Un format che guarda al futuro

Cardinale conquista Milano: il nuovo ristorante dei fratelli Massari è già un punto fermo in città

Aperto da poco in via Freguglia, a due passi dal Tribunale, il ristorante che unisce la tradizione gastronomica italiana all’efficienza del servizio

16 Lug 2025 - 05:00
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Milano ha un nuovo indirizzo da segnare in agenda: si chiama Cardinale ed è il nuovo ristorante firmato dai fratelli Debora e Nicola Massari, già noti nel panorama gastronomico per la loro esperienza in pasticceria e ristorazione. Siamo in via Freguglia 2, a pochi passi dal Tribunale, in una zona di grande passaggio e con esigenze ben precise, alle quali il nuovo locale risponde con un mix calibrato di tradizione italiana, innovazione tecnica e servizio efficiente.

Un'apertura che non passa inosservata: Cardinale non è solo un ristorante, ma il primo tassello di un progetto ambizioso, che guarda alla scalabilità senza rinunciare all’identità. Il tutto in un ambiente elegante e funzionale, curato fin nei minimi dettagli.

Una squadra multidisciplinare dietro le quinte

Accanto a Debora e Nicola Massari, il team di Cardinale conta su soci provenienti da ambiti tutt’altro che scontati nel mondo della ristorazione: Lorenzo Benussi, ingegnere aerospaziale e imprenditore, Roberta Cioffi, ingegnere ambientale con esperienza in strategie di sostenibilità, e Paolo Coglio, imprenditore nel settore della raffinazione di metalli non ferrosi.

Un mix di competenze tecniche e visione strategica che ha dato forma a un ristorante dove nulla è lasciato al caso: dalla gestione dei flussi di cucina al design degli spazi, ogni scelta è calibrata per garantire qualità, efficienza e replicabilità.

Un nome carico di significati

Il nome Cardinale non è stato scelto a caso. «Volevamo un nome che evocasse autorevolezza, eleganza e un senso di tradizione, ma allo stesso tempo che avesse una risonanza contemporanea e dinamica», spiega Debora Massari. E così il termine racchiude in sé molteplici letture: il punto cardinale come riferimento, il numero cardinale come rigore e il colore rosso cardinale come richiamo visivo alla passione per la cucina. Un nome che incarna esattamente ciò che si trova nel piatto: equilibrio tra radici e visione, tra forma e sostanza.

Cucina italiana, metodo da laboratorio

Il cuore dell’offerta è la cucina italiana rivisitata in chiave contemporanea, con un focus forte su stagionalità, precisione tecnica e velocità di esecuzione. Il menu spazia tra primi e secondi piatti, piatti unici, hamburger, tartare, dolci e una sezione dedicata al business lunch ASAP (As Soon As Possible), con piatti del giorno a rotazione e servizio rapido.

Non mancano i grandi classici: dal Manzo all’olio, una delle più antiche ricette bresciane, realizzata con carne di Scottona e servita con patate al forno, al Vitello tonnato, icona della tradizione, fino alle Mezze Maniche alla Carbonara, con un mix raffinato di tre pepi. E ancora, Risotto alla Milanese, intramontabile, simbolo della città, Baccalà mantecato servito con il suo latte di cottura aromatizzato all’alloro, Tartare di salmone con dressing all’arancia e chutney di finocchio, Tartare di tonno rosso con dressing al lampone e chutney di mela, sedano e pepe di Timut.

E poi ci sono gli hamburger gourmet, come il Cardinale, con pecorino e salsa tartara, versioni al pepe verde o alla senape dolce, perfette per una pausa pranzo golosa ma curata.

Il menu si amplia con una proposta per la colazione completa e ricercata, sia dolce che salata: Croissant in diverse versioni, Torta di rose, Pancake, Yogurt a coagulo compatto con scorzette di agrumi e granole artigianali, Omelette soufflé, croque monsieur, Uova strapazzate con guanciale croccante. Il tutto accompagnato da una carta caffè di livello specialty, curata in collaborazione con 1895 Coffee Designers by Lavazza. Lo Speciality Blend Cocoa Reloaded è protagoniste delle preparazioni classiche, mentre per gli amanti delle estrazioni alternative ci saranno Single Origin selezionate a rotazione.

La pasticceria come filosofia

Ma la vera scommessa è esportare nella cucina salata alcuni principi fondamentali della storia “dolce” dei fratelli Massari. «La pasticceria – spiega Nicola Massari – insegna a misurare, a rispettare tempi e dosaggi, a costruire strutture stabili e sapori bilanciati. Portare questo approccio nella cucina salata significa poter replicare con fedeltà la propria idea di cucina, senza dover sacrificare creatività o spontaneità». Un metodo che consente di replicare fedelmente la visione gastronomica del gruppo anche in contesti diversi, mantenendo alto il livello e costruendo uno stile riconoscibile, piatto dopo piatto. «In questo senso, la pasticceria non è più solo l'ultima voce del menù, ma una filosofia che può attraversarlo tutto, trasformando la cucina in un racconto coerente, preciso, e profondamente umano».

Un ristorante sartoriale e metropolitano

L’ambiente è stato progettato dagli architetti Gianluca Gallucci e Pierfrancesco Terlizzi, con realizzazione a cura della Imago srl di Tiziano Accarino, azienda di Cava dei Tirreni. Lo spazio fonde eleganza italiana e spirito metropolitano, con materiali selezionati, illuminazione studiata e un layout pensato per accompagnare l’esperienza, non solo supportarla.

Anche il logo di Cardinale ha una storia: è frutto della collaborazione con l’Accademia LABA, nell’ambito del progetto LABA-25, nato per celebrare il venticinquesimo anniversario dell’istituto. Un’ulteriore testimonianza dell’interdisciplinarità e del respiro culturale del progetto.

Una sfida ambiziosa, ma con solide fondamenta

«Cardinale è un progetto a cui abbiamo lavorato con passione e dedizione – conclude Debora Massari –. Vogliamo offrire ai nostri clienti un'esperienza che vada oltre il semplice pasto, un momento di piacere e condivisione in un ambiente accogliente». E quale miglior banco di prova di Milano, città veloce, esigente, sempre in fermento? Se qui funziona, può funzionare ovunque. E a giudicare dalle premesse, Cardinale è destinato a lasciare il segno.

Di Indira Fassioni
 

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