Coppia 2.0

Coppia: amare non vuol dire chattare

Un recente sondaggio ci rivela che i sentimenti hanno bisogno di essere coltivati giorno per giorno con baci, carezze e giusto un pizzico di tecnlogia

07 Ott 2015 - 09:00

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Nell'era dei social network e degli smartphone aumentano sempre più le occasioni per flirtare e creare relazioni a distanza. Ma il corteggiamento, quello vero, che fine ha fatto? Alla domanda risponde una indagine ad hoc, secondo cui la conquista dell'anima gemella rimane strettamente connessa alla realtà e ancorata alle tradizioni più vere. Insomma, la tecnologia aiuta, ma non basta.

A confermarlo, sono i 1.385 partecipanti al sondaggio condotto da Sposidea, la mostra per gli sposi che si svolge dall'8 all'11 ottobre a Villa Castelbarco, in provincia di Milano. I risultati dell'indagine, dal titolo "L'amore al tempo del web", sono stati analizzati dall'Ordine degli psicologi. E' emerso che, non c'è niente di più bello che innamorarsi di una persona in carne ed ossa, guardandola negli occhi. Il 72% degli intervistati, infatti, ama l'incontro vis a vis e preferisce conoscere la dolce metà tramite amici in comune o tra i vecchi compagni di scuola. Appena il 17%, invece, ammette di aver fatto ricorso ad App e social network per organizzare nuove conoscenze.

Non solo. Il sondaggio, che ha preso in considerazione un campione tutto al femminile tra i 14 e i 74 anni, ci rivela che l'86% delle intervistate preferisce gestire la propria relazione affidandosi al reale, più che al virtuale. In pratica: meglio una comunicazione tradizionale anche per prendere accordi su data e luogo del primo appuntamento: il 42% preferisce un contatto di persona; secondo il 44% è la telefonata a garantire i migliori risultati. Solo una minoranza, infatti, pari al 13%, si affida ai social network. Stessa strada, per fortuna, anche quando si decide di dirsi addio: nel 75,5% dei casi, meglio affidare al contatto diretto la parola "fine". Più raramente si sceglie il telefono, nel 21,7% dei casi, e quasi mai i social, 2,8%.

Solo quando il rapporto entra nella quotidianità e le farfalle nello stomaco sono ormai lontane, l'uso dello smartphone prende il sopravvento: più del 56% degli intervistati, infatti, utilizza le App e i social per comunicare nella vita di tutti i giorni con il proprio partner. I dati cambiano ancora una volta quando la coppia decide di convolare a nozze: in questo caso la maggior parte dell'organizzazione della cerimonia passa in un primo momento sempre da Internet (47%), quando però si tratta di scegliere l'abito (47%) e la location dell'evento (61,2%) si ritorna a preferire attenzioni "dal vivo". Fa eccezione invece il servizio fotografico, con il boom di App per scatti matrimoniali fai da te, utilizzati da oltre il 36% degli sposi.

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