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Schwazer, Pescante: "Gesto infame ma oro pulito"
Arese: "Diamogli la possibilità di riscattarsi a Rio"

Il membro del Cio critica il marciatore ma non mette in discussione la vittoria a Pechino 2008 Il presidente della Fidal a Tgcom24: "Ha sbagliato, giusto che paghi, ma bisogna stargli vicino"

Ap/Lapresse

All'indomani dell'esclusione per doping dai Giochi, primi provvedimenti contro il marciatore azzurro Alex Schwazer, positivo all'Epo in un controllo del 30 luglio. Il Coni ha aperto un procedimento contro l'altoatesino e il tribunale nazionale antidoping ha immediatamente sospeso l'atleta. Il Codacons annuncia azioni legali contro Schwazer mentre Pescante dichiara: “Un gesto infame”. Arese: "Stiamogli vicino".

Schwazer sospeso da ogni attività agonistica
Su richiesta della Procura antidoping del Coni, il Tribunale nazionale ha deciso di sospendere immediatamente Alex Schwazer da ogni attività agonistica. L'atleta azzurro è risultato positivo per Eritropoietina ricombinante in un test effettuato dalla Wada, World Anti-Doping Agency.

Pescante: “Gesto infame”
Mario Pescante, membro del Comitato olimpico internazionale, definice “un gesto infame” quello di Alex Schwazer di ricorrere al doping per migliorare le proprie prestazioni prima dei Giochi. Secondo l'ex presidente del Coni l'oro vinta dall'azzurro a Pechino quattro anni fa “rimane una medaglia pulita. Sono triste per lo sport italiano, ma anche contento perché questa squalifica significa che la lotta al doping sta funzionando. Il fatto che Schwazer abbia o meno agito da solo non toglie niente all'infamia del gesto, anche se ritengo che un medico serio lo avrebbe sconsigliato”. Anche il portavoce del Cio, Mark Adams, ha commentato l'episodio: “Chi imbroglia non vince. L'atleta ha fallito il test ed è stato squalificato. Non abbiamo altro da dire”.

Arese: "Diamogli la possibilità di riscattarsi a Rio"
Il presidente della Fidal, Franco Arese, rimanda al mittente le critiche alla Federazione: "Non è vero che Schwazer sia stato abbandonato. La federazione gli ha dato un tecnico e ha sostenuto le spese per gli allenamenti. Per fare risultati Schwazer è un atleta che ha bisogno di stare isolato e di allenarsi in maniera particolare". In un'intervista a Tgcom24,  il numero uno della Federatletica si è augurato che a Schwarzer sia data la possibilità di riscattarsi: “A lato della questione della giustizia sportiva, è bene non tralasciare la parte umana e bisogna stare vicino a una ragazzo che ha sbagliato. Ha le sue colpe ed è giusto che paghi amaramente e sono d'accordo con il Coni, dall'altro c'è un lato umano su cui bisogna andare cauti. Bisogna dare l'opportunità a questo ragazzo di riscattarsi a Rio. Bisogna dare a questo ragazzo la possibilità di una vita più normale perché quando si allena non vede altro”.

Idem: “Sono rimasta sotto choc”
Josefa Idem, dopo aver conquistato la finalissima nel k1 500 donne, racconta la sua sorpresa per l'esclusione di Schwazer per doping: “Quando me l'hanno detto ieri sono rimasta sotto choc per alcuni minuti, mi sono venute le lacrime. E' un lutto per lo sport italiano. Ho un'immagine così bella di lui, è un ragazzo che si è tanto fatto voler bene, non so cosa lo abbia spinto, mi dispiace tantissimo che sia successo”.

Il Codacons annuncia: “Denunceremo Schwazer”
Il Codacons annuncia azioni legali dopo l'esclusione dai Giochi del marciatore Schwazer: “Da questa vicenda escono pesantemente danneggiati lo sport italiano, l'immagine del nostro Paese e gli stessi cittadini. Riteniamo che un atleta che commette un simile grave errore, e chi ha la responsabilità di vigilare perché tali episodi non si verifichino, debbano essere chiamati a rispondere dei danni arrecati all'Italia e alla collettività. Presenteremo a breve una denuncia penale in Procura contro Alex Schwazer e stiamo valutando la possibilità di un'azione risarcitoria, anche sottoforma di class action”.