Giornata internazionale

Hamburger Day: il 28 maggio si celebra il re dei panini

Dalla Germania al fast food, fino alla tavola gourmet: storia, curiosità e gusti italiani di un’icona senza tempo

28 Mag 2025 - 07:00
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Il 28 maggio non è una data qualunque nel calendario degli amanti del buon cibo: si celebra, infatti, la Giornata Mondiale dell’Hamburger, un’occasione per rendere omaggio a uno dei panini più famosi e amati al mondo. Un simbolo universale che ha saputo attraversare epoche, mode e confini, reinventandosi tra street food, cultura pop e alta cucina. 

La giornata è stata istituita negli Stati Uniti, dove vengono consumati ben 50 miliardi di panini all'anno, e viene celebrata come il giorno in cui, secondo alcune fonti, l’hamburger fu servito per la prima volta in versione moderna.

Un panino con la valigia: le vere origini dell’hamburger
Nonostante sia entrato nell’immaginario collettivo come emblema della cucina americana, l’hamburger ha radici europee. Nasce, per la precisione, ad Amburgo, in Germania, dove i marinai del XIX secolo consumavano l’Hamburg steak, letteralmente “bistecca di Amburgo”, ossia una polpetta di carne tritata e speziata, servita dal cuoco Otto Kuasw insieme ad un uovo all’occhio di bue schiacciata tra due fette di pane rotondo. Fu proprio questa preparazione ad attraversare l’oceano, portata negli Stati Uniti dagli immigrati tedeschi.

Intorno al 1920, si racconta che un giovane cuoco inserì una fetta di formaggio all’interno del panino: da qui nacque il cheeseburger. Negli USA, la carne macinata venne presto infilata tra due fette di pane per essere mangiata con facilità. Da lì in poi, la leggenda. 

Ma chi l’ha inventato davvero? La paternità è contesa da almeno tre candidati: Louis Lassen (Connecticut), che nel 1900 cucinò il primo tortino a New Haven, servendo il primo “hamburger sandwich”; Charlie Nagreen (Wisconsin), che nel 1885 avrebbe pensato a un “panino portatile” da vendere in fiera; i fratelli Menches (Ohio), che sempre nel 1885 cambiarono ricetta a causa della carenza di salsicce.

Alcune teorie, infine, affermano che ad inventare l’hamburger, o quello che perlomeno fu il suo precursore, siano stati gli antichi Egizi, che lo preparavano sotto forma di una polpetta schiacciata. Qualunque sia la verità, è certo che da quel momento in poi il mondo non è stato più lo stesso.

Gli italiani e l’hamburger: passione (quasi) nazionale
Anche in Italia, patria della cucina mediterranea, l’hamburger ha conquistato un posto d’onore nel cuore (e nello stomaco) degli italiani. Secondo dati raccolti dalle piattaforme di delivery, gli hamburger rientrano stabilmente nella top 3 dei cibi più ordinati nelle principali città italiane. Tra le più “affamate” troviamo Napoli, Milano, Roma, Torino e Palermo, ma seguite a ruota da Salerno, Reggio Calabria, Ostia, Brindisi e Messina.

Non solo fast food: il boom dei burger gourmet ha trasformato il panino in un piccolo capolavoro artigianale. E gli italiani hanno gusti ben precisi: Hamburger classico con cheddar e bacon è il più richiesto, seguito dalle versioni BBQ con cipolla caramellata e salsa affumicata, dal Double cheeseburger e dal chickenburger. In crescita anche le alternative vegetariane e vegane, a base di legumi o “plant-based meat”, e una menzione speciale per l’“hamburger all’italiana”, con pomodoro, mozzarella e pesto.

Secondo Coldiretti, oltre 1 italiano su 2 consuma hamburger almeno una volta al mese, con picchi tra i giovani e nelle fasce urbane. Il trend non mostra segni di rallentamento, soprattutto dopo la pandemia, che ha rafforzato l’idea di comfort food casalingo.

Curiosità che stuzzicano
Il burger più costoso al mondo è stato realizzato nei Paesi Bassi: si chiama The Golden Boy, è ricoperto d’oro ed è costato più di 5.000 euro. Il record per l’hamburger più grande è stato registrato in Germania nel 2017: oltre una tonnellata di peso. Negli Stati Uniti si consumano oltre 50 miliardi di hamburger all’anno. A livello globale, il mercato degli hamburger vale più di 120 miliardi di dollari, e continua a crescere, anche grazie alle versioni alternative a base vegetale.

Dallo street food alla cultura pop
L’hamburger è diventato più di un semplice piatto: è un simbolo della cultura pop, protagonista di film e serie tv, da Pulp Fiction ad American Beauty, campagne pubblicitarie e persino opere d’arte contemporanea (Andy Warhol docet). È un cibo democratico, accessibile e versatile. E oggi, anche sostenibile, grazie alle innovazioni nel campo della carne coltivata e delle alternative green.

LE 10 REGOLE PER UN HAMBURGER PERFETTO

1.    La carne: un affare personale. Partite da un taglio di carne di qualità, chiedendo al macellaio una singola macinatura. Se la carne è troppo magra, un cucchiaio di pane inzuppato nel latte o una puntina di patata lessa la renderanno irresistibile.

2.    Un tocco aromatico per l'impasto. Aggiungete un trito finissimo di prezzemolo, un accenno di cipolla o scalogno, e una generosa macinata di pepe nero e sale. Usate l’aneto per il pesce, la menta per l'agnello, il timo o la maggiorana per pollo e tacchino.

3.    Cottura su misura per ogni burger. Il manzo ama rimanere rosato al centro, ma maiale, pollo e tacchino richiedono una cottura completa per ragioni di sicurezza. Usate una griglia in ghisa per il manzo, mentre per le versioni di pesce o vegetali, una piastra liscia o una padella antiaderente.

4.    Il segreto della coesione per le alternative. Quando preparate burger di pesce o legumi, l'albume è il vostro legante segreto: ne basta pochissimo (circa uno ogni quattro burger). In alternativa, un cucchiaino di pane ammollato o patata lessa farà miracoli.

5.    Via libera ai formaggi golosi. Non solo cheddar, sperimentate con fontina, gouda, emmental, o osate con un parmigiano stagionato o un caprino leggermente piccante. Appoggiate la fetta sul burger negli ultimi istanti di cottura per un'irresistibile scioglievolezza.

6.    L'importanza di un buon "tetto". Il pane è il fondamento del vostro panino. Scegliete un pane di alta qualità, soffice al morso ma robusto per contenere gli ingredienti. Scaldate la parte esterna e tostate leggermente quella interna per una consistenza perfetta.

7.    Freschezza in ogni strato. L'insalata croccante e il pomodoro a fette sono essenziali per bilanciare i sapori e aggiungere una nota di freschezza. L'insalata non va condita, per mantenere il suo "crunch".

8.    Il dilemma della cipolla. La cipolla dorata o rossa è più delicata della bianca. Se la incorporate nell'impasto, tritatela finemente e usatene poca. Nel panino, anelli fritti o cipolla stufata in padella possono dare un tocco di dolcezza e carattere senza essere invadenti.

9.    Bacon: sì, ma con criterio. Il bacon croccante alla piastra è una delizia, ma attenzione: se la carne di manzo è già ricca di sapore, il bacon potrebbe sovrastarlo.

10.    Salse: rompere gli schemi. Ketchup e maionese sono un classico, ma potete personalizzare i vostri burger con spezie e aromi, salse agrodolci e BBQ. Per un'opzione più leggera, provate lo yogurt condito o un concentrato di pomodoro speziato.

In fondo, chi può resistere a un buon hamburger? 
Che sia semplice o elaborato, con carne o senza, l’hamburger continua a essere un piacere trasversale. Il 28 maggio è quindi l’occasione perfetta per celebrarlo: davanti a una griglia accesa, al bancone di un diner, o a casa con le mani unte e felici. Dopotutto, ci sono poche cose che un buon hamburger non possa migliorare.
 

Di: Indira Fassioni

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