Mixology milanese

La primavera verde e inebriante di Norah Was Drunk

Nel cuore vibrante di Lambrate, il cocktail bar lancia una drink list primaverile audace, con nuove, sorprendenti creazioni

22 Mag 2025 - 07:00
1 di 6
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa

© Ufficio stampa

© Ufficio stampa

Dimenticate i soliti drink banali. Varcare la soglia di Norah Was Drunk, uno dei cocktail bar più originali e dinamici di Milano, con uno sguardo attento alle tendenze internazionali ma con un cuore profondamente radicato nel quartiere di Lambrate. significa immergersi in un universo di sapori ricercati, dove ogni miscela è un racconto, un'esplorazione di ingredienti inaspettati e tecniche all'avanguardia. Per la primavera 2025, questo angolo milanese noto per la sua anima autentica e la sua attenzione maniacale al dettaglio, alza l'asticella presentando una drink list che è un vero e proprio atto di coraggio creativo.

Norah, un'anima autentica nel cuore di Milano
Nato nel 2022 dalla visione di Stefano Rollo, ex manager finanziario con l'anima di ristoratore, e Niccolò Caramiello, bartender con un talento innato per la miscelazione, Norah Was Drunk è un luogo dove l'atmosfera accogliente e rilassata invita a concedersi il piacere di un bere di qualità, con una bottigliera che è un vero e proprio tesoro da scoprire. E dove, sorso dopo sorso, la valorizzazione dell'assenzio continua a essere il fil rouge di un'esperienza indimenticabile.

Asteroid: l'assenzio artigianale che illumina la scena
Il protagonista indiscusso di questa nuova stagione liquida è Asteroid, l'assenzio artigianale che porta la firma inconfondibile di Norah Was Drunk. Nato quasi per magia dietro il bancone, coccolato tra alambicchi fumanti e una sinfonia di botaniche selezionate con un pizzico di audace follia, Asteroid è molto più di un semplice ingrediente: è un'esperienza sensoriale a tutto tondo. Se la selezione di assenzi in carta vanta etichette prestigiose provenienti da Francia, Svizzera e Italia, è proprio Asteroid a tessere la trama di drink che ne celebrano l'anima unica e vibrante. Preparatevi a riscoprire classici come l'Absinthe Mule e l'Absinthe Margarita sotto una luce completamente nuova, lasciandovi sorprendere dalla brillantezza dell'Absinthe 75 e dalla complessità enigmatica del Blue Moon. L'assenzio "made in Norah" si erge così a musa ispiratrice di cocktail dal fascino magnetico e inatteso.

Signature cocktails, un viaggio tra avanguardia e tradizione
Ma l'estro di Norah Was Drunk non si ferma qui. La drink list, curata con passione e maestria da Francesca Mannina, svela una costellazione di signature cocktails che sfidano le convenzioni, osando accostamenti inediti e traendo ispirazione da orizzonti culturali sorprendenti. Lasciatevi tentare dalla freschezza inaspettata del Tzatziki Colada, un connubio spiazzante tra Rum Planetary 3 Stars, tzatziki cremoso e cocco esotico. Preparatevi a un viaggio interstellare con il Ricky Rocket, un sorso verde e vibrante dove gin, rucola, vino e la resina greca mastiha si fondono in un'armonia inattesa. Tuffatevi nel mistero avvolgente di Rue Morgue, un thriller liquido che gioca con le note seducenti di vodka, zafferano, habanero, litchi e lime. E per un momento di puro abbandono, concedetevi la voluttà del Lazy Julep, un omaggio olfattivo che intreccia il carattere robusto del Bulleit Rye Whisky con la dolcezza fruttata del Calvados, la delicatezza di una tisana alle erbe, la cremosità della banana e la freschezza della menta.

Immancabili i capisaldi, come l'House Negroni, affinato con cura in botte e servito alla temperatura glaciale di -18°, e il suggestivo Romantico a Milano, un blend che celebra la città con l'amaro inconfondibile del Martini Bitter Riserva Speciale, la complessità erbacea del Cynar, la ricchezza del Vermouth "Carlo Alberto Rosso" e un tocco vivace di chimichurri. E per chi desidera assaporare più creazioni senza eccedere, molti drink sono disponibili anche in formato mini: piccoli sorsi per grandi emozioni.

"Non siamo amanti di particolari contorsioni o fronzoli, crediamo nel bere bene, diretto e sincero" dichiarano con passione i due fondatori di Norah Was Drunk, Stefano Rollo e Niccolò Caramiello. "Siamo particolarmente orgogliosi di continuare il nostro percorso di valorizzazione dell'assenzio, che è ormai un elemento distintivo della nostra identità, tanto da averci spinto a creare una nostra etichetta, Asteroid, che assume un ruolo sempre più centrale nella nostra drink list."

Mixology gastronomica e pairing d'autore
Ma l'esperienza da Norah Was Drunk non si ferma ai cocktail. Il locale esplora le frontiere della mixology gastronomica con pairing audaci e sorprendenti: dal Direct Dirty Martini con la sua salamoia sapida al sontuoso Oyster Martini, servito con un'ostrica fresca che ne esalta la mineralità. L'armonia tra il bere e il mangiare trova la sua massima espressione nelle selezioni food proposte: conserve gourmet che stuzzicano il palato, il pregiato jamón ibérico che si scioglie in bocca, formaggi selezionati con cura, la sapidità del baccalà e le prelibate ostriche Gillardeau, in un equilibrio perfetto tra terra, mare e spirito.

E per chi preferisce un brindisi analcolico, Norah Was Drunk dimostra che rinunciare all'alcool non significa sacrificare il gusto e la creatività. Il Tea Smash con Tanqueray 0.0 e il provocatorio Menage a Trois analcolico sono la prova che si può brindare con personalità e originalità anche senza una goccia di alcol.

Di: Indira Fassioni

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri