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Consacrata e inaugurata a Livorno la cappella-santuario intitolata al beato Carlo Acutis, il patrono di Internet

È stata consacrata e inaugurata a Livorno la cappella-santuario intitolata al beato Carlo Acutis, morto a 15 anni nel 2006, con una cerimonia, celebrata dal vescovo di Livorno, monsignor Simone Giusti, nell'edificio adiacente alla parrocchia Santa Teresa di Calcutta. Tra i presenti, la famiglia di Acutis, i genitori e i fratelli, il sindaco di Livorno Luca Salvetti e le autorità militari della città. Alcuni personaggi dello spettacolo e dello sport, tra cui Nek, Marco Masini, Carlo Conti e Giorgio Chiellini, hanno inviato dei loro contributi. Nel santuario sarà attivo un candelabro innovativo, l'unico in funzione in Italia, che la società spagnola che ne detiene il brevetto ha scelto di posizionare nella cappella dedicata ad Acutis. Un fedele, di qualsiasi parte del mondo, potrà accendere una candela grazie all'app Luzea e vederla in diretta su tablet o su smartphone grazie a una telecamera posta all'interno del candelabro. Carlo Acutis è morto a 15 anni nel 2006 ed è un beato della chiesa cattolica da ottobre 2020 per decreto di Papa Francesco, il quale lo ha scelto come figura di riferimento per la prossima Giornata mondiale della gioventù che sarà a Lisbona, in attesa della canonizzazione. 

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È stata consacrata e inaugurata a Livorno la cappella-santuario intitolata al beato Carlo Acutis, morto a 15 anni nel 2006, con una cerimonia, celebrata dal vescovo di Livorno, monsignor Simone Giusti, nell'edificio adiacente alla parrocchia Santa Teresa di Calcutta. Tra i presenti, la famiglia di Acutis, i genitori e i fratelli, il sindaco di Livorno Luca Salvetti e le autorità militari della città. Alcuni personaggi dello spettacolo e dello sport, tra cui Nek, Marco Masini, Carlo Conti e Giorgio Chiellini, hanno inviato dei loro contributi. Nel santuario sarà attivo un candelabro innovativo, l'unico in funzione in Italia, che la società spagnola che ne detiene il brevetto ha scelto di posizionare nella cappella dedicata ad Acutis. Un fedele, di qualsiasi parte del mondo, potrà accendere una candela grazie all'app Luzea e vederla in diretta su tablet o su smartphone grazie a una telecamera posta all'interno del candelabro. Carlo Acutis è morto a 15 anni nel 2006 ed è un beato della chiesa cattolica da ottobre 2020 per decreto di Papa Francesco, il quale lo ha scelto come figura di riferimento per la prossima Giornata mondiale della gioventù che sarà a Lisbona, in attesa della canonizzazione. 

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