento dei grassi e a stabilizzare la glicemia. Meglio limitare il consumo di frutta, molto zuccherina.
BRINDISI CON MODERAZIONE – Trovarsi in compagnia invita a bere di più. L’alcol però è saturo di calorie che vanno ad aggiungersi a quelle di pasti molto abbondanti: attenzione dunque ai brindisi, anche per evitare di trovarsi, il giorno dopo, con postumi sgradevoli. Qualche bicchiere di troppo può anche abbassare troppo i freni inibitori, portandoci a dire cose sgradevoli, del tutto da evitare in un contesto conviviale. Tassativamente proibito, poi, è mettersi alla guida dell’auto dopo aver bevuto. L’unica bevanda da assumere a volontà è l’acqua, anche frizzante o aromatizzata. Controlliamo anche il consumo di bibite gassate e iper-zuccherate.
NON ESAGERIAMO CON IL PANE – Nell’attesa delle portate, evitiamo di dare l’assalto al cesto del pane e dei grissini. Anche se fanno bella mostra di sé varietà curiose e particolarmente attraenti di grissini e focaccine, cerchiamo di resistere per non arrivare già sazi…. agli antipasti.
PICCOLE PORZIONI – Davanti alle prelibatezze delle diverse portate, comportiamoci come se si trattasse di un menù a degustazione: assaggiamo tutto, ma limitandoci a una mezza porzione o addirittura a un semplice assaggio. Se siamo a casa nostra, utilizziamo un piattino invece di un piatto normale: si riempirà con porzioni più piccole e ci darà la sensazione di mangiare di più. Lo stesso effetto ottico avviene utilizzando piatti decorati e colorati.
BERE TANTA ACQUA – L’acqua, lo abbiamo detto sopra, è una buona alleata di queste giornate di super alimentazione. Ci aiuta a depurarci, a digerire e anche a non eccedere con il cibo. Un grande bicchiere d’acqua prima di sederci a tavola, eviterà di affrontare il pasto troppo affamati e quindi di mangiare a dismisura. Una tisana calda, con un po’ di verdura cotta, è anche un buon pasto sostitutivo in attesa di un cenone che si annuncia pantagruelico.
RESTARE ATTIVI – Muoversi il più possibile è sempre una buona idea. Facciamo una camminata di mezz’ora prima di andare a pranzo dai parenti e, una volta a tavola, alziamoci il più spesso possibile per aiutare la padrona di casa o per sgranchirci le gambe. E alla fine del pasto, aiutiamo a sparecchiare o, se siamo al ristorante, concediamoci una passeggiata.
NON LASCIAMOCI INNERVOSIRE DAI PARENTI SERPENTI – Sono il punto dolente delle riunioni festive e di solito in ogni famiglia ce n’è almeno uno. Cerchiamo di avere un posto a tavola il più lontano possibile da loro; in ogni caso non lasciamoci innervosire dalla loro presenza. Mostriamoci gentili e positivi, evitiamo gli argomenti di conversazione che possono scatenare il nervosismo, a cominciare dalla politica, dalla fede calcistica e da tutti i soggetti troppo “seri” e “sensibili”, e cerchiamo di mettere ciascuno a proprio agio, a cominciare da noi stessi. Cerchiamo di procurarci almeno un alleato che ci dia man forte nei momenti di difficoltà e con il quale rifugiarci in una conversazione accettabile durante la cena. Se proprio non c’è niente da fare, consoliamoci con le cose buone che ci sono in tavola e con il pensiero che, per fortuna, Natale viene una sola volta all’anno.
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