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Dimmi che fame hai, ti dirò che integratore prendere

Sostanze che riducono la voglia di abbuffarsi aiutando a restare in linea

donna che mangia, golosità, patatine, linea
istockphoto

Quando la buona volontà non basta ad autodisciplinarsi a tavola è il caso di analizzare la “ragione” che c'è dietro il proprio appetito.

Se ci si ferma un attimo prima di

mangiare

a dismisura, si può notare facilmente che ci sono diversi "tipi di fame" che spingono a trasgredire le regole alimentari. In questi casi si può ricorrere ad alcuni

integratori

mirati. Ma attenzione: non tutti vanno bene per tutti. E soprattutto non devono essere assunti per più di 4 settimane consecutive.

Fame meccanica -

È quella dello stomaco che brontola perché è vuoto. Se stai seguendo una dieta ipocalorica piuttosto rigida, la fame è dovuta proprio al bisogno di cibo. L'integratore giusto è quello a base di fibre come glucomannano, gomma di guar, cellulosa, inulina, pectina, crusca, xantano, psillio, agar agar, carragenina e altre ancora. Sono sostanze vegetali che non vengono digerite dall'intestino.
Come si prendono: circa mezz'ora prima dei pasti principali insieme ad abbondante acqua. A contatto con i liquidi, le fibre si gonfiano e formano nello stomaco una gelatina che conferisce un senso di sazietà, riducendo lo stimolo della fame. Inoltre, agiscono a livello intestinale, riducendo l'assorbimento di grassi e carboidrati.


Fame nervosa -

È quel tipo di appetito che serve a compensare un momento no: sei nervosa o ti senti giù di morale e ti consoli mangiucchiando in continuazione tutto quello che ti capita a tiro.
In questo caso, bisogna integrare l'alimentazione con supplementi che calmino gli stati ansiosi o malinconici. Se all'origine del tuo appetito prevale l'ansia, si suggerisce un integratore a base di estratto secco di citrus aurantium (arancio amaro), che ha un effetto sedativo e riduce lo stimolo della fame. Inoltre, come sostengono alcuni studi, aiuta a bruciare le riserve di grasso.
Se invece mangi per riempire un vuoto creato da un momento di malumore, puoi provare un integratore a base di triptofano. Il desiderio di mangiare per consolarsi è legato all'abbassamento del livello di serotonina nel sangue. E l'aminoacido L-triptofano è un precursore di questa sostanza.

Fame metabolica -

Ti viene perché mangi soprattutto carboidrati: al momento ti senti appagata, ma dopo due ore la glicemia è di nuovo a terra, richiamando altro zucchero. E quindi ricominci a mangiare altri carboidrati.
L'integratore giusto è quello che controlla i livelli di glicemia, stabilizzandoli in modo da evitare oscillazioni. Questo si verifica quando si ha la sensazione di fame "ravvicinata". Per placarla si può provare con sostanze noradrenergiche, che hanno cioè un effetto stimolante sul sistema nervoso, come mate, cola, guaranà, caffè e tè verde.
Stimolando la produzione di adrenalina, hanno anche una blanda azione anoressizzante: o stimolo della fame si avverte meno.