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Come non ingrassare se si mangia al ristorante

Non varrai mica far fallire la dieta a causa di un invito fuori? Né rinunciare alla tua vita sociale per colpa della dieta… Leggi qui come risolvere il dilemma

Ristoranti, trattorie, bar e fast food sono belli da frequentare in compagnia.

Andar per

cibo

è uno dei divertimenti preferiti degli ultimi tempi, tanto che resiste alla crisi e si moltiplicano i sistemi per risparmiare senza rinunciare alla qualità. Peccato però che a se si è in lotta con la

bilancia

, i pasti fuori casa (ne bastano 2) possono sabotare i nostri piani di conquistare una linea asciutta.

Come non ingrassare se si mangia al ristorante

Quella pancia che non si sgonfia, quel rotolino dietro la schiena che resiste malgrado mille accorgimenti alimentari “casalinghi” possono dipendere proprio da errate abitudini fuori. Scopri come limitare i danni e nello stesso tempo non diventare asociale.

Non arrivare affamata al ristorante

- Di solito il pasto fuori casa inizia almeno mezz'ora più tardi rispetto a quelli che consumeresti a casa: per questo motivo l'appetito arriva alle stelle con la tentazione di ingurgitare un antipasto dopo l'altro o smangiucchiare pane e grissini. Per evitarlo, smorza la fame con una banana mentre ti stai preparando per uscire. Ridurrai anche il rischio di sentirti a pezzi perché carente di zuccheri o addirittura nervosa. Giusto per fare un confronto con gli stuzzichini serviti prima del primo o secondo, ricorda che possono arrivare a 500 calorie ogni 100 grammi, il che vuol dire un quarto del fabbisogno energetico giornaliero. Un frutto di medie dimensioni ne ha circa 70. Se proprio non sai resistere agli stuzzichini, prediligi quelli a base di verdure e di pesce.

Non farti portare sulla cattiva strada

- Per non indurre in tentazioni, soffermati su questa consapevolezza: la tua compagnia è apprezzata per ragioni diverse dal fatto di mangiare senza discriminazioni tutto quello che ti viene presentato davanti agli occhi. Se i tuoi amici insistono, puoi semplicemente rispondere che ascolti il tuo corpo e che oggi il tuo corpo ti dice che hai già mangiato abbastanza. È più importante imparare a rispettare il tuo corpo piuttosto che ascoltare le opinioni degli altri. Chiediti se hai fame o solo voglia di mangiare.

Acqua a volontà

- Per non ingozzarti di pane e grissini appena ti siedi, bevi dei grandi bicchieri d'acqua possibilmente non gasata: ti distoglieranno dal pensiero di riempire l'attesa della prima portata e contribuiranno a darti un certo senso di sazietà.

No a piatti elaborati

- Se gli altri ordinano lasagne e stinco di maiale al forno, non sentirti obbligata ad imitarli. Opta tranquillamente per piatti non troppo elaborati: potrai sempre “giustificarti” con la scusa di una digestione lenta e difficile. Sempre con ironia e mai con l'aria di sentirti punita. Primo o secondo? Se scegli la pasta, chiedi mezza porzione e poi evita grissini e patate. Se non resiste al pane, mangiane massimo una fetta. Se invece preferisci il secondo, nessuna limitazione tra carne o pesce o uova o formaggi magri purché sia un elemento alimentare e non un po' di tutto. Evita, insomma, il piatto di affettati con crostini misti e assaggi di formaggi e poi la frittata.

Posso mangiare il dolce?

- Se il menu complessivo è stato ricco di carboidrati, purtroppo ti tocca rinunciare. Via libera invece se hai privilegiato le proteine. In alternativa chiedi un ananas a fette, dalle virtù digestive e drenanti o una coppa di frutti di bosco al naturale, senza aggiunta di panna o zucchero.

Vino e alcol: quanto

- Mezzo bicchiere a pasto è concesso, ma zero assoluto per liquori, amari e altri superalcolici, anche se gli amici insistono che sono digestivi. Annulleresti tutte le rinunce alimentari a cui ti sei piegata sinora.