© Ente del Turismo | Piazza Sant'Antonio
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Mosaici d’Europa: una serie di eventi nell’affascinante Gorizia, Capitale Europea della Cultura con Nova Gorica
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Nel 2025 Gorizia e l’adiacente Nova Gorica in Slovenia saranno Capitale Europea della Cultura, anche perché rappresentano un esempio di convivenza e di armonia dopo le tragedie del secondo conflitto mondiale. Per scaldare l’atmosfera ecco che in dicembre sono stati organizzati tanti eventi preparatori per l’anno fatidico la cui inaugurazione avverrà l’8 febbraio del ’25. Tanti eventi culturali oltre agli usuali mercatini natalizi.
Gorizia è un’elegante città ai confini est dell’Italia, in fondo non molto conosciuta per un certo discreto understatement molto mitteleuropeo che la contraddistingue. Una città che nasconde i suoi tesori che sono moltissimi. Ecco una guida per scoprirne almeno alcuni. Nova Gorica, nata nel 1948, moderna e funzionale, è nota per i suoi casinò e le bellezze naturali dei suoi dintorni. Ecco come scoprirli.
IL BORGO CASTELLO - Arrivando dall’autostrada la prima cosa che si nota a Gorizia è il suo castello, abbarbicato sul colle che la domina, simbolo della millenaria interessante e poco conosciuta storia della città che fu citata per la prima volta nel 1001. Il castello è visitabile e contiene un’interessante sala didattica dedicata al periodo medievale, oggi implementata da dispositivi di realtà aumentata, che racconta le vicende dei Conti di Gorizia che dominavano su un vastissimo territorio, che andava dall’Istria fino al Tirolo Orientale. Da non perdere l’esposizione la bella esposizione permanente degli strumenti medievali e rinascimentali, perfettamente funzionanti, tanto che vengono usati per concerti nelle sale del maniero.
LA GRANDE GUERRA - Il castello è circondato dall’incantevole Borgo, da cui si godono panorami mozzafiato e che custodisce tra le sue antiche viuzze anche il bel Museo della Grande Guerra, oggi chiuso per lavori di ristrutturazione. Ma le occasioni per capire l’apocalisse del 15-18 basta recarsi a Oslavia dove sorge il monumento ossario. A una decina di minuti di auto ecco la colossale scalinata di Redipuglia. Altri piccoli musei del Primo conflitto mondiale si trovano proprio a Redipuglia, Fogliano e sulla cima del Monte San Michele dove c’è un piccolo ma straordinario Museo in realtà virtuale. Accanto, grandi gallerie, cannoniere, costruite dagli italiani.
NOVA GORICA - Ma dal borgo si ha un visione mozzafiato della valle dell’Isonzo e della slovena Nova Gorica, una città di nascita molto più recente, nota per i suoi casinò, dinamica e attiva, attrezzato punto di partenza per luoghi assolutamente interessanti, a cominciare dal bel Museo della Grande Guerra di Caporetto o dallo strepitoso lago di Bohinj raggiungibile anche con un pittoresco treno storico che parte dall’asburgica stazione ferroviaria di Nova Gorica, la cui piazza è diventata l’emblema del 2025. Da non perdere il Santuario della Castagnevizza, in cui fu sepolto nel 1836 il Re di Francia Carlo X di Borbone dopo l’esilio a Gorizia. Per chiama lo sport sulle rive dell’Isonzo troverà anche una deliziosa “riviera” sull’Isonzo, molto attrezzata e ospitale, in cui si svolgono affollati campionati di canoa e kayak.
LA STATUA DI VIA RASTELLO - Ma torniamo a Gorizia: scendendo dal castello Gorizia offre un piacevole centro storico: in piazza De Amicis ecco, nel bel palazzo Attems Petzestein, la Pinacoteca degli ex Musei provinciali (oggi regionali) in cui si riassume la storia particolarissima e internazionale dell’arte figurativa di Gorizia. Poco lontano la trattoria "Vecia Gorizia", per una gustosissima sosta. Inconsueta in una città italiana la chiesa di Sant’Ignazio, in Piazza Vittoria, con i campanili dalle cupole a cipolla. Dalla piazza si può risalire nell’antica e bella via Rastello fino ad arrivare alla statua di Carlo Michelstaedter, personaggio emblematico di Gorizia, scrittore e pittore, filosofo. Scrisse la sua opera principale giovanissimo e morì suicida a soli 23 anni. A lui è dedicata una sezione nel Museo didattico della Sinagoga di Gorizia.
MOSAICI D’EUROPA - E proprio a Michelstaedter il dicembre sarà dedicato, emblema della complessa e affascinante multiculturalità di Gorizia in cui fino ad anni recenti si parlavano italiano, sloveno, ebraico, tedesco e tutti o quasi tutti si capivano in friulano, lingua franca molto usata ancora oggi. Gli appuntamenti di Mosaici d’Europa kermesse culturale organizzata dal Teatro Stabile Friulano cominciano il 7 dicembre all’auditorium di via Roma dove si esibiranno l’Insieme Dramsam insuperabili interpreti di musica medievale e dopo la presentazione Glauco Venier, jazzista vincitore di Grammy Awards presenterà brani dedicato a Gorizia e al Friuli. Il giorno dopo, sempre all’auditorium ecco un dibattito sulla situazione europea (Guerre e Paci) con il direttore di TG7 Enrico Mentana e Luca Ubaldeschi direttore giornalistico del gruppo Nem, che riunisce anche Il Piccolo e Il Messaggero Veneto.
L'EBREO SEGRETO - Il 9, ancora all’auditorium ecco il regista Massimiliano Finazzer Flory e il musicologo Quirino Principe in” La scuola è finita. Ma chi ascolta davvero la lezione?”Ci sarà anche, l’11, lo spettacolo “L’ebreo segreto” di Marco Maria Tosolini, dedicato alla purtroppo estinta comunità ebraica di Gorizia. Tra i vari appuntamenti anche quello con Marcello Veneziani giovedi’ 12 dicembre all’auditorium e quello con il direttore de Il Foglio Claudio Cerasa, quello del Messaggero Veneto Paolo Mosanghini e l’inviato di guerra Fausto Biloslavo. Tema Gorizia e Nova Gorica chiamano Kiev. Nell’ambito di Mosaici d’Europa il teatro Verdi di Gorizia ospiterà il 12 dicembre lo spettacolo teatrale “Abbracciando stretta la vita” dedicata proprio a Michelstaedter, prodotto dal TSF e dall’Accademia Nico Pepe. Natale in musica al teatro Verdi con i Freevoices, mercoledì 18 dicembre, ore 20.45.
PALAZZI E CHIESE - Torniamo al nostro itinerario: dalla statua di Michelstaedter si può raggiungere il Duomo che custodisce la volta di un’antica cappella con i magnifici affreschi medievali di Angeli musicanti, da poco restaurati. Nella vicina Piazza Sant’Antonio, due palazzi degni di assoluto rilievo: Palazzo Lantieri che ospita spesso interessanti eventi culturali-artistici e il secentesco palazzo Strassoldo, oggi trasformato in albergo, l’Entorurage . Sulla piazza si affacciano locali tipici, come “Atmosfere” che offre tra l’altro pasti rapidi e gustosi con squisitezze locali.
VILLA CORONINI - Nell'ombreggiato viale XX settembre, che porta a una delle vedute più incantevoli di Gorizia ecco il Parco e la Villa Coronini, lascito di un nobile goriziano e molto apprezzati da Vittorio Sgarbi: un esempio di stupendo giardino mitteleuropeo e un palazzo che custodisce una parte della storia del Friuli Venezia Giulia, con pezzi rarissimi come ad esempio due busti dello scultore Franz Xaver Messerschmidt, autore dei più inquietanti ritratti della storia dell’arte.
IL MERCATO E LA ROSA DI GORIZIA - Un capitolo a parte meriterebbe l’enogastronomia goriziana, ricchissima, come dimostra lo stupendo Mercato coperto di Corso Verdi, costruzione in stile Liberty che ospita i migliori prodotti degli orti friulani e sloveni, le primizie più preziose, con la mitica “Rosa di Gorizia” un raro radicchio amato dai gourmet di mezzo mondo che viene coltivato da una decina di piccoli produttori nelle campagne attorno all’Isonzo e che proprio nella stagione fredda viene raccolto e offerto dai ristoranti. Proprio l’inverno è il momento del raccolto di questa delizia.
GLI ORANGE WINE DI OSLAVIA - Questa verdura deliziosa bene si accompagna con i vini prodotti a Oslavia, in cui un gruppo di viticoltori si sono riuniti in un’associazione in nome della deliziosa Ribolla Gialla. Da provare anche i loro Orange wine, ormai celebri in tutto il mondo. Il tutto si può assaggiare nella trattoria Alla Luna che ha fatto del recupero della cucina tradizionale la sua missione: da assaggiare gli incredibili gnocchi di susine, la Panza de moniga (pancia di monaca, un pasticcio delizioso) oppure la Lubianska, una sorta di milanese arricchita di formaggio e prosciutto che si può gustare, in dimensioni gigantesche, anche nella trattoria "Gianni". Per un tuffo nella tradizione in un ambiente casalingo e informale ecco la trattoria Turri, nel quartiere di S.Andrea, oppure la trattoria Klainiscek a Oslavia accanto al colossale monumento-ossario della Grande Guerra. E ancora delizie della cucina goriziana alla Vecchia Gorizia, in via Ascoli, l’ex ghetto.
Per maggiori informazioni: www.turismofvg.it - www.goriziacontea.com