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Tirolo Orientale: Lienz, deliziosa città tutta da scoprire

Una lunga e affascinante storia di rapporti con l’Italia nell’accogliente capoluogo dell’Osttirol

Alla scoperta di Lienz e del Tirolo Orientale

Una lunga e affascinante storia di rapporti con l’Italia nell’accogliente capoluogo dell’Osttirol

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Il Tirolo è diviso in tre parti: quello propriamente detto che ha per capitale Innsbruck, il Sud Tirolo che è in Italia e quello meno celebrato che porta il nome di Osttirol, sarebbe a dire Tirolo Orientale.

Ha per capoluogo la deliziosa Lienz, legata all’Italia da una sorprendente e interessante storia bimillenaria ed è il capolinea austriaco di una ciclabili più affascinanti e frequentate delle Alpi, quella che passando per San Candido raggiunge Cortina d’Ampezzo.

Lienz è una cittadina oltremodo ospitale, circondata dalle Dolomiti e al centro di stazioni sciistiche facilmente raggiungibili e molto frequentate da turisti italiani, tanto che la nostra lingua vi è diffusamente parlata. Una città ospitale in cui fare una piacevole e attrezzata base per esplorare un territorio ricchissimo di attrattive.

 

Aguntum - Lienz trae le sue origini da Aguntum, città della Provincia del Norico, che i romani fondarono per sfruttare grandi risorse minerarie del territorio: ferro, oro zinco e rame. Vi facevano capo infatti due strade importantissime: la via Julia Augusta che la collegava all’adriatica Aquileia e la via che attraverso il Brennero portava in Alto Adige. Un centro ricco di memorie che oggi sono custodite in un moderno museo che fornisce intriganti elementi della presenza della civiltà romana sulle Alpi, di particolare interesse per chi ama la storia antica.

 

Lienz e Gorizia - Ma il capoluogo dell’Ost Tirol ha altri importanti legami storici con il Bel Paese, dei quali in Italia si sa molto poco: Lienz fu concapitale con Gorizia dell’immensa Contea di Gorizia che nel medioevo andava dall’Istria fino al Tirolo e che dominava su gran parte del versante orientale delle Alpi. L’ultimo conte di Gorizia, Leonardo, maritato con la nobilissima Paola della dinastia mantovana dei Gonzaga, è sepolto proprio a Lienz e riposa sotto un prezioso cenotafio di marmo rosso nella bella chiesa di Sant’Andrea. Leonardo morì senza figli nel 1500 e lasciò la Contea a Massimiliano Primo, che fece del lascito una colonna portante dell’Impero asburgico.

 

Il castello di Bruck - Di questo passato si trovano gloriose tracce nel severo e imponente Castello di Bruck a qualche chilometro dal centro di Lienz, divenuto poliedrico museo della città. Insieme a quello di Gorizia fu residenza dei Conti, ampiamente citati negli affreschi della cappella a due piani del maniero. Il castello, che è chiuso nel periodo invernale, è diventato un attivo centro per gli artisti contemporanei e ospita permanentemente la più importante collezione dell’eccellente artista Albin Egger, detto “il Lienz”, che partecipò al movimento della Secessione Viennese. Altra chiesa da visitare è quella dei Francescani, costruita nel X secolo sotto i conti di Gorizia. All’interno, magnifica navata gotica e preziosi affreschi.

 

Una città vivacissima - Tanta storia pochi chilometri dall’Italia. Ma Lienz, con la sua bella piazza centrale (Hauptplatz) su cui sorge il Liebburg con le caratteristiche cupole a bulbo simbolo della città e sede del municipio, può essere l’ospitale e comoda base per esplorare i dintorni. Il centro storico invita a passeggiare tra caffè, pub e pasticcerie ristoranti, discoteche e ottimi. Per quanto riguarda gli alberghi si possono scegliere tra oltre quaranta, dal cinque stelle Grandhotel Lienz nei pressi del fiume Drava che attraversa impetuosamente la città al Parkhotel Tristachersee, avvolto da uno splendido paesaggio dolomitico. Ottimo albergo dalle grandi tradizioni familiari è Vergeiner's Hotel Traube, in pieno centro e con una capace piscina all’ultimo piano, da cui si può nuotare circondati da una spettacolosa visione delle montagne che fanno da corona alla città.

 

Sapori tirolesi - Particolarmente gustosa la cucina e non mancano buoni ristoranti  tipici come il Goldener Fisch, il Kirchenwirt Falkensteiner, il Brauereigasthof, l’Adlerstüberl in cui mangiare oltre che dalla tradizionali wiener schnitzel e il gulasch anche  le saporite nudelsuppe e la rindsuppe, oppure lo squisito Schweinebrate (arrosto di maiale) e il Tiroler Gröstl piatto unico fatto con patate cotte, carne di bovino o maiale e un uovo al tegame. Se volete saziarvi di dolci ecco in pieno centro il City Cafe Konditorei Glanzl: torte insuperabili e i prelibati Lebzelt, panpepato farcito di spezie e mirtilli rossi, raccolti rigorosamente nei tanti boschi della zona. Da portare a casa.

 

Per maggiori informazioni: www.osttirol.com

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